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Bisco, però solo questa fa al caso nostro:

@Tobacco

Quoto Tobacco: lui si che mi capisce!!!!!!

Miiiiiii, l'ultima foto é troppo professionale..... io vado di etichettina autografata a mano, scritta in miniatura per farci star tutto (perché sono troppo pigro per andarmi a comprare etichette decenti, quindi uso quelle che microscopiche che giá avevo in casa risalenti credo a 20 anni fa.....).

Io pure. Però ammetto candidamente che a volte (avendo io una calligrafia che manco i medici), a volte non ho idea di cosa abbia bevuto od ho dovuto interpretare il contenuto. Calligrafia schifìo+festival+tanti dram=firme certamente leggibili

Io pure. Però ammetto candidamente che a volte (avendo io una calligrafia che manco i medici), a volte non ho idea di cosa abbia bevuto od ho dovuto interpretare il contenuto. Calligrafia schifìo+festival+tanti dram=firme certamente leggibili

Ecco, per quello ho abbandonato le etichette durante gli eventi, ma uso i barattoli numerati. Le note della bottiglia me le prendo poi su un blocchetto (dove a prescindere la calligrafia é piú leggibile del tentativo di scrivere su un'etichettina microscopica nel mezzo del casino...) e a casa faccio poi con calma, incrociando magari pure con whiskybase per controllare di aver scritto tutto giusto...

Stessa cosa che faccio io, sample numerato preventivamente a casa, blocco notes dove segno il numero e la distilleria e foto dell'etichetta così da averla sempre sottomano quando riporto il tutto.
Da malati, veramente da malati

Ammetto che ora ai festival me la prendo più comoda, 4 chiacchiere e un buon whisky sono già una bella cosa, poi magari in tempi morti o verso la fine, prima di andare a casa, si fa incetta di assaggi.

Grazie per le dritte!
Vedró di munirmi di sample allora.

Da malati, veramente da malati

Da maltati, non malati. che battuta pessima.