da Andrea B.
sab set 28, 2019 10:03 pm
Sono da poco rientrato da un viaggio di due settimane in Giappone con la famiglia durante il quale, ovviamente, ho approfittato per fare qualche esperienza maltosa che desidero raccontarvi, anche per lasciare una testimonianza qui sul forum sulla situazione attuale del whisky nel paese del Sol Levante.
Volendo sintetizzare al massimo potrei dirvi che si beve molto bene e si compra molto male, nel senso che ci sono moltissime opportunità per degustare ottimi dram nei whisky bar di Tokyo, Kyoto e Osaka, ma se volete acquistare una bottiglia di single malt (ma anche di certi blended) dovete prepararvi a scucire cifre molto (troppo) elevate.
Essendo il primo viaggio in Giappone abbiamo toccato le mete classiche: Tokyo, Kanazawa, Kyoto, Nara, Hiroshima e Osaka, con una puntatina a Yamazaki per visitare la celebre distilleria. In queste città ho provato alcuni whisky bar, basandomi sui consigli di Angel's Share e del libro "Whisky Giapponese" di Dominic Roskow. Durante le nostre peregrinazioni nelle città nipponiche monitoravo eventuali liquor store, entrando ogni tanto per dare un'occhiata e vedere se si poteva fare qualche buon affare, con somma pazienza e sopportazione dei miei cari che non smetterò mai di ringraziare per la compassione (nel senso buddhista del termine) che hanno dimostrato.
Questi i whisky che che ho assaporato:
- Yamazaki distiller's Reserve (Yamazaki Distillery)
- Yamazaki 12yo (Yamazaki Distillery)
- Yamazaki 18yo (Yamazaki Distillery)
- Mars Shinsu Komagatake Single Malt, limited edition 2018, Bourbon barrel & American white oak, 48% (Osaka, Bar K)
- Karuizawa Ocean 10yo sherry cask (Kyoto, Cordon Noir)
- Yoichi Single Malt 15yo 45% (Kyoto, Cordon Noir)
- Yoichi Manzanilla Wood Finish bottled in 2018 48% (Kyoto, Cordon Noir)
- Ichiro's Malt Mizunara Wood Reserve, 46% (Kyoto, Cordon Noir)
- Taketsuru Pure Malt 17yo 43% (Tokyo, Cask Strength)
- Hibiki 21yo (Tokyo, Cask Strength)
Di questi ho apprezzato molto lo Yamazaki 18 e sono stato piacevolmente sorpreso dal Mars Komagatake, mi hanno invece leggermente deluso Karuizawa Ocean, Hibiki 21 e Taketsuru 17, forse perché le mie aspettative erano troppo alte.
Nei bar il servizio è impeccabile (come del resto ogni cosa in Giappone) e la scelta è amplissima, soprattutto di Scotch, mentre ho avuto l'impressione che le bottiglie di whisky nipponico stiano iniziando a scarseggiare anche nei locali. In alcuni bar vi viene offerto un menu in inglese, così potete vedere cosa offre la casa e i relativi prezzi, mentre in altri casi potete esprimere i vostri desiderata al barman che farà di tutto per accontentarvi, ma discutere in inglese con i giapponesi è sempre un'avventura.
Veniamo ai negozi, perché ovviamente se si fa un viaggio del genere non si può tornare a casa a mani vuote. Prima di partire mi ero documentato, in particolare su whiskybase avevo letto le recensioni recenti dei negozi più famosi e così ero già preparato alla triste realtà: single malt aged a prezzi folli e scaffali invasi da blended più o meno sconosciuti tra i quali è complicato districarsi, ogni tanto qualche buona occasione (ma bisogna avere pazienza e cercare molto).
Ecco qualche esempio (prezzo in euro calcolato considerando 1 yen = 0,0085 euro, cioè il cambio applicato dalla mia carta di credito): Yamazaki 12yo 18.144 yen (€154), Hakushu 12yo 32.184 yen (€273,56), Taketsuru 17yo 26.784 yen (€227,66), Taketsuru 21yo 38.664 yen (€328,64), Mars Shinsu Komagatake Single Malt 14.800 yen (€125,80), Ichiro's Malt MWR 17.064 yen (€145), Ichiro's Malt Chichibu 2018 The Peated 47.304 yen (€402,08).
