da Biscolino
ven feb 24, 2017 10:57 am
Andy ha scritto: Cerco di trovare piu informazioni possibili mi scrivo le note che leggo , cosi quando le apro faccio il confronto
Mah, sai che io preferisco l'approccio opposto: apro senza alcuna informazione, così non ho niente a influenzarmi ed è tutta esplorazione e scoperta. E' un bell'allenamento, sono più spronato ad essere attento e indagare i miei stessi sensi. Prendo le mie note, mi segno tutto e solo dopo comincio a cercare e vedere le differenze o anche solo vedere come altri interpretano certi gusti non chiaramente definiti (tipo, la vaniglia la sentiamo e riconosciamo tutti, ma certe inflessioni alla mortlach o ben nevis non sono definibili univocamente, quindi le note altrui saranno fuorvianti).
Tanto se hai la bottiglia intera e non solo un sample, il primo dram è solo uno di una lunga serie, quindi c'è tutto il tempo in quelli successivi di fare confronti e lasciarti "influenzare" da quello che leggi.
Riguardo l'apertura, beh, io sono un altro cone Arpa e Gotan: non si fanno prigionieri.
Oltretutto hai in mano un Samaroli: il suo obiettivo era ottenere il whisky perfetto da bere, non da guardare. Le botti da 50 anni lui non le imbottigliava così com'erano per far leva su quel "50" e vendere il numero, ma le miscelava a distillati più giovani per trovare il mix perfetto al palato. Quindi fosse per me, nessuna bottiglia del genere dovrebbe rimanere chiusa: ovviamente non vuol dire aprire tutto e subito, ma va bene tenersela e aspettare il momento, la voglia e la tranquillità giuste (io stesso ho messo da parte una bottiglia decidendo che sarebbe rimasta in attesa per quasi 12 mesi, ma sicuramente quando arriverà il momento scelto la aprirò).