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da Biscolino lun ott 02, 2017 6:07 pm
Ok, dai, diciamoci la veritá: a noi interessava solo la degustazione del forum, ma per non farli restare male siamo andati anche dai Facili, vero? (tanto dopo il Kraken io sono giá segnato a vita, quindi crepi il politically correct! :mrgreen: :mrgreen: ).

Vabbé, dai, quest'anno per un motivo e per l'altro la formula é stata un po' stravolta e quindi, come diceva Bob dall'altra parte, nessuno ha aperto il topic sul forum o postato ancora alcun commento, ma a questo si puó rimediare.

Ripassino: cosa c'era da bere?
- Glendronach Revival 15y (46%)
- Bruichladdich "Cuvee E" 16y (46%)
- Tomintoul 1967-2000 G&M (40%)
- Macallan 1971 18y (43%)

Ok, allora fuori le impressioni!

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da Biscolino lun ott 02, 2017 6:39 pm
Beh, giá che son qui, comincio pure....

Secondo me c'é una premessa da fare: noi siamo arrivati a questa degustazione dopo due Craigellachie che non erano niente a livello di impatto alcolico sulla giornata (aka non eravamo sbronzi.... a parte forse un giovincello che si é fatto pure di Rum per tutto il tempo.....), ma per me erano due bottiglie di tutto rispetto con un'elevata resa per essere dei giovincelli relativamente low cost. A parte quello di V&M che, essendo un single cask, aveva tutto un suo profilo personale, ma pure il 13 OB non era mica male (piú addomesticato, ma comunque con una sua impronta personale).

Quindi siamo arrivati dai facili giá belli esaltati, carichi di attese e forse questo ci ha fregato un po'. Non vado in ordine, perché forse in effetti la scaletta poteva rendere diversamente con un altro ordine, e quindi comincio con il Bruichladdich: non era sbagliato, non era strano, non era zoppo. Per me é stato un tentativo di mettere in primo piano il finishing (si veda la scelta della botte con nome, cognome e analisi del sangue al seguito), che ha marchiato pesantemente il distillato con il Sauternes, ma ha nascosto il Bruichladdich che c'era sotto. Il colpo iniziale era estremamente intenso e dolce, del tipo "tir che ti investe". Peccato solo che, mentre sei a terra agonizzante in attesa del rimorchio che ti finisca, scopri che hanno dimenticato di attaccarlo alla motrice e quindi era finita lì, col primo colpo. Personalmente é una bottiglia che non disprezzerei se fosse un entry level (diciamo sotto i 50/60 euro), peró al prezzo cui viene venduta non la prenderei (se lo confronto al Glenmorangie Nectar D'Or, questo é nettamente meglio). Va bene averla assaggiata cosí e archiviata.

Poi c'era il Tomintoul: ragazzi, al naso io lo stavo amando questo qui. Mi stava piacendo un casino e poi.... dai, ci hanno fatto uno scherzo: hanno messo acqua colorata al caramello con essenza profumata di Tomintoul nel bicchiere! Cioé, ma come fa ad avere un naso del genere e un palato poi cosí blando? Che poi, anche qui, non é che fosse uscito male: bilanciato lo era, armonico lo era, solo che al naso ti aspettavi una casseoula e invece poi ti trovavi un brodo coi raviolini del plin in bocca. Artigianali, fatti con amore e tutto quello che si vuole, ma non erano porco e verze! Una bottiglia cosí mi incuriosisce: mi lascia sempre il dubbio che al secondo, terzo, quarto, quindi assaggio possa saltare fuori qualcosa di nuovo.

Macallan 18: che dire, aveva qualcosa di sbagliato? No. C'era qualcosa di stonato? Ma manco per niente. Certo, va inquadrato: é un OB di 18 anni, quindi per definizione il target é il puttanone da bere a caraffe. E questo lo fa benissimo. Se vogliamo dirlo, gli giocano contro il nome ormai leggendario, il prezzo stratosferico cui viene venduta qualsiasi cosa con quel nome e la la gradazione ridotta al 43%. Fosse stato un CS, probabilmente avrebbe avuto tutto un altro impeto (e probabilmente i Facili, anziché aprirlo per noi, l'avrebbero rivenduto per comprasi la casa al mare in Scozia...).