Vabbè, questi sono i mostri sacri che tutti vogliono e quindi il prezzo è alto (esagerato), ma c'è qualcosa di più economico? Restando sulle distillerie "classiche": Fuji-Sanroku Signature Blend (che a me non piace) 5.378 yen (€45,71), Akashi Single Malt NAS (che io trovo pessimo) 3.327 yen (€28,28), Miyagikyo NAS 4.191 yen (€35,62, questo è un buon affare), Yoichi NAS 5.379 yen (€45,72, anche questo è un buon affare).
Dicevo che i negozi sono invasi da blended di tutti i tipi. Come sappiamo ormai bene, molti di questi (se non tutti) contengono ben poco whisky giapponese. I più onesti lo riportano sull'etichetta, per gli altri si può consultare whiskybase e gli altri forum specializzati e si riesce a scoprire parecchio sul contenuto della bottiglia. Questi, secondo me, i più interessanti:
Amahagan World Malt, prodotto dalla nuova distilleria artigianale Nagahama, che dichiara apertamente di mescolare il proprio malto con malti invecchiati provenienti da tutto il mondo (since we don't have enough aged whisky yet): almeno lo dichiarano sull'etichetta e sappiamo che è tutto malto non chill-filtered e non-coloured. Inoltre la distilleria pare che abbia piani importanti per il futuro, chissà magari sarà una nuova Chichibu?
Prezzi:
- Supermercato sotto il Tokyo Sky Tree: Y4.900+tax (ed.1)
- Liquor Mountain, Kita-ku, Osaka: Ed.1 Y3.500. Ed.2 Y5.400. Ed.3 Y6.900
Iwai Tradition (dist. Mars Shinsu), che secondo il blog nomunication.jp sarebbe 100% distillato giappo, si trova a buon prezzo:
- Tokyo, Hasegawa: Y2.000+tax
- Kyoto, Ima Aru Ian: Y2.880+tax
Junenmyo Half Decade, la distilleria è Wakatsuru, la stessa che produce il Moon Glow 10yo (premiato al World Whisky Awards), ha una bella bottiglia ed è composto da whisky di almeno 5 anni.
Negozi:
- Kyoto, Yamaya Karasuma Oike: Y3.500
- Liquor Mountain, Kita-ku, Osaka: Y3.500
Koshi-no Shinobu: su Whiskybase ha un rating di 73pt (2 soli voti) e un prezzo medio di €94,82. Una bella bottiglia di cui si sa poco, in rete non ci sono recensioni, ma appare in molti store online. Dovrebbe essere affinato in botti Mizunara e sembra che abbia vinto diversi premi.
Negozi:
- Kyoto, Yamaya Karasuma Oike: Y3.500
- Liquor Mountain, Kita-ku, Osaka: Y3.500
Kura The Whisky (blended rum cask finish i Helios Distillery, Okinawa): su Whiskybase valutato 80.45pt, secondo nomunication.jp è uno scotch molto giovane tenuto per 6 mesi in botti ex rum della distilleria di Okinawa. Da Yamaya Karasuma Oike di Hyoto lo portate a casa per 4.780 yen.
Moon Glow 10yo (distilleria Wakatsuru): l'ed. 2018 premiata best japanese blended limited edition under 12 years nei world whisky awards.
Negozi:
- Tokyo, Hasegawa: Y9.900
- Liquor Mountain, Kita-ku, Osaka: Y9.200 (ed. 2019)
Three and Seven (Mars Shinsu), stando a quanto riporta nomunication.jp sembrerebbe trattarsi di whisky 100% giapponese. Certo, il prezzo è veramente basso, non so che qualità possa avere...
Negozi:
- Kyoto, Yamaya Karasuma Oike: Y1.380
- Liquor Mountain, Kita-ku, Osaka: Y1.380
Quali sono i negozi migliori? Consiglio di girare e di vederne il più possibile, ogni tanto si trovano delle occasioni. Oddio, scordatevi di fare il "colpo gobbo", probabilmente non troverete uno Yamazaki 25yo dimenticato su uno scaffale in vendita a 50 euro, ma forse riuscirete a portare a casa qualcosa con la soddisfazione di averlo pagato il giusto. Ad esempio, l'ultimo giorno di viaggio, vagando per i vicoli di Osaka, ho trovato un Taketsuru Pure Malt (NAS) a 27 euro, ovviamente l'ho preso immediatamente. In un negozio della catena Liquor Mountain, sempre a Osaka, all'interno di una vetrina dedicata alle "Old bottles", c'era un Suntory Old Whisky del 1975, edizione limitata per l'expo tenuta quello stesso anno a Okinawa, venduta a 6.480 yen (€55,35), presa. Infine, udite udite, all'interno di un piccolo supermercato di periferia della catena Seven Eleven, vendevano bottigliette da 180ml di Yamazaki Single Malt e Hakushu Single Malt (entrambi NAS ovviamente) a 1.140 yen (€9,69): sono solo dei NAS e in confezione poco più che mignon, ma almeno costano il giusto.
Infine parliamo della distilleria Yamazaki, che ho voluto visitare a tutti i costi, trascinando anche i miei congiunti (in corso di beatificazione). Ebbene, non ero riuscito a prenotare la visita guidata, perché i posti disponibili erano tutti occupati da mesi (si prenota online). Poco male, mi sono detto, visiterò comunque il museo, la Whisky Library, andrò a spulciare il loro shop (surfando sul web pareva si riuscisse a portare a casa almeno il NAS a un prezzo equo) e soprattutto andrò a degustare qualche single malt aged. Sono rimasto abbastanza deluso. Il museo non dice granché, la solita esaltazione di Shinjiro Torii (non una parola del povero Masataka, quello che lavorava), qualche bella bottiglia vintage da ammirare dietro un vetro antiproiettile e poco altro. Lo shop purtroppo vende di tutto (penne, dolcetti, blocchi per appunti e tutti i blended di Suntory) eccetto il Single Malt. Ho implorato in ginocchio che mi vendessero una bottiglia, ma la risposta è stata "Sorry, sold-out".
Devo dire un gran bene, invece, del "counter", ossia della cassa dove si va a pagare la singola bevuta. Qui si poteva assaggiare di tutto, dai singoli componenti che entrano nei vari blend e single malt, a tutti i prodotti della casa, per un prezzo veramente ridicolo. Pensate che per soli 7 euro mi sono fatto una verticale di Yamazaki (NAS, 12yo, 18yo) e sono tornato in albergo contento, oltre che ebbro.
Insomma, che dire? Un paese eccezionale, ordine, pulizia, organizzazione, efficienza, cortesia e, per quanto riguarda il malto, forse stiamo per assistere a qualcosa di nuovo: nuove distillerie, nuove sperimentazioni. Chissà, forse tra qualche anno sarà il caso di ritornare.
Volendo sintetizzare al massimo potrei dirvi che si beve molto bene e si compra molto male, nel senso che ci sono moltissime opportunità per degustare ottimi dram nei whisky bar di Tokyo, Kyoto e Osaka, ma se volete acquistare una bottiglia di single malt (ma anche di certi blended) dovete prepararvi a scucire cifre molto (troppo) elevate.
Essendo il primo viaggio in Giappone abbiamo toccato le mete classiche: Tokyo, Kanazawa, Kyoto, Nara, Hiroshima e Osaka, con una puntatina a Yamazaki per visitare la celebre distilleria. In queste città ho provato alcuni whisky bar, basandomi sui consigli di Angel's Share e del libro "Whisky Giapponese" di Dominic Roskow. Durante le nostre peregrinazioni nelle città nipponiche monitoravo eventuali liquor store, entrando ogni tanto per dare un'occhiata e vedere se si poteva fare qualche buon affare, con somma pazienza e sopportazione dei miei cari che non smetterò mai di ringraziare per la compassione (nel senso buddhista del termine) che hanno dimostrato.
Questi i whisky che che ho assaporato:
- Yamazaki distiller's Reserve (Yamazaki Distillery)
- Yamazaki 12yo (Yamazaki Distillery)
- Yamazaki 18yo (Yamazaki Distillery)
- Mars Shinsu Komagatake Single Malt, limited edition 2018, Bourbon barrel & American white oak, 48% (Osaka, Bar K)
- Karuizawa Ocean 10yo sherry cask (Kyoto, Cordon Noir)
- Yoichi Single Malt 15yo 45% (Kyoto, Cordon Noir)
- Yoichi Manzanilla Wood Finish bottled in 2018 48% (Kyoto, Cordon Noir)
- Ichiro's Malt Mizunara Wood Reserve, 46% (Kyoto, Cordon Noir)
- Taketsuru Pure Malt 17yo 43% (Tokyo, Cask Strength)
- Hibiki 21yo (Tokyo, Cask Strength)
Di questi ho apprezzato molto lo Yamazaki 18 e sono stato piacevolmente sorpreso dal Mars Komagatake, mi hanno invece leggermente deluso Karuizawa Ocean, Hibiki 21 e Taketsuru 17, forse perché le mie aspettative erano troppo alte.
Nei bar il servizio è impeccabile (come del resto ogni cosa in Giappone) e la scelta è amplissima, soprattutto di Scotch, mentre ho avuto l'impressione che le bottiglie di whisky nipponico stiano iniziando a scarseggiare anche nei locali. In alcuni bar vi viene offerto un menu in inglese, così potete vedere cosa offre la casa e i relativi prezzi, mentre in altri casi potete esprimere i vostri desiderata al barman che farà di tutto per accontentarvi, ma discutere in inglese con i giapponesi è sempre un'avventura.
Veniamo ai negozi, perché ovviamente se si fa un viaggio del genere non si può tornare a casa a mani vuote. Prima di partire mi ero documentato, in particolare su whiskybase avevo letto le recensioni recenti dei negozi più famosi e così ero già preparato alla triste realtà: single malt aged a prezzi folli e scaffali invasi da blended più o meno sconosciuti tra i quali è complicato districarsi, ogni tanto qualche buona occasione (ma bisogna avere pazienza e cercare molto).
Ecco qualche esempio (prezzo in euro calcolato considerando 1 yen = 0,0085 euro, cioè il cambio applicato dalla mia carta di credito): Yamazaki 12yo 18.144 yen (€154), Hakushu 12yo 32.184 yen (€273,56), Taketsuru 17yo 26.784 yen (€227,66), Taketsuru 21yo 38.664 yen (€328,64), Mars Shinsu Komagatake Single Malt 14.800 yen (€125,80), Ichiro's Malt MWR 17.064 yen (€145), Ichiro's Malt Chichibu 2018 The Peated 47.304 yen (€402,08).
Vabbè, questi sono i mostri sacri che tutti vogliono e quindi il prezzo è alto (esagerato), ma c'è qualcosa di più economico? Restando sulle distillerie "classiche": Fuji-Sanroku Signature Blend (che a me non piace) 5.378 yen (€45,71), Akashi Single Malt NAS (che io trovo pessimo) 3.327 yen (€28,28), Miyagikyo NAS 4.191 yen (€35,62, questo è un buon affare), Yoichi NAS 5.379 yen (€45,72, anche questo è un buon affare).
Dicevo che i negozi sono invasi da blended di tutti i tipi. Come sappiamo ormai bene, molti di questi (se non tutti) contengono ben poco whisky giapponese. I più onesti lo riportano sull'etichetta, per gli altri si può consultare whiskybase e gli altri forum specializzati e si riesce a scoprire parecchio sul contenuto della bottiglia. Questi, secondo me, i più interessanti:
Amahagan World Malt, prodotto dalla nuova distilleria artigianale Nagahama, che dichiara apertamente di mescolare il proprio malto con malti invecchiati provenienti da tutto il mondo (since we don't have enough aged whisky yet): almeno lo dichiarano sull'etichetta e sappiamo che è tutto malto non chill-filtered e non-coloured. Inoltre la distilleria pare che abbia piani importanti per il futuro, chissà magari sarà una nuova Chichibu?
Prezzi:
- Supermercato sotto il Tokyo Sky Tree: Y4.900+tax (ed.1)
- Liquor Mountain, Kita-ku, Osaka: Ed.1 Y3.500. Ed.2 Y5.400. Ed.3 Y6.900
Iwai Tradition (dist. Mars Shinsu), che secondo il blog nomunication.jp sarebbe 100% distillato giappo, si trova a buon prezzo:
- Tokyo, Hasegawa: Y2.000+tax
- Kyoto, Ima Aru Ian: Y2.880+tax
Junenmyo Half Decade, la distilleria è Wakatsuru, la stessa che produce il Moon Glow 10yo (premiato al World Whisky Awards), ha una bella bottiglia ed è composto da whisky di almeno 5 anni.
Negozi:
- Kyoto, Yamaya Karasuma Oike: Y3.500
- Liquor Mountain, Kita-ku, Osaka: Y3.500
Koshi-no Shinobu: su Whiskybase ha un rating di 73pt (2 soli voti) e un prezzo medio di €94,82. Una bella bottiglia di cui si sa poco, in rete non ci sono recensioni, ma appare in molti store online. Dovrebbe essere affinato in botti Mizunara e sembra che abbia vinto diversi premi.
