Informaci di ogni incontro, corso, degustazione, cena, festival a tema whisky o mandaci una recensione di eventi a cui hai partecipato.
da Tobacco sab mar 24, 2018 11:04 am
buggidio ha scritto:Treno in orario?
Sì per ora

[...]
An old shirt that is stained with blood and whisk(e)y
And goodnight to the street sweepers
The night watchman flame keepers and goodnight to Matilda too

Tom Waits - Tom Traubert's Blues

:slainte: S L A I N T E :slainte:

Immagine
da Andrea B. sab mar 24, 2018 9:07 pm
Cari tutti
Volevo ringraziarvi per la bellissima giornata trascorsa assieme, per l'opportunità concessami di assaggiare malti così particolari e
per la piacevolissima compagnia.
Come se il già nutrito e raffinato menu irlandese non fosse sufficiente, sono saltati fuori a sorpresa anche un Bushmills 10 e un Craigellachie 10....
Grande giornata!
da CaskStrength dom mar 25, 2018 3:39 pm
Ma che bella giornata in compagnia che abbiamo trascorso! Tutto è filato liscio, dal clima (che ci ha permesso una bella passeggiata in centro a Verona), all'ospitalità (con un locale azzeccato, dall'atmosfera semplice e conviviale), alla combriccola ormai affiatata (e con l'ottimo inserimento delle nuove leve). Evento riuscito in pieno, quindi... :ok:

Per quanto concerne i whiskEy, sono un po' di parte con gli Irish, ma secondo me hanno tutti ampiamente superato l'esame, dallo storico Jameson pre '70 (mentolatissimo e continuamente cangiante) al solido Redbreast 15 (inaspettatamente non tanto un'evoluzione del 12 ma con una sua personalità e un carattere più "serioso"), allo spiazzante Blackadder (particolarissimo, dritto, spirit driven, zeppo di sensazioni da "botanicals", obbligatoriamente da risentire a casa con tempo adeguato), al buonissimo County Louth di V&M (per me il vincitore di giornata, adoro questo whiskey), all'altrettanto sorprendente Cooley torbato di Cadenhead (appena un gradino sotto il V&M ma buonissimo, con una torbatura ammiccante alla Scozia, da carne affumicata). Insomma, io (ma anche gli altri, mi pare di aver capito) ho bevuto veramente con soddisfazione e sono stato contento di poter confermare che anche con gli Irish è possibile metter su una degustazione che accontenti i nostri palati ormai (troppo?) pretenziosi... ;)

Infine, alcuni ringraziamenti... a Bob per l'organizzazione, a Davide AS per aver contribuito alla causa, a Gabriele per il vecchio Bushmills, ad Arpa per le ottime brioches che hanno allietato il viaggio in treno, a Zandet per l'immancabile accompagnamento alcolico alla predetta colazione... ed a tutti per la compagnia. :slainte: :slainte: :slainte:

Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)
da Lorenzo_P dom mar 25, 2018 4:24 pm
CaskStrength ha scritto:Ma che bella giornata in compagnia che abbiamo trascorso! Tutto è filato liscio, dal clima (che ci ha permesso una bella passeggiata in centro a Verona), all'ospitalità (con un locale azzeccato, dall'atmosfera semplice e conviviale), alla combriccola ormai affiatata (e con l'ottimo inserimento delle nuove leve). Evento riuscito in pieno, quindi... :ok:

Per quanto concerne i whiskEy, sono un po' di parte con gli Irish, ma secondo me hanno tutti ampiamente superato l'esame, dallo storico Jameson pre '70 (mentolatissimo e continuamente cangiante) al solido Redbreast 15 (inaspettatamente non tanto un'evoluzione del 12 ma con una sua personalità e un carattere più "serioso"), allo spiazzante Blackadder (particolarissimo, dritto, spirit driven, zeppo di sensazioni da "botanicals", obbligatoriamente da risentire a casa con tempo adeguato), al buonissimo County Louth di V&M (per me il vincitore di giornata, adoro questo whiskey), all'altrettanto sorprendente Cooley torbato di Cadenhead (appena un gradino sotto il V&M ma buonissimo, con una torbatura ammiccante alla Scozia, da carne affumicata). Insomma, io (ma anche gli altri, mi pare di aver capito) ho bevuto veramente con soddisfazione e sono stato contento di poter confermare che anche con gli Irish è possibile metter su una degustazione che accontenti i nostri palati ormai (troppo?) pretenziosi... ;)

Infine, alcuni ringraziamenti... a Bob per l'organizzazione, a Davide AS per aver contribuito alla causa, a Gabriele per il vecchio Bushmills, ad Arpa per le ottime brioches che hanno allietato il viaggio in treno, a Zandet per l'immancabile accompagnamento alcolico alla predetta colazione... ed a tutti per la compagnia. :slainte: :slainte: :slainte:


Tutto vero. Il County Loath era pericolosissimo per facilità di bevitura, a me è piaciuto tanto anche il Cooley di Cadenhead.

Per il Blackadder ho finalmente rammentato il descrittore chem-driven che ieri non mi veniva: nitrocellulosa :lollol: . Jameson assai diverso dall'attuale e mentolato quasi balsamico.