E veniamo al Glendronach: perché l'ho messo per ultimo? Il Macallan era molto piú elegante e armonico nel suo insieme, ma pensare che questo Glendronach veniva venduto al prezzo di un entry level é pazzesco: più impetuoso, più pieno e scalpitante. E per questo con anche qualche difettino. Ma messo sulla bilancia con la sua accessibilitá siamo su un rapporto qualitá prezzo fantastico.


P.S.: a mia discolpa per quanto scritto, invoco l'attenuante del copertone bruciato che Cookie mi ha fatto bere dopo il Craigellaghie... maledetto lui e quelle sue melasse da pirata......

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da ZioWhisky lun ott 02, 2017 7:20 pm
Mah, che dire, sostanzialmente sono d'accordo con Luca.

Variazioni sul tema:

Per me il Bruichladdich era anche un pelino sotto a come l'hai descritto tu, mentre quel troione del Mac avrebbe potuto dare molto di più bicchiere dopo bicchiere...
da Biscolino lun ott 02, 2017 9:50 pm
Mah, sai, il Bruichladdich io me lo sono paragonato all'equivalente Glenmorangie, perchè è l'unico altro Sauternes finish che ho bevuto. Rispetto a quello, la finitura era molto più buona e raffinata: non aveva la nota vinosa ed aveva tirato fuori tutto il dolce del vino. Certo, il problema é che finiva lì: ho bevuto un Sauternes con la gradazione di un whisky, ma mi mancava un po' anche il corpo di quest'ultimo.

Certo, poi ci si puó chiedere cosa un finishing debba fare: io sono del partito che il finishing deve essere un contorno, meglio se blando, al whisky principale, perchè voglio comunque bere e sentire il malto che c'è alla base. Se invece il finishing viene interpretato come la maestria di trasferire sul whisky il gusto di un altro prodotto, senza che il risultato ne risulti sbilanciato o fastidioso, allora questo Bruichladdich era un capolavoro.

Per quello lo valuto piú con il metro del "ne comprerei una bottiglia da bere?": la costruzione (intesa come trasferimento dei tratti del vino) era fantastica e quel Sauternes era proprio di alto livello, peró non ci investirei soldi. Mi ha messo la voglia di recuperare una bottiglia di quel Sauternes, questo si, ma non del whisky.

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da Lorenzo_P lun ott 02, 2017 9:55 pm
Ahimè Gotan ci leggerà quindi spero non si apra codesto thread per gli spoiler..

-Dronach 15. Già assaggiato altre volte, questa bottiglia era forse un po' più sul secco andante rispetto ad altri assaggi avuti. Intenso, strutturato non starò lì a dilungarmi che Luca ha già dato (la cosa vale anche per quanto seguirà)

-Mac 18. Finora non avevo mai provato un Macallan maggiorenne, 7 e 12 si (uno Giovinetti, uno Maxxiumm) ma il 18 no. Come naso molto interessante, poi come mi è capitato a volte con gli altri citati, al palato... sentiva gli anni, diciamola così. Forse questa boccia di 18 ne ha sentiti un po' di più.. Ma al naso era una roba da usarlo come profumo per la casa :lol:

-Tomintoul: altro naso interessante, siamo quasi ai livelli del Macallan anzi prometteva dolcezza e più bilanciamento che il Macallan (forse un po' troppo cuioso a tratti fungoso). Il problema è che era tanto ammaliante al naso quanto sciapo al palato. Non da bere ma da consumare a snasate per evaporazione insomma..

-Bruichladdich. Sauternes. Devo ancora trovarne uno di malto, che mi garba col Sauternes da dire si lo compro. Finora meh (salvo alla lontana giusto il citato Glenmorangie Nectar D'or -così Bobcht è contento :mrgreen: -)..
Molto meloso, mela verde, un po' di sentori citrici ma finivano lì, era molto piatto su queste note che però perlomeno erano abbastanza assonanti al naso. Detto questo tutto sembrava che un 16enne..

Tutto sommato è stata comunque didattica; permane il dubbio che avendo già aperitivato prima, magari avessimo un palato poco incline all'assaporamento di "vecchietti".

