Ummira ha scritto:Ma se non si sa bene cosa ci sia nel determinato blend diventa davvero difficile risalire a dei caratteri distintivi. Soprattutto se si parla di imbottigliamenti "economici" che visto l'andamento del mercato sono imbottigliamenti base base.
E le case produttrici non rilasciano schede tecniche ufficiali, come accade con i vini?
Ummira ha scritto:Io come già scritto, salterei a più pari (riservandomi un assaggio di FTB) i base di NIKKA, non ho trovato nulla di entusiasmante, ma te lo dico adesso che ho un minimo di esperienza. All'inizio le sensazioni sono decisamente diverse.
Vabbè, dai, allora finché sono giovane e ingenuo mi tocca assaggiarli, così mi rimane una bella sensazione
Ummira ha scritto:Al momento i 4 whisky che riassaggerei volentieri... e per questo mi sono preso le relative boccie,
Yochi 10 (mi manca in realtà)
Hibiky Harmony Master select
Yamazaky 12
Taketzuru Pure Malt
Se non ricordo male, qui siamo oltre i 100euro a bottiglia. E da chi-sappiamo-noi in condizioni normali non aprono bottiglie per quella cifra, tanto più che i giapponesi di solito sono da 50cl e quindi ci fanno meno bicchieri.
Ummira ha scritto:Spesso parliamo comunque di whisky, a mio modo di vedere, didattici e mooooolto costruiti. Generalmente poco emozionanti. Fatti per piacere ai giapponesi e non al resto del mondo. Se li sono costruiti a loro gusto.
Questo però non lo trovo un principio sbagliato: se lo fanno per farselo piacere, non per venderlo, poi lo vendono perché in giro ci sono etilisti importanti
Ummira ha scritto:Alla mescita puoi provare nel solito posto, anche se di Giappo non so cosa abbiano aperto. E soprattutto avvisali prima che non vuoi quel cacchio di tumbler....... che loro in automatico ti versano li il whisky. Hanno dei bei tulipani, ma tendono a versarci solo i liquorosi.
L'ultima volta, per il Glenfarclas 15, hanno tirato fuori un tumbler svasato, con il corpo a tulipano e il cristallo sottilissimo, davvero bello. Però seguirò il tuo consiglio - grazie, anzi!