Cosa sto bevendo, o cosa desidero acquistare e scambiare. Cerchi una bottiglia che non riesci a trovare? Hai una bottiglia per cui hai perso la testa e che tieni sotto chiave?
da AlbertHerring mar mar 28, 2017 7:06 am
Buongiorno a tutti, bella gente :)
Question time.
Qual è, a vostro avviso, il modo più giusto per approcciarsi al whisky giapponese? Ovviamente, parlo di mescita, quindi per forza di cose mi accontenterò di quel che trovo, ma nel caso in cui ne avessi tre o quattro a disposizione, quali sono i caratteri che potrei ritrovarmi nel calice? Mi sembra di aver capito che non esiste tanto una mappa di zone, quanto un ventaglio di tradizioni diverse.
Grazie a tutti e buon lavoro!

da Lorenzo_P mar mar 28, 2017 7:28 am
Come già scrivevo nel thread del Nikka from the barrel, ahinoi coi prezzi che ha raggiunto, il campo si restringe a poco..

Il già citato Nikka ftb, Taketsuru pure malt, Yamazaki DE. Ovviamente imho.

Dal punto di vista dello stile, sono malti che tendono ad una florealità non comune, generalmente dolci e con una complessità sopra alla media anche con gradazione 'ridotta' (l'unico quasi cask strength è proprio il ftb).

Al sviluppare ci penseranno gli altri che io devo combattere con uno smartphone ora :roll:

da AlbertHerring mar mar 28, 2017 9:38 pm
Lorenzo_P ha scritto:Come già scrivevo nel thread del Nikka from the barrel, ahinoi coi prezzi che ha raggiunto, il campo si restringe a poco..

:picchiatesta:
Sì, ho seguito con molto interesse quel thread. Ma io cercavo più indicazioni del tipo di quelle che riporti sotto:

Lorenzo_P ha scritto:Dal punto di vista dello stile, sono malti che tendono ad una florealità non comune, generalmente dolci e con una complessità sopra alla media anche con gradazione 'ridotta'

Era proprio il tipo di informazioni che volevo, grazie di cuore. Di solito c'è molta vaniglia? Pietà, dimmi di no, dimmi di no :1hahaha:

da Lorenzo_P mar mar 28, 2017 10:43 pm
AlbertHerring ha scritto:Era proprio il tipo di informazioni che volevo, grazie di cuore. Di solito c'è molta vaniglia? Pietà, dimmi di no, dimmi di no :1hahaha:


Per quel poco che ti so dire io ni; yoichi tende ad averne un po' tra le altre cose, ma come scrivevo altrove è un malto di "poco" riferimento per quel che riguarda il giappone perché è più incentrato sul "fare uno scotch in giappone".
Il Miyagikyo ad esempio di vaniglia non ne ha ed è assai diverso dallo Yoichi; se ne ha questa è soverchiata da violette e altri sentori floreali ad esempio..

Ti rigiro la domanda: tu intendi il "ritrovare" sapori tipici dello scotch (nel caso della vaniglia, dovuta all'invecchiamento in botti di ex-bourbon e/o al charring delle medesime)?

Perché in Giappone credo il disciplinare si limiti a dire che il distillato deve stare tre anni in botte per essere considerato whisky e non whisky liquor.
Per quanto ne so (e qui mi illuminino i luminari prima che io spari più caxxate di quante già non ne sparo normalmente :aa: ) loro teoricamente possono anche andare di botti vergini senza necessariamente dover usare botti ex-bourbon/ex-sherry.

Quindi ni.. L'unico che mi viene in mente avere tratti molto vanigliosi è forse l'Hibiki harmony che ne ha un po', lo Yoichi si (una burrosa crostata di crema alla vaniglia, affumicata in riva al mare su un prato e altro :lol: ).. Hakushu/Yamazaki/Miyagikyo/Taketsuru (o come avrai visto il Nikka FTB) non ne ho memoria, per quei pochi a spot che ho presente.

da Ummira mer mar 29, 2017 8:54 am
Diciamo che loro fanno un pò come cacchio gli pare.

