Facci sapere cosa hai degustato o se sei d'accordo con le note degli altri amici del forum
da I love Laphroaig mer ott 23, 2013 12:08 pm
Ecco una sintesi delle informazioni che ho raccolto Oltralpe. Ve le giro così come le ho ricevute non avendo modo di verificarle, la fonte è decisamente affidabile.

Primo Michel Couvreur è sempre stato un uomo del mistero, e questo ha sicuramente contribuito a creare interesse verso i suoi prodotti. Non si è mai concesso alla stampa, di carattere non proprio facile, ha avuto successo perché nel consumatore medio si è erroneamente capito che il suo distillato era prodotto in Francia cosa ovviamente falsa. Tra gli appassionati non ha mai convinto sino in fondo perché ha sempre tenuto tutto segreto: non si conosce la distilleria di origine, non si conosce il luogo maturazione e spesso neanche l'età. Perché quindi pagare tutti questi soldi?
Una delle sue poche dichiarazioni che si ricordi è quella che per lui la botte conti oltre il 90% nel profilo aromatico di un whisky (è come dire che Laphroaig e Auchentoshan differiscono solo per il tipo di botte in cui sono maturati ...), cosa che non ha incrementato la sua popolarità tra gli esperti.
A parte la notizia della sua scomparsa non è mai comparso su WhiskyMagazine francese.
Le notizie "non ufficiali" raccontano che:
- Il new make spirit era prodotto prevalentemente in due distillerie Braeval e Ben Nevis.
- Gli spiriti venivano distillati con tante code, per fare in modo che il livello finale era attorno al 60% di alcol, quindi non c'era bisogno di tagliare con l'acqua prima di mettere in botte.
- Le botti erano accuratamente selezionate. Solo first fill e (così traduco) venivano sempre lasciato un po' del vino o dello sherry precedentemente contenuto.
- Ci sono in Francia due diverse cantine di maturazione, una secca e una molto umida. A seconda della versione, le botti potevano essere maturate nell'uno nell'altro o cambiare ogni tanto posizione.
- La confusione sul dove il tutto è maturato è grande. All'inizio acquistava barili maturati in Scozia, poi ha iniziato a maturare in Francia ma siccome la legislazione per le etichette non era così rigida ci ha giocato sopra non poco.
- Sono stati fatti invecchiare non più di 500 botti, le più vecchie hanno difficilmente superato i 10 anni.
- In Francia ancora oggi capita che clienti entrino in un whisky shop per chiedere del whisky Couvreur, sintomi di un attaccamento al brand, e questo stupisce i commercianti per primi.
- Quando poi ho detto che lo si trova anche in Italia, la risposta è stata eh oui ?!?
Insomma un personaggio dibattuto che ha saputo costruire un suo stile e una sua immagine.

Claudio Riva 8-)
I love Laphroaig, www.laphroaig.it
WhiskyClub Italia, www.whiskyclub.it
da angelshare mer ott 23, 2013 12:11 pm
non e' che invece che eh oi il tuo informatore abbia detto "minchia"? :aa:

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da marco77 mer ott 23, 2013 12:41 pm
angelshare ha scritto:non e' che invece che eh oi il tuo informatore abbia detto "minchia"? :aa:

:up:

Let’s keep it fun; whisky’s no serious matters (unless you have to make a living out of it, or if you down way too much of it). Serge Valentin
da angus67 mer ott 23, 2013 1:51 pm
angelshare ha scritto:non e' che invece che eh oi il tuo informatore abbia detto "minchia"? :aa:


:hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha:

So join me for a drink, boys,we gonna make a big noise
So don’t worry ’bout tomorrow,take it today
Forget about the cheque,we’ll get hell to pay


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da angus67 mer ott 23, 2013 1:53 pm
Grazie Claudio per le informazioni riportate.
Mi aveva sempre incuriosito negli anni senza capirci molto o trovare informazioni !!

