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da Mao11 ven ott 16, 2015 11:50 am
Sempre interessante, ed in questo caso anche divertente, fare una degustazione con uno che è dentro al processo (anche se solamente di selezione e non di produzione).

I prodotti tutti validi direi:
Ord - Semplice, fresco e piacevole inizialmente, lasciato lì però ha finito per tirare fuori una mela gialla sovramaturata e quasi oltre. Era davvero necessario il 60%? Riprovato alla fine, per dare una "fair chance" come dice di fare Mark con i cask che provano, ha perso punti per me.

Milton - Ottimo, molto equilibrato, non un mostro di complessità, ricordo note di torta alla vaniglia, agrume/frutta fresca leggera e fiori, poi lasciato lì tirava fuori un che di erbaceo/balsamico.

Hazel - All'inizio colpisce in maniera molto positiva, ho sentito un forte pepe nero mischiato con frutta (rossa, forse suggestionato dal colore), poi è diventato un bacon, alla fine era proprio fiammifero bruciato; particolare e rimane piacevole ma il legno così bruciato forse dopo un po' può stufare

Dalmore - Oh, io qua il legno ce lo sentivo eccome, legno verde, Mark ha detto più muschio, note di bourbon, anche la dolcezza lo richiamava, poi che altro? A me non ha fatto impazzire

Grant - Non ha fatto impazzire nessuno, ma è l'unica bottiglia che è finita (ok, Claudio ci ha messo del suo forse :D ). A me è piaciuto per la pulizia e linearità: questo era quello che al mio naso faceva meno percepire l'alcol, e forse per questo anche gli aromi, in bocca sicuramente di più. Sherry educatissimo e piacevole, speziatura e sotto sotto io sentivo una lavanda.

Considerazioni che lasciano il tempo che trovano, perché tanto non si troveranno più questi prodotti, vista la filosofia che c'è dietro.

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da hobb9 ven ott 16, 2015 12:06 pm
angelshare ha scritto:
buggidio ha scritto:Ciao piccola modifica, cambio il nome di Federica con quello di Matteo.

Due donne in effetti potevano essere eccessive


Ammazza! Solo due donne...a Roma siamo molto piu' beone. A Bon Bock eravamo almeno 6. :D :D
da antonio ven ott 16, 2015 1:28 pm
Il Glen Ord anche a mio parere a una gradazione più bassa sarebbe stato migliore.

Il Miltonduff l ho trovato molto delicato sia al naso che al palato, molto piacevole e beverino, nonostante la gradazione.

Il Glengrant non mi ha fatto impazzire, anzi mi aspettavo di megllio, il.legno era troppo predominantea mio parere.
Non so se forse facendolo respirare di più sarebbe migliorato,a casa l ho riassaggiato e a tratti faceva comparire delle belle note di frutta rossa ma erano fugaci e brevi. Maledetto legno......

Hazelburn il mio preferito. Fantastico al naso e anche al palato, l ho trovato equilibratissimo.

Il Dalmore non gli ho dato il tempo di esprimersi :mrgreen:, dopo la telefonata di mia moglie l ho bevuto in un sorso e sono scappato via :arg:

1 hazelburn
2 Miltonduff
3 Dalmore
4 Glen Ord
5 Glen grant
Mia classifica personale
da Gotan gio nov 26, 2015 12:59 am
Con un mega ritardo clamoroso scrivo questo post, più che altro per ringraziare chi si è sbattuto per rendere possibile la degustazione alla presenza di Mark Watt.

Devo dire che sono rimasto sorpreso dal modo in cui ha condotto la serata: mi aspettavo un compassato signore di mezza età e mi sono trovato di fronte quasi un animale da palcoscenico. Ha parlato a ruota libera tutto il tempo, e tra le mille cose che ha detto e raccontato una in particolare m'è rimasta impressa: "chill filtration is evil".
Ci medito su, mentro bevo un Talisker 10 che - pur ottimo - credo sia proprio filtrato a freddo. Non so che darei per avere lo stesso whisky, non colorato e non filtrato a freddo. Ecco, questo sarebbe un confronto molto interessante!

Altra considerazione sul packaging, che influisce tanto sul prezzo ma nulla sul whisky: epica la scena di Mark che, a dimostrazione, versa il whisky direttamente nella confezione di cartone e dice: non è che adesso è migliore rispetto a prima.... :hahaha:

Ho apprezzato la scelta di malti sicuramente non banali; la palma d'oro, a mio avviso andava a Dalmore, in lotta sul filo di lana con Miltonduff. Questi due erano secondo me una spanna sopra.

A seguire Hazelburn e, molto distaccati, Glen Ord e Glen Grant, che onestamente mi ha un pò lasciato indifferente.

Esperienza notevole, comunque, se Mark dovesse tornare in Italia per un'altra degustazione ci andrei sicuramente. :ok:

Accumula oggi e non pentirti domani!
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