cari amici mi chiamo Giovanni e sono della provincia di Caserta.
avrei un consiglio da chiedervi.
fino ad ora ho bevuto soltanto i whisky base delle varie distillerie.
il mio preferito è il Talisker 10 anni, che purtroppo è diventato sempre più difficile da reperire.
altri che mi piacciono molto sono l'Oban 14, il Caol Ila 12, il Laphoraig 10.
insomma preferisco i torbati (anche se l'Oban lo è in maniera meno accentuata rispetto agli altri).
adesso vorrei passare ad un prodotto superiore, che non mi faccia svenare però, insomma nel costo di 100 euro massimo.
dalle recensioni mi sembra di aver percepito che i prodotti base, nel rapporto qualità prezzo siano migliori rispetto a quelli più "affinati" appartenenti al gradino immediatamente successivo. è una mia impressione basata sul punteggio che danno i recensori, ma può darsi pure che mi sbagli.
un whisky che ho solo assaggiato occasionalmente è il Lagavulin 16, che però per me resta un mistero.
mi affascina ma mi sembra un pochino monolitico nei sapori. come se fosse chiuso. non da quella serie di sensazioni di cui è capace il Talisker, ma torba e acqua di mare. un Laphoraig in grande, insomma.
cosa mi consigliate, una bottiglia da circa 100 euro per fare uno step rispetto ai base, in tal caso quale?oppure magari approfondire la conoscenza del Lagavulin?
grazie

ciao e benvenuto. Costui mi piace, nomina le distillerie corrette

Scherzi a parte, il "problema" degli "original bottling", ovvero gli imbottigliamenti di linea, è che sono si uno step oltre, ma coi costi che hanno assunto iniziano a valere "un po' meno" la pena.

Un tempo potevi portarti a casa un 18 anni per un po' meno di 100€.. adesso rischi di trovarlo per una cifra superiore (seppur di poco) del tuo budget (siamo solitamente nel reame dei 110€, a volte online li trovi di poco sotto ai 100, ma in enoteca stai a 120++).

Nel caso del Talisker o del Caol Ila, ti porti a casa una signora bottiglia, che però non è detto che piaccia se sei abituato all'imbottigliamento più giovane.. iniziano ad essere più complessi, corposi, ma al tempo stesso magari potresti trovare una torbatura più attenuata dovuta agli anni extra di riposo che magari potrebbe spiazzarti se sei abituato al medesimo whisky "giovane". Il Talisker 18 è eccellente e probabilmente ti direi che vale i soldi che costa, mentre il Caol Ila 18 è buono ma nel suo caso tendo a favorire il 12 per prezzo (nel senso che vado avanti a bermi 3 bottiglie in luogo di una sola di 18).
Questo, come tutto quello che leggerai scritto è pura opinione e parere personale, ovviamente

Il medesimo discorso si può fare con gli imbottigliamenti di linea immediatamente precedenti ai 18 anni, che nel caso di Diageo (distributore dei citati Talisker, Caol Ila, Lagavulin, Oban -e non solo-) mette immediatamente prima dei "maggiorenni" l'edizione "distiller's edition", solitamente prendendo il medesimo whisky che finisce nel talisker 10/Caol ila 12/Lagavulin 16/Oban 14 e lo "finisce" alcuni mesi (solitamente 6) in botti che hanno contenuto altro, che sia un certo tipo di sherry, altro vino rinforzato eccetera. Il problema è che spesso questi imbottigliamenti li trovi prezzati un po' troppo a ridosso dei 18 anni rispettivi e il finishing in ex-qualcosa non sempre riesce bene od anche quello potrebbe spiazzarti.

Tu mi parli di Lagavulin.. ebbene anche io ereticamente gli preferisco Talisker 10 e soprattutto Caol ila 12. Però.. però.. Ho un Lagavulin Distillers edition 2014 finito in sherry Pedro Ximenez (da litro) che è pericolosissimanente sceso di livello in poco tempo.
Se invece tu mi versassi un Caol ila DE, al contrario.. bè quasi sicuramente non mi piacerebbe come invece mi piace il 12 anni classico. I rapporti si invertono insomma. Questo vale sempre per il mio palato (e/o portafogli).

Il problema tuo è che lo step successivo dovrebbe forse essere la possibilità di rivolgerti:

a) alle edizioni a grado pieno (cask strength, spesso anche queste in linea nei prodotti Diageo, anche se non sempre - ad esempio per Talisker c'è il 57° North, mentre Caol Ila e fuori produzione e Lagavulin propone un più giovane 12 anni a "grado pieno" (o comunque grado anidro elevato) -straordinario, solitamente e assai superiore al 16 secondo mio gusto-)

b) prendere in considerazione (visto il budget) qualche imbottigliamento indipendente. Che coniugherebbe spesso un buon prezzo o tendenzialmente un valore di "esplorazione" del distillato a volte superiore come qualità e/o prezzo, spesso magari anche a grado pieno. però qui ti addentri in un mare di dubbi, spesso devi cercare una recensione oppure sperare di provarlo a qualche festival o degustazione. E anche qui non è tutto oro ciò che luccica, magari becchi la bottiglia o l'imbottigliamento "un po' così" anche da un imbottigliatore di cui ti fidi.

c) rimanere come già detto sugli imbottigliamenti di linea ed esplorare il finishing con i Distiller's Edition o andare sui più invecchiati.