Con più voci che riportano scotch nei loro blend....e forse non solo nei blend.
Discorso sentori come ben sai dipende dalle botti utilizzate, puoi cercare dei sentori se sai ANCHE che botti siano state utilizzate per affinamento/maturazione. Ma se non si sa bene cosa ci sia nel determinato blend diventa davvero difficile risalire a dei caratteri distintivi. Soprattutto se si parla di imbottigliamenti "economici" che visto l'andamento del mercato sono imbottigliamenti base base.

Io come già scritto, salterei a più pari (riservandomi un assaggio di FTB) i base di NIKKA, non ho trovato nulla di entusiasmante, ma te lo dico adesso che ho un minimo di esperienza. All'inizio le sensazioni sono decisamente diverse.

Al momento i 4 whisky che riassaggerei volentieri... e per questo mi sono preso le relative boccie,
Yochi 10 (mi manca in realtà)
Hibiky Harmony Master select
Yamazaky 12
Taketzuru Pure Malt

Spesso parliamo comunque di whisky, a mio modo di vedere, didattici e mooooolto costruiti. Generalmente poco emozionanti. Fatti per piacere ai giapponesi e non al resto del mondo. Se li sono costruiti a loro gusto.

Alla mescita puoi provare nel solito posto, anche se di Giappo non so cosa abbiano aperto.
E soprattutto avvisali prima che non vuoi quel cacchio di tumbler....... che loro in automatico ti versano li il whisky. Hanno dei bei tulipani, ma tendono a versarci solo i liquorosi.

Fabio Barbera
Coordinatore Clan Sicilia di Whisky Club Italia
da AlbertHerring mer mar 29, 2017 9:23 am
Lorenzo_P ha scritto:Ti rigiro la domanda: tu intendi il "ritrovare" sapori tipici dello scotch (nel caso della vaniglia, dovuta all'invecchiamento in botti di ex-bourbon e/o al charring delle medesime)?

Devo dirti, assolutamente no. Volevo proprio sapere verso che tipo di whisky si vada con i giapponesi e mi hai dato preziosissime indicazioni :ok:
Comunque, appena assaggio, faccio un dettagliatissimo report :)

da AlbertHerring mer mar 29, 2017 9:31 am
Ummira ha scritto:Ma se non si sa bene cosa ci sia nel determinato blend diventa davvero difficile risalire a dei caratteri distintivi. Soprattutto se si parla di imbottigliamenti "economici" che visto l'andamento del mercato sono imbottigliamenti base base.

E le case produttrici non rilasciano schede tecniche ufficiali, come accade con i vini?

Ummira ha scritto:Io come già scritto, salterei a più pari (riservandomi un assaggio di FTB) i base di NIKKA, non ho trovato nulla di entusiasmante, ma te lo dico adesso che ho un minimo di esperienza. All'inizio le sensazioni sono decisamente diverse.

Vabbè, dai, allora finché sono giovane e ingenuo mi tocca assaggiarli, così mi rimane una bella sensazione :marameo: :1hahaha:

Ummira ha scritto:Al momento i 4 whisky che riassaggerei volentieri... e per questo mi sono preso le relative boccie,
Yochi 10 (mi manca in realtà)
Hibiky Harmony Master select
Yamazaky 12
Taketzuru Pure Malt

Se non ricordo male, qui siamo oltre i 100euro a bottiglia. E da chi-sappiamo-noi in condizioni normali non aprono bottiglie per quella cifra, tanto più che i giapponesi di solito sono da 50cl e quindi ci fanno meno bicchieri.

Ummira ha scritto:Spesso parliamo comunque di whisky, a mio modo di vedere, didattici e mooooolto costruiti. Generalmente poco emozionanti. Fatti per piacere ai giapponesi e non al resto del mondo. Se li sono costruiti a loro gusto.