So join me for a drink, boys,we gonna make a big noise
So don’t worry ’bout tomorrow,take it today
Forget about the cheque,we’ll get hell to pay


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da donnied1984 lun ott 28, 2013 12:51 pm
Io ho avuto il primo incontro ravvicinato con un Couvreur sabato scorso. Ho trovato un Clearach (che dovrebbe essere un ex sherry molto giovane) in un bar e l'ho provato trovandolo molto buono. Diverso dai soliti single malt e particolarmente rotondo per essere un 3-4 anni. A questo punto sono curioso di provare altri imbottigliamenti.
da vinoegola mar ott 29, 2013 12:03 pm
donnied1984 ha scritto:Io ho avuto il primo incontro ravvicinato con un Couvreur sabato scorso. Ho trovato un Clearach (che dovrebbe essere un ex sherry molto giovane) in un bar e l'ho provato trovandolo molto buono. Diverso dai soliti single malt e particolarmente rotondo per essere un 3-4 anni. A questo punto sono curioso di provare altri imbottigliamenti.


E il distillato piu giovane di tutti. La caratteristica di monsieur Couvreur e proprio la morbidezza. Ripeto quando sali a certi malti diventa impressionate comunque

Emanuele

Vinoegola
Selezione, consulenza e vendita vini e distillati
da vinoegola mar ott 29, 2013 12:06 pm
I love Laphroaig ha scritto:Ecco una sintesi delle informazioni che ho raccolto Oltralpe. Ve le giro così come le ho ricevute non avendo modo di verificarle, la fonte è decisamente affidabile.

Primo Michel Couvreur è sempre stato un uomo del mistero, e questo ha sicuramente contribuito a creare interesse verso i suoi prodotti. Non si è mai concesso alla stampa, di carattere non proprio facile, ha avuto successo perché nel consumatore medio si è erroneamente capito che il suo distillato era prodotto in Francia cosa ovviamente falsa. Tra gli appassionati non ha mai convinto sino in fondo perché ha sempre tenuto tutto segreto: non si conosce la distilleria di origine, non si conosce il luogo maturazione e spesso neanche l'età. Perché quindi pagare tutti questi soldi?
Una delle sue poche dichiarazioni che si ricordi è quella che per lui la botte conti oltre il 90% nel profilo aromatico di un whisky (è come dire che Laphroaig e Auchentoshan differiscono solo per il tipo di botte in cui sono maturati ...), cosa che non ha incrementato la sua popolarità tra gli esperti.
A parte la notizia della sua scomparsa non è mai comparso su WhiskyMagazine francese.
Le notizie "non ufficiali" raccontano che:
- Il new make spirit era prodotto prevalentemente in due distillerie Braeval e Ben Nevis.
- Gli spiriti venivano distillati con tante code, per fare in modo che il livello finale era attorno al 60% di alcol, quindi non c'era bisogno di tagliare con l'acqua prima di mettere in botte.
- Le botti erano accuratamente selezionate. Solo first fill e (così traduco) venivano sempre lasciato un po' del vino o dello sherry precedentemente contenuto.
- Ci sono in Francia due diverse cantine di maturazione, una secca e una molto umida. A seconda della versione, le botti potevano essere maturate nell'uno nell'altro o cambiare ogni tanto posizione.
- La confusione sul dove il tutto è maturato è grande. All'inizio acquistava barili maturati in Scozia, poi ha iniziato a maturare in Francia ma siccome la legislazione per le etichette non era così rigida ci ha giocato sopra non poco.
- Sono stati fatti invecchiare non più di 500 botti, le più vecchie hanno difficilmente superato i 10 anni.
- In Francia ancora oggi capita che clienti entrino in un whisky shop per chiedere del whisky Couvreur, sintomi di un attaccamento al brand, e questo stupisce i commercianti per primi.
- Quando poi ho detto che lo si trova anche in Italia, la risposta è stata eh oui ?!?
Insomma un personaggio dibattuto che ha saputo costruire un suo stile e una sua immagine.


Quello della maturazione sapevo del casino Francia Scozia, come del fatto che usa le acque Scozzesi per il taglio. Lo ritengo un modo comunque diverso di vedere il whisky e quindi di degustarlo.

Emanuele

Vinoegola
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