La via è lastricata di dubbi e ti porterà a spendere svariati quattrini. Qualsiasi sia la scelta

Se volessi esplorare Lagavulin, ti direi di andare praticamente a colpo sicuro sul 12 anni. Proverai in un colpo solo un whisky a grado pieno e dannatamente potente lato torba.. e ti assicuro che vale la pena di pagarlo assai di più del 16 anche se ha la "stranezza" di avere meno anni. Questo anche se sforiamo già i 100€ ormai.

Volessi rimanere su Talisker, il 18 è una certezza, il 57° North è "contestato" nel senso che c'è a chi piace e chi no. Il Distillers Edition (finora ne ho provato uno solo) ha comunque il suo perché.

Caol Ila è una delle distillerie più prolifiche per imbottigliamenti indipendenti o "misteriosi", si narra che il Port Askaig o il Finlaggan se non Ileach siano sempre whisky che proviene da Caol Ila (a dire il vero c'è disputa che Finlaggan possa essere stato Lagavulin giovane, così come Ileach eventualmente del Laphroaig.. ma l'enorme produttività di Caol Ila la rende un papabile candidato per un po' tutti).
Insomma come distilleria è forse più valida l'idea di esplorarla in modo "alternativo" o con gli indipendenti o con questi citati. E queste sono solo la punta dell'iceberg, le distillerie sono tantissime e spesso molto differenti tra loro.. e probabilmente non riuscirai ad assaggiare una espressione per ognuna.

Di roba da leggere ce ne hai e avrei da scrivere altro ma tengo la febbre ed è meglio che vada a nanna.. e sicuramente i miei cari compari ti aiuteranno ulteriormente (o ti amplificheanno i dubbi ), ma occhio, tendiamo ad esser un po' goliardicamente casinisti su questo forum

Come non quotare in toto (o quasi) Lorenzo?

Solo una piccola tiratina d'orecchie a Giovanni, sì che è una mezza presentazione la tua, però sarebbe stato giusto farne una nella sezione adeguata.

Aggiungo una piccola indicazione, Kilchoman non la valuti?

Anche io sottoscrivo l'analisi di Lorenzo......il mio consiglio per "ripagare" l'investimento della cifra che intendi spendere, è il Lagavulin 12 oppure di rivolgersi agli imbottigliatori indipendenti, anche perché gli imbottigliamenti della distilleria li puoi facilmente trovare e quindi provare ai festival o in qualche bar specializzato.

Nessuno che cita Ardbeg... come mai?
Eppure Uige e Corry dovrebbero fare al caso di giovannip: uno scalino sopra al 10, molto meritevoli, facilmente reperibili nell'Internet e sotto i 100 euro. Guai a trascurarli

P.S: @Lorenzo

Nessuno che cita Ardbeg... come mai?

Perché Giovannip non lo ha citato....

Lorenzo scatenato!!! Bravo, bravo.

Comunque anch'io se dovessi andare su quelle cifre comincerei a pensare ad un indipendente piuttosto che un OB. Cosí a naso, ci sono parecchi Signatory VIntage tra i 50 e i 100 euro con invecchiamenti giá interessanti (sempre sotto i 18, se non ricordo male, ma comunque sfiziosi). O quel Bunnahabhain Cadenhead da 22 anni che abbiamo assaggiato due raduni fa a Milano era costato meno di 100 euro ed era una gran bella bottiglia: certo, quello non si trova piú, ma qualcosa in giro c'é comunque.

Diciamo che io non guarderei tanto all'acquisto secco da 100 euro, ma penserei ad un acquisto piú basso in ottica maggior numero di acquisti sul lungo termine. Investi un 70 oggi e tieni da parte 30. E tra un mese, o quando sará il prossimo acquisto, fai un altro 70 e ci scappa un 60 con quello che hai accantonato. Il South Shore Islay di V&M viene piú o meno quella cifra e, seppur giovinetto, fa parlare bene di se (pubblicitá occulta per Davide, si, lo ammetto: devo strappare lo sconto per il prossimo acquisto!! )

Piú che altro perché mi citi solo torbati, quindi non so se ti sei focalizzato su quelli, oppure se hai giá esplorato tutto il resto del range (che ne so, un Glenfarclas 105 su cui non si sbaglia mai? O uno Springbank? E perché non un Ben Nevis per provare l'ebbrezza dei whisky sporchi?). Perché, piuttosto che investire subito 100 euro su un bottiglione, io andrei un po' alla ricerca delle piccole perle a modico prezzo che si trovano in giro (tipo i Bruichladdich con orzo locale e il Bere Barley).

Per Lorenzo: mi fido di ciò che hai scritto, non ho più ROL qui al lavoro, mi servirebbe un'oretta buona buona.

Per GiovanniP: per prima cosa benvenuto (vai in questa sezione per la presentazione corretta) e per seconda cosa: ma un lemoncello, una nardini, un amarino, un'anisetta? no? Anche tu ti stai arrovellendo il Gulliver (cit.) per questi maledetti alcolici di cereale? Benvenuto nel tunnel!

grazie a tutti per i preziosi consigli, ed in particolare a Lorenzo.
mi scuso con Zio Whisky per la mancata presentazione "ufficiale".
per Beefheart, l'Ardbeg non l'ho mai assaggiato, ma mi tenta lo Uige che mi sembra rientri nel budget.
per Tobacco: vado a presentarmi nella sezione apposita.

ben fatto.

Parlando di whisky:

lo Uigeadail rientra sicuramente nel budget, ma anche il Corryvreckan sta ampiamente sotto i 100€.

Però rilancio, i Kilchoman non li prendi nemmeno in considerazione?