Ma se avessi potuto assaggiare prima i malti, avrei probabilmente messo quelli a gradazione più alta dopo, lasciando il Glendronach per ultimo, Tomintuoul primo, Bruich secondo e Macallan terzo.

Partendo dal dronach si può affermare (almeno per me), che questi abbia abbastanza annichilito ciò che seguiva.

da CaskStrength lun ott 02, 2017 11:46 pm
Eccomi qua... dunque:

- Dronach 15: quoto Lorenzo, più secco e più tannico/astringente di altri assaggi (ho finito una bottiglia da non molto, per cui ho ricordi abbastanza freschi), ma comunque sempre un bel bere

- Tomintoul & Macallan: due bottiglie piuttosto sottoperformanti, pur con l'attenuante delle aspettative, della loro anzianità e di tutto ciò che ne consegue anche a livello di conservazione. In ogni caso, mi allineo a quanto detto sopra negli altri interventi circa il gap fra naso e palato. Tomintoul aveva un olfatto davvero promettente, mentre ho trovato Macallan un po' troppo spinto su note surmature (e inoltre, il sentore di formaggio erborinato che è venuto fuori dopo un po', non è che ci stava proprio a pennello in quell'insieme...). C'è da dire che Macallan, al palato, si è rivelato meno blando rispetto a Tomintoul ed in fondo si è fatto bere... però, insomma... boh... :roll:

-Laddie: qui vado invece un po' in controtendenza sul discorso Sauternes, perchè secondo me l'influenza non era così marcante (ho sentito di molto "peggio" in tal senso). Detto questo, il whisky in questione non mi è parso funzionare proprio a livello di materia base: piatto, senza direzione, inchiodato su poche e monocordi note come uno che ti guarda senza cambiare mai espressione. Ho avuto la sensazione che già il lotto di botti di partenza non fosse esaltante e che abbiano tentato di sistemare la situazione con il finishing, senza peraltro riuscirvi. Sia come sia, bocciato senza appello.

Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)
da arpadanese mar ott 03, 2017 12:42 am
Direi che il mio resoconto non si discosta molto da quanto già detto nei post precedenti (aggiungo delle faccine come mi ha insegnato Bob):

- Glendronach che già avevo avuto modo di apprezzare è un ottimo whisky, intenso e ricco, dal notevole rapporto qualità/prezzo.....una volta :aa:
- Bruichladdich è stata la delusione della giornata....non mi ha detto nulla....piatto e monocorde, l'influenza del Sauternes l'ho percepita appena :?
- Tomintoul ottimo al naso.....ricco di sfumature e di aromi.....al palato non pervenuto, finale inesistente.....certo che avere un distillato con 33 anni di invecchiamento e poi imbottigliarlo a 40%....peccato mortale :cry: :roll: :arg:
- Macallan naso decisamente notevole, ricchissimo ed intenso, si è fatto apprezzare lungamente, ad ogni snasata offriva qualcosa di diverso, anche note sporche non particolarmente piacevoli ma comunque intriganti....palato piacevole ma non all'altezza del naso, probabilmente la bottiglia ha risentito dell'incidere del tempo, succede con bottiglie così datate....comunque soddisfatto anche se ho preferito il 12 anni dello scorso anno ;) :up:

Va detto che con il Tasting Facile siamo abituati moooolto bene e le aspettative sono sempre molto alte, ma non è semplice raggiungere o mantenere i livelli di eccellenza degli imbottigliamenti passati: io mi reputo soddisfatto perchè non accade spesso (quasi mai) di poter ragionare e discutere su di un Macallan del 1971 o su un distillato del 1967.....sono già pronto per il prossimo anno.... :cheers:

Si è sapienti quando si beve bene: chi non sa bere, non sa nulla. (Nicolas Boileau 1636-1711)

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da Cookie_Monster mar ott 03, 2017 1:51 am
Avete praticamente già detto tutto voi, e mi trovo assolutamente d'accordo.

Glendronach forse il migliore, a posteriori probabilmente da tenere per ultimo in quanto tendeva a "saturare" un po' troppo il palato. Non che sia un difetto, anzi, ma avendo dopo cose più delicate e vecchiotte, forse ha inciso. Più secco di altri sherry decisamente piacioni, sto rivalutando questo tipo di botte, anche se ancora non sono convinto del tutto.