Il Redbreast 15 non saprei se definirmi deluso o sorpreso.. speravo in qualcosa di più greve dei corrispettivi 12 e invece sembra come che partano da altre botti per farlo, l'ho sentito meno "spesso" al contempo assai più facile da bere, ma nel complesso meno "meditativo" del 12 e del 12 CS e meno speziato. Inaspettato, non che sia una cosa negativa, ma da 3 anni extra in botte con 6° in più del 12 base, pensavo a qualcosa di più intenso.

E ancora grazie ad Simone e a Massimo per la colazione ferroviaria xD.

da zandet dom mar 25, 2018 4:57 pm
No perché, i paninetti con la soppressa da mangiare a multipli di due non li vogliamo citare :lollol:
Un grazie a Bob per l'ospitalità, la gita e la bella giornata :slainte:
Whiskey con la E una sorpresa, non lu conoscevo se non superficialmente
Per me il vincitore morale è stato il Jameson degli anni 70, non perché fosse più buono del County Louth o del Cooley, ma perché in grado di dare emozioni e animare discussioni anche se si trattava di un "banale" imbottigliamento base di 40 anni fa...

Alla prossima

Immagine
da angelshare dom mar 25, 2018 5:23 pm
Penso che nessuno di quelli con cui ho parlato preferisca il RB15 al 12. Voi confermate le stesse cose. Una delle varie volte che il numerello sulla bottiglia non è tutto.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da Gotan dom mar 25, 2018 6:16 pm
Anche ieri ottima giornata in comapagni degli amici, un bevenuto ai nuovi arrivati. Purtroppo nessuno di noi ha portato il dram infernale di rito, nessun Loch Dhu e nessun Kraken. Bisognerà porre rimedio al prossimo giro!
Divertente la gita a Verona, il fatto di muoversi in gruppo ha ricreato l'effetto gita scolastica, grazie ai più previdenti Arpadanese e Zandet che hanno rifornito il gruppo di gustose brioches e cereali per la colazione dei campioni.
Piacevole passaeggiata per la città e poi tutti a pranzo, ottima l'accoglienza del proprietario del locale (grazie Bob, ottima scelta) con panini, bruschette, e abbondanti teglie di pasta.
Capitolo whisky: County Louth ed il Cadenhead apprezzatissimi. Il primo con la sua nota di carta stampata fresca ed una bevibilità eccezionale, alla faccia dei 52 gradi, ha mostrato una buona complessità e sfumature aromatiche. Il Cadenhead mi è piaciuto un sacco per la sua nota carnosa, integrata con una torba non predominante e diversa da tutte quelle sentite fino ad oggi, anche in questo caso con una facilità di bevuta non indifferente.
Blackadder oggettivamente sorprendente, è la prima volta che vedo una bottiglia piena di riferimenti, incluso il mese di imbottigliamento ma non quello di distillazione. Giovanissimo, avrà avuto secondo 5 anni, 6 ad esagerare. Un whisky che non ha brillato per maturità, come prevedibile, ma ha mostrato un inaspettato aroma che molti hanno associato al gin. A me ha fatto pensare ad una passeggiata in pineta. Non cattivo nè sgradevole da bere, nonostante i 60 gradi abbondanti, ma un pò distante dagli aromi che ci si aspetta in un whisky.
Redbreast: qui faccio ammenda, non ho mai bevuto il 12 a 40% ma solo il cask strenght, una sola volta, quindi il confronto è impossibile. L'ho trovato molto piacevole al naso, con l'avvertibile aroma del "pot still" irlandese che ricordavo di avere sentito nel Green Spot. E' un whisky equlibrato che mi ha dato la sensazione, soprattutto al palato, di non prendere una direzione precisa, è gradevole anche se la paletta aromatica sembra un pò limitata.
Premio sorpresa e vincitore morale il Jameson anni 70, per la stessa ragione indicata da Zandet, ho adorato quel lato mentolato ma soprattuto la nota di amaretto / pasta di mandorle inziale, con un'evoluzione - soprattuto al naso - a mio avviso davvero piacevole.
Fuori concorso il vecchio Bushmill 10 (grazie a chi lo ha portato) che ha mostrato una sfaccettura ancora diversa del whisky Irlandese. Avrebbe richiesto un pò di tempo ed attenzione in più, ha dato comunque prova di una discreta corposità pur con il 40% e una piacevole speziatura, anche in questo caso davvero nulla a che vedere con il moderno.
A mio avviso un altro incontro riuscitissimo, forse non molto didattica come degustazione Irish ma pazienza, sarà per la prossima volta :lollol:
Informazione di servizio per Davide: ho preso io i sample per te, contattami con mp che ci accordiamo per la consegna.
Ah, dimenticavo, un gentile forumista mi ha fatto dono di ben 3 Talisker 18, grazie :lol:
Allegati
(2.27 MiB) Mai scaricato
(2.87 MiB) Mai scaricato
(3.04 MiB) Mai scaricato

Accumula oggi e non pentirti domani!
Immagine
da buggidio dom mar 25, 2018 8:25 pm
Bella tappa veronese del whiskyforum. Non saprei cosa aggiungere ai vostri dettagli sulle bottiglie, tutte buone. Così come la compagnia. Un bravo a Bob per l’organizzazione, l’ospitalità veronese si è vista decisamente.
Ora avanti con la prossima.