Pomeriggio di totale relax in compagnia di Andrea, dei suoi ottimi whisky e dello "staff" della Mag Art.
La degustazione programmata in origine è stata trasformata - per un problema "burocratico" - in un tasting informale... ma poco è cambiato, visto che comunque c'è stata la possibilità di assaggiare tutta la gamma prevista e di scambiare quattro chiacchiere in libertà con il gentilissimo Andrea (che non finirò mai di lodare per la spontaneità con cui parla di whisky e per come ne trasmette la passione
)
Prima degli assaggi ho avuto anche modo di dare un'occhiata alle opere (ordinatamente esposte nella galleria) di Alessio Bolognesi, che collabora con Andrea ed è l'autore delle originali etichette di alcuni nuovi imbottigliamenti.
Fra un aneddoto e l'altro, ho provato:
- il nuovo Bruichladdich 12yo 2003/2015, con un contributo ex sherry ben marcato (proviene da una piccola "octave cask" di circa 50 litri) ma non troppo prevaricante, qualche nota sulphury (fiammifero bruciato) e una leggerissima torbatura a completare il tutto
- il fresco e particolare Speyburn 8yo 2007-2015, con tocchi mentolati ed un po' di cera "alla Clynelish"
- il "bivalente" Laphroaig 14yo 2000-2015, con le tipiche note rudi della distilleria contrappuntate da un'inaspettata componente più "gentile"
Un raro ed apprezzatissimo extra-gamma Hidden Spirits è stato il magnifico Jura 26yo 1965-1991 The Stillman's Dram, grazie al quale ho sperimentato, per la prima volta così nitidamente, quando si dice che un whisky sa di "mobile antico". Un malto che non ci si stancherebbe mai di annusare, di un fascino unico e magnetico. Forse gli ulteriori 24 anni di permanenza in bottiglia hanno contribuito ad una leggera perdita di grip al palato (Andrea mi ha riferito che all'apertura il livello era sotto il collo), ma è veramente cercare il pelo nell'uovo...
Grazie ancora ad Andrea e alla prossima...
Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)