Questo però non lo trovo un principio sbagliato: se lo fanno per farselo piacere, non per venderlo, poi lo vendono perché in giro ci sono etilisti importanti ;)

Ummira ha scritto:Alla mescita puoi provare nel solito posto, anche se di Giappo non so cosa abbiano aperto. E soprattutto avvisali prima che non vuoi quel cacchio di tumbler....... che loro in automatico ti versano li il whisky. Hanno dei bei tulipani, ma tendono a versarci solo i liquorosi.

L'ultima volta, per il Glenfarclas 15, hanno tirato fuori un tumbler svasato, con il corpo a tulipano e il cristallo sottilissimo, davvero bello. Però seguirò il tuo consiglio - grazie, anzi!

da Ummira mer mar 29, 2017 10:05 am
Hibiki e taketzuru pure malt, stai sotto i 100.

Circa 80 per il primo e 45/50 per il secondo.

Fabio Barbera
Coordinatore Clan Sicilia di Whisky Club Italia
da Biscolino mer mar 29, 2017 10:12 am
AlbertHerring ha scritto:E le case produttrici non rilasciano schede tecniche ufficiali, come accade con i vini?

Eh no, c'è anche una certa battaglia dal lato scozzese perché qualcuno vorrebbe poter scrivere anche in etichetta la composizione completa dei suoi blend, mentre altri si oppongono. Dipende tutto dalla volontà della distilleria pubblicare sul proprio sito o emettere note descrittive di questo tipo, ma solitamente preferiscono non farlo per svariati motivi.

Ad esempio il fatto che non tutti i batch sono necessariamente identici: nei blend, il master blender ha come obiettivo quello di produrre imbottigliamenti il più possibile uguali tra loro di release in release. E per fare questo parte ovviamente da una "ricetta" base, ma poi ci mette la sua mano per correggere il gusto e ottenere il risultato voluto. Per questo motivo non è detto che la stessa bottiglia contenga esattamente le stesse cose.

Di solito sottolineano se hanno usato legni o botti particolari, ma non il mix di distillati. Quello che trovi sono le tasting note ufficiali della distilleria e poi quelle dei vari appassionati sui vari siti che ti possono dare un'idea di cosa troverai in bottiglia.

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da arpadanese mer mar 29, 2017 1:01 pm
Ummira ha scritto:Diciamo che loro fanno un pò come cacchio gli pare.

Con più voci che riportano scotch nei loro blend....e forse non solo nei blend.


Non sono voci, è realtà; ad esempio Ben Nevis è di proprietà di Nikka ed è stata acquistata proprio per utilizzarne il malto nei blended.....poi si può eventualmente storcere il naso pensando che un giapponese contenga whisky scozzese, ma così è.

Ummira ha scritto:Spesso parliamo comunque di whisky, a mio modo di vedere, didattici e mooooolto costruiti. Generalmente poco emozionanti. Fatti per piacere ai giapponesi e non al resto del mondo. Se li sono costruiti a loro gusto.


Non sono un grande esperto di whiskies giapponesi ma a mio parere non è corretto definirli costruiti, o perlomeno bisogna distinguere tra blended e single malt. Tutti i blended, per loro stessa natura, sono costruiti....d'altra parte sono miscele che vengono realizzate utilizzando whisky di tipologie e distillerie diverse, perseguendo un determinato gusto o stile. Discorso diverso per i single malt, dove un whisky costruito, per me, è un whisky che viene forzatamente portato ad acquisire degli aromi, accelerandone la maturazione, utilizzando botti molto attive o legni particolari, ottenendo a volte i famosi e spesso citati "puttanoni"! :lollol:
Nei pochi single malt giappo che ho provato (su tutti Yoichi 10 e 15) non ho mai trovato questo, ma al contrario, grande equilibrio ed eleganza. Ad onore dei nipponici va detto che diverse loro distillerie hanno mantenuto un'artigianalità che si è persa in molte realtà scozzesi (ad esempio il riscaldamento a fuoco diretto, sempre Yoichi).

Si è sapienti quando si beve bene: chi non sa bere, non sa nulla. (Nicolas Boileau 1636-1711)

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