da 777
dom nov 03, 2013 4:38 pm
naso:
Corda di spago asciutta, scorzetta di limone, fievolissima torba,tracce di senape, comunque abbastanza chiuso.
Con un cucchiaino di acqua si apre su note citriche via via più mature, partendo dal lime acidulo fino a succo di limone ben dolce.
palato: l'attacco è dolce e asprigno, molto "limonoso". Il corpo è molto morbido,rotondissimo, l'alcool è molto ben integrato.
finale: medio-corto, molto limone, olive verdi in salamoia, leggerissima nota salmastra, tutto comunque in un contesto di gradevole freschezza.
Ultimamente sto traendo molte soddisfazioni dai Laphroaig provenienti da imbottigliatori indipendenti, e questo è forse quello che mi convince meno.
Il fatto è che è un Laphroaig molto lontano da quelli duri e puri molto medicinali e torbati tipo quello di Provenance bevuto ultimamente.
Questo è un "morbidone", fresco e vivace.
Tuttavia non mi sento di stroncarlo: in fondo non esprime niente di "adulterato" o di pasticciato....è un Laphroaig strano ma conserva bene o male l'impronta madre.
Io credo pur non avendone nessuna notizia, trattasi di un Laphroaig "unpeated" stile Blasda o Caol Ila Unpeated, dove la torba è una vaghissima presenza.
Oppure è stato invecchiato (13 anni) in una botte particolarmente attiva che si è divorata la torba....non so.
Per me è perfetto per aperitivo o come whisky estivo (limone,olive, spago e molta freschezza).
Molte volte di un Islay si evoca l'immagine di un barbecue sulla spiaggia scozzese, qui chiamerei in causa un aperitivo con stuzzichini su una spiaggia....della costiera amalfitana
Non mi fa impazzire ma lo trovo fresco, beverino e gradevole.
La sufficienza è certa. Oltre non si può andare.
Corda di spago asciutta, scorzetta di limone, fievolissima torba,tracce di senape, comunque abbastanza chiuso.
Con un cucchiaino di acqua si apre su note citriche via via più mature, partendo dal lime acidulo fino a succo di limone ben dolce.
palato: l'attacco è dolce e asprigno, molto "limonoso". Il corpo è molto morbido,rotondissimo, l'alcool è molto ben integrato.
finale: medio-corto, molto limone, olive verdi in salamoia, leggerissima nota salmastra, tutto comunque in un contesto di gradevole freschezza.
Ultimamente sto traendo molte soddisfazioni dai Laphroaig provenienti da imbottigliatori indipendenti, e questo è forse quello che mi convince meno.
Il fatto è che è un Laphroaig molto lontano da quelli duri e puri molto medicinali e torbati tipo quello di Provenance bevuto ultimamente.
Questo è un "morbidone", fresco e vivace.
Tuttavia non mi sento di stroncarlo: in fondo non esprime niente di "adulterato" o di pasticciato....è un Laphroaig strano ma conserva bene o male l'impronta madre.
Io credo pur non avendone nessuna notizia, trattasi di un Laphroaig "unpeated" stile Blasda o Caol Ila Unpeated, dove la torba è una vaghissima presenza.
Oppure è stato invecchiato (13 anni) in una botte particolarmente attiva che si è divorata la torba....non so.
Per me è perfetto per aperitivo o come whisky estivo (limone,olive, spago e molta freschezza).
Molte volte di un Islay si evoca l'immagine di un barbecue sulla spiaggia scozzese, qui chiamerei in causa un aperitivo con stuzzichini su una spiaggia....della costiera amalfitana

Non mi fa impazzire ma lo trovo fresco, beverino e gradevole.
La sufficienza è certa. Oltre non si può andare.