Bruichladdich: ribattezzato con tante risate assieme a Bob come il primo whisky al sapone di Marsiglia. Davvero, al naso era ogni volta una nota saponata, e in bocca diceva davvero poco. Non un Bruichladdich, ma io coi finishing ho qualche problemino.

Tomintoul: 33 anni, 40 gradi quando è stato imbottigliato oramai 17 anni fa. A sentire alcuni dei presenti probabilmente aveva perso qualche grado. Buonissimo davvero al naso, da stare lì le ore. Si è poi smontato al palato: buonino, per la miseria, ma svaniva dopo pochi secondi. Finale inesistente.

Macallan: discorso simile al Tomintoul. Vero che si trattava comunque del primo "vecchio Macallan" da me assaggiato: al naso prometteva tantissimo, il presidente diceva "sovramaturo", a me sembrava quasi quel fermentato un po' dolciastro e decomposto, passatemelo, da pattumiera. Che poi io con gli aromi strani ci vado a braccetto. In bocca tendeva anche lui a disfarsi. Peccato.

Forse siamo arrivati noi troppo carichi di aspettative, o forse questo tasting non era un granché, ma come dice arpadanese possiamo permetterci di discutere di distillati belli vecchi, e non è cosa da tutti i giorni! Sicuramente è valsa l'esperienza!

Grazie ancora Bisco per i barattoli di whisky e Villa Zarri: devo ancora giustificare a mia madre il fatto che torni più carico di roba rispetto a quando esco di casa, ma ci sto lavorando. Ho già capito che devo approfondire pure il discorso Cognac/Armagnac! Ammetti dai che quel Bally era bello interessante, dopotutto :o.O:

Grazie Tobacco per il campioncino di quel nuovo carburante al nitrometano di cui mi avevi accennato, presto finirà nel serbato..degustato :ok:

«Non dare confidenza a Cookie, voci narrano che sia geneticamente mutato per sviluppare un'insana passione per i distillati di canna da zucchero»
da Biscolino mar ott 03, 2017 12:32 pm
Cookie_Monster ha scritto:devo ancora giustificare a mia madre il fatto che torni più carico di roba rispetto a quando esco di casa, ma ci sto lavorando.

E tu esci di casa con le bottiglie vuote e rientra con quelle piene, così non si nota. Vuoi che faccia caso se sono piene o vuote quando ti vede passare???

Cookie_Monster ha scritto: Ho già capito che devo approfondire pure il discorso Cognac/Armagnac! Ammetti dai che quel Bally era bello interessante, dopotutto :o.O:

Allora, punto primo: il Bally non solo era interessante, ma ora so che cosa andare a comprare la prossima volta che mi capita l'occasione! Quello sì che mi è piaciuto!!! Mica quel copertone bruciato alla diossina dell'altro bicchiere....

Mentre sui francesi dammi retta: non aprire quella porta...... Il Villa Zarri ok, chiudiamo un occhio visto che è italiano, che è fatto in maniera artigianale e che surclassa parecchi Cognac che trovi in giro, ma se apri pure la porta su quel regno sei finito. Io ero da quelle parti prima di approdare al whisky e di roba buona se ne trova parecchia. Io me ne tengo giusto una bottiglia aperta a casa e una di scorta (mai farsi trovare impreparati da una bottiglia vuota!), ma ho cercato di mollare prima di dover vendere moglie e cane (e uno dei due mi dispiacerebbe,,,,, :mrgreen: )

Vuoi un modo per resistere? Pensa il disciplinare è meno stringente e che parecchi li addizionano o manipolano, quindi di fronte ad una bottiglia non sai mai quanto sia merito della Maison e quanto sia "costruito".

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da Lorenzo_P mar ott 03, 2017 3:41 pm
arpadanese ha scritto:Va detto che con il Tasting Facile siamo abituati moooolto bene e le aspettative sono sempre molto alte, ma non è semplice raggiungere o mantenere i livelli di eccellenza degli imbottigliamenti passati: io mi reputo soddisfatto perchè non accade spesso (quasi mai) di poter ragionare e discutere su di un Macallan del 1971 o su un distillato del 1967.....sono già pronto per il prossimo anno.... :cheers:


Vererrimo. :slainte: