Andrea B. ha scritto:Grazie Biscolino!
In effetti non sempre la differenza di prezzo tra due prodotti è proporzionale alla differenza di qualità. Penso ad esempio al Talisker 18yo che costa il triplo del 10yo, con una maturazione nemmeno doppia di quella del fratello minore.
Forse subentrano altri fattori, come le quantità prodotte...
Si, i prezzi non sono stabiliti esclusivamente dal reale costo del prodotto: Talisker 18, ad esempio, si allinea semplicemente al mercato andandosi a piazzare sui 100 euro a bottiglia. Se guardi, mediamente i 18 provenienti dai core range delle distillerie si posizionano su quella cifra: fanno eccezione o quelli aggressivi sul prezzo tipo Glenfarclas, oppure quelli che fanno pesare il loro marchio (Laphroaig, Macallan, ecc...). Ed esistono anche quelli veramente artigianali che quindi i costi extra li hanno magari per davvero (Springbank?).
Poi è anche vero che non tutte le botti raggiungono i 18 anni semplicemente lasciandole in magazzino: alcune vanno comunque perse, quindi un 18 anni non è semplicemente un 10 lasciato a magazzino il doppio, ma deve essere in grado di arrivare a quell'età e il suo prezzo deve ammortizzare anche le botti perse. Così come non basta lasciare una botte in magazzino 30 anni per rilasciare un trentenne: sono molto poche le botti in grado di arrivare a quell'età ed essere bevibili o avere dentro ancora abbastanza alcool per essere imbottigliate. Poi ti tocca fare i conti pure con l'angel share... insomma, di costi extra che vanno oltre l'anno in etichetta ne hai di sicuro.
Diciamo che certi prezzi sono tutto sommato ragionevoli e costanti da anni (permettendo anche alle distillerie di avere una continuità di prodotto). Poi esistono le particolarità come il Micthter's: già fanno produzione più limitata rispetto ad una grossa distilleria, poi nel rye in teoria scelgono una varietà di segale particolare e non quella semplicemente più disponibile e a buon mercato (sarà vero o è solo marketing? Vallo a sapere). Poi è un single barrel diluito, quindi potenzialmente più delicato da fare: se non puoi mischiare botti, ti tocca imbottigliare solo quelle riuscite bene e dirottare le altre verso qualche altro utilizzo.
E poi io non conosco direttamente la distilleria e il loro lavoro, quindi magari hanno altre particolarità. Per dire, Kilchoman è partita buttando fuori whisky al minimo dell'età consentita a suon di 55 euro a bottiglia. Detta così sembrava follia, anche per una distilleria artigianale come la loro. Poi però vai a scoprire che, seduti sullo sgabello, imbuto e caraffa alla mano, quelle bottiglie se le riempivano a mano dalla prima all'ultima. A quel punto come fai a fissare un prezzo? Se fai veramente il conto delle risorse per arrivare alla bottiglia finita, probabilmente solo di manodopera hai altro che sforato i 50 euro. Quindi il prezzo diventa piuttosto un compromesso: alla fine quello che conta, come per un locale o una whiskeria, è quanto ti serve fatturare per poter stare aperto e quali volumi puoi fare con quei prezzi.
Certo, alla fine il Bulleit te lo compri senza pensarci, che male che vada vai di old Fashioned tutta l'estate, mentre il Michter's magari lo compri una volta per provarlo e poi per parecchio non ne prendi una seconda.
Andrea B. ha scritto:In effetti anche il Michter's è single barrel ed essendo dichiarato straight dovrebbe avere almeno 4 anni. Certo che 4 anni in botte usate non sono come 4 anni in botti nuove...
Di Rye mi sembra ne esistano due: uno sopra i 100 euro maturato 10 anni e uno base senza età dichiarata. Verosimilmente, sul secondo, l'età è circa quella che dici.