Negozi:
- Kyoto, Yamaya Karasuma Oike: Y3.500
- Liquor Mountain, Kita-ku, Osaka: Y3.500
Kura The Whisky (blended rum cask finish i Helios Distillery, Okinawa): su Whiskybase valutato 80.45pt, secondo nomunication.jp è uno scotch molto giovane tenuto per 6 mesi in botti ex rum della distilleria di Okinawa. Da Yamaya Karasuma Oike di Hyoto lo portate a casa per 4.780 yen.
Moon Glow 10yo (distilleria Wakatsuru): l'ed. 2018 premiata best japanese blended limited edition under 12 years nei world whisky awards.
Negozi:
- Tokyo, Hasegawa: Y9.900
- Liquor Mountain, Kita-ku, Osaka: Y9.200 (ed. 2019)
Three and Seven (Mars Shinsu), stando a quanto riporta nomunication.jp sembrerebbe trattarsi di whisky 100% giapponese. Certo, il prezzo è veramente basso, non so che qualità possa avere...
Negozi:
- Kyoto, Yamaya Karasuma Oike: Y1.380
- Liquor Mountain, Kita-ku, Osaka: Y1.380
Quali sono i negozi migliori? Consiglio di girare e di vederne il più possibile, ogni tanto si trovano delle occasioni. Oddio, scordatevi di fare il "colpo gobbo", probabilmente non troverete uno Yamazaki 25yo dimenticato su uno scaffale in vendita a 50 euro, ma forse riuscirete a portare a casa qualcosa con la soddisfazione di averlo pagato il giusto. Ad esempio, l'ultimo giorno di viaggio, vagando per i vicoli di Osaka, ho trovato un Taketsuru Pure Malt (NAS) a 27 euro, ovviamente l'ho preso immediatamente. In un negozio della catena Liquor Mountain, sempre a Osaka, all'interno di una vetrina dedicata alle "Old bottles", c'era un Suntory Old Whisky del 1975, edizione limitata per l'expo tenuta quello stesso anno a Okinawa, venduta a 6.480 yen (€55,35), presa. Infine, udite udite, all'interno di un piccolo supermercato di periferia della catena Seven Eleven, vendevano bottigliette da 180ml di Yamazaki Single Malt e Hakushu Single Malt (entrambi NAS ovviamente) a 1.140 yen (€9,69): sono solo dei NAS e in confezione poco più che mignon, ma almeno costano il giusto.
Infine parliamo della distilleria Yamazaki, che ho voluto visitare a tutti i costi, trascinando anche i miei congiunti (in corso di beatificazione). Ebbene, non ero riuscito a prenotare la visita guidata, perché i posti disponibili erano tutti occupati da mesi (si prenota online). Poco male, mi sono detto, visiterò comunque il museo, la Whisky Library, andrò a spulciare il loro shop (surfando sul web pareva si riuscisse a portare a casa almeno il NAS a un prezzo equo) e soprattutto andrò a degustare qualche single malt aged. Sono rimasto abbastanza deluso. Il museo non dice granché, la solita esaltazione di Shinjiro Torii (non una parola del povero Masataka, quello che lavorava), qualche bella bottiglia vintage da ammirare dietro un vetro antiproiettile e poco altro. Lo shop purtroppo vende di tutto (penne, dolcetti, blocchi per appunti e tutti i blended di Suntory) eccetto il Single Malt. Ho implorato in ginocchio che mi vendessero una bottiglia, ma la risposta è stata "Sorry, sold-out".
Devo dire un gran bene, invece, del "counter", ossia della cassa dove si va a pagare la singola bevuta. Qui si poteva assaggiare di tutto, dai singoli componenti che entrano nei vari blend e single malt, a tutti i prodotti della casa, per un prezzo veramente ridicolo. Pensate che per soli 7 euro mi sono fatto una verticale di Yamazaki (NAS, 12yo, 18yo) e sono tornato in albergo contento, oltre che ebbro.
Insomma, che dire? Un paese eccezionale, ordine, pulizia, organizzazione, efficienza, cortesia e, per quanto riguarda il malto, forse stiamo per assistere a qualcosa di nuovo: nuove distillerie, nuove sperimentazioni. Chissà, forse tra qualche anno sarà il caso di ritornare.
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