da I love Laphroaig
mar gen 18, 2011 6:36 pm
Da esterno all'organizzazione della serata, vorrei rispondere a chi ieri sera mi ha fatto notare che la serata Ardbeg è stata sotto alle attese, sia per la qualità dei dram che per la modalità di esecuzione della degustazione.
Per la prima parte non ci si può fare niente, bisognerebbe non organizzare più serate con prodotti che vivono di rendita, ma visto che ci sono stati oltre 80 presenti è dura rinunciarvi... Io personalmente ho provato ad organizzare serate più "impegnative", il risultato è stato avere 5 iscritti... Non dobbiamo avere troppa fretta...
Per la seconda parte, le serate organizzate da Andrea e Giuseppe non sono serate AIS con sommelier che decantano aromi primari, secondari o terziari di ogni bicchiere. Per loro scelta (e viene sempre dichiarato ad inizio serata), questi incontri devono essere conviviali, devono stimolare la curiosità piuttosto che dare risposte a tutte le domande. Da un lato anche io penso che si possa fare qualcosa di diverso (venti minuti di chiacchiere iniziali non avrebbero fatto male, visto che erano presenti una quarantina di new entry che magari non sanno neanche come viene prodotto il whisky), ma girando per l'Europa ho imparato a godere lo Scotch Whisky come bevanda da chiacchierata tra amici, e non ci trovo niente di male.
Poi il panorama degli eventi a tema whisky in Italia non è troppo vasto, ma per gli interessati ci sono anche altri incontri più "guidati".
Per la prima parte non ci si può fare niente, bisognerebbe non organizzare più serate con prodotti che vivono di rendita, ma visto che ci sono stati oltre 80 presenti è dura rinunciarvi... Io personalmente ho provato ad organizzare serate più "impegnative", il risultato è stato avere 5 iscritti... Non dobbiamo avere troppa fretta...
Per la seconda parte, le serate organizzate da Andrea e Giuseppe non sono serate AIS con sommelier che decantano aromi primari, secondari o terziari di ogni bicchiere. Per loro scelta (e viene sempre dichiarato ad inizio serata), questi incontri devono essere conviviali, devono stimolare la curiosità piuttosto che dare risposte a tutte le domande. Da un lato anche io penso che si possa fare qualcosa di diverso (venti minuti di chiacchiere iniziali non avrebbero fatto male, visto che erano presenti una quarantina di new entry che magari non sanno neanche come viene prodotto il whisky), ma girando per l'Europa ho imparato a godere lo Scotch Whisky come bevanda da chiacchierata tra amici, e non ci trovo niente di male.
Poi il panorama degli eventi a tema whisky in Italia non è troppo vasto, ma per gli interessati ci sono anche altri incontri più "guidati".