Facci sapere cosa hai degustato o se sei d'accordo con le note degli altri amici del forum
da LeCarovaniere ven mar 25, 2011 4:08 pm
Salve
Bevuto l'altra sera in degustazione ad Arezzo con Franco Gasparri.
Malgrado i whisky di lungo invecchiamento abbiano il suo fascino io continuo ad avere una particolare predilizione per i malti che vanno da 12 ai 18 anni circa.
Ovviamente se mi capita di bere un 25/30 e + ne sono contento, ma niente mi intriga come andare alla ricerca di grandi whisky che rientranno nella fascia più giovane.
Veniamo a questo :
Ormai ogni anno la distilleria fà uscire questa speciale selezione "millesimata" da 12 anni. Visto che il rilascio standard della Lagavilin è il 16 anni ai più "distratti" i soldi spesi per questa bottiglia sembrano troppi.
Comunque, ora è nel bicchere davanti a me:
Quello che mi colpisce per primo mentre lo avvicino al naso è il suo pungente aroma di limone, per un attimo mi sembra addirittura che "buchi" l'aroma di torba. Gomma bruciata, petrolio, Frutta fresca, zenzero, Malto.
Sono le 15 circa è questo "Last drop" è nel bicchiere dalle 22 di ieri sera (esercizio che ripeto spesso con un nuovo prodotto). Malgrado tutto queste ore trascorse il colore è appena velato, ma l'aroma è completamente privo di difetti.
Il sapore acre e pungente perfettamente bilanciato con il dolce del malto non ha subito particolari "cadute del tempo" è ancora buono e piacevole, anche se non "fresco" come ieri sera.

Un gran bel malto torbato, forse una delle poche occasioni di assaggiare grandi whisky torbati ancora giovani. Del resto la Lagavulin non vende più agli imbottigliatori e altre distillerie del gruppo Diageo credo che seguiranno l'esempio.
Ma finchè decidono di selezionare e mettere loro sul mercato certi prodotti per me va ancora bene.

da angelshare ven mar 25, 2011 5:18 pm
LeCarovaniere ha scritto:io continuo ad avere una particolare predilizione per i malti che vanno da 12 ai 18 anni circa.

Laga Rubacuori

Scherzi a parte, Matteo dice sempre che i torbati vanno bevuti giovani perche' mantengono più freschezza. E in effetti avendo provato, ad esempio, diversi Caol Ila tra 8 e 10 si apprezzano queste note meno "pesanti" rispetto ai piu' anziani e mantengono molte proprieta' che legno e tempo tendono a coprire o appiattire.
Trovo invece che Highland Park, che usa legni diversi, dia il meglio dal 18 in su.
Ma siccome va a gusti e non e' una regola continuiamo a berci di tutto.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da I love Laphroaig ven mar 25, 2011 5:56 pm
Io la metterei così ...
I torbati intensi di Islay (ardbeg, laph, laga ed altre espressioni sporadiche): 8-15 anni, poi quelli buoni diventano rari e irriconoscibili.
I torbati medi (bowmore ed altre espressioni): 15-20 anni.
I non torbati di Islay: 12-18 anni.
I torbati di altre isole: 12-18 anni.
Ma come tutte le schematizzazioni sono più le eccezioni che le conferme...

:||

(icona malinconica e blu visto il tema della serata di oggi...)

Claudio Riva 8-)
I love Laphroaig, www.laphroaig.it
WhiskyClub Italia, www.whiskyclub.it
da LeCarovaniere lun mar 28, 2011 1:06 pm
Questo meriterebbe una discussione a se :

Parlando tranquillamente a cena con Franco Gasparri (cerco sempre di trattenermi nel fare domande durante i momenti di "relax" in quanto ho sempre il timore che parlare di lavoro sempre non a tutti faccia piacere) ho avuto l'impressione che il gruppo Diageo, con le sue (molte) distillerie, voglia in futuro sempre di più "conquistare" il mercato dei single cask, edizioni limitate, ecc....

Niente da dire, anzi ne sono felice tutto sommato, chi meglio di loro ha tutti gli strumenti in mano per far uscire delle bottiglie eccezionali.
Un richiesta/suggerimento/supplica :
Visto che sono i diretti proprietari e non ci sono altri "passaggi" tra il produttore ed il consumatore, magari una leggera "limatina" ai prezzi ci farebbe tutti ancora più felici.

da marco77 lun mar 28, 2011 1:12 pm
LeCarovaniere ha scritto:Visto che sono i diretti proprietari e non ci sono altri "passaggi" tra il produttore ed il consumatore, magari una leggera "limatina" ai prezzi ci farebbe tutti ancora più felici.

:clap: :clap:

P.S. So che il prezzo di un prodotto dipende da molti fattori, ma la "catena corta" in teoria dovrebbe favorire l'utente finale.
Poi, dalla teoria alla pratica....

Let’s keep it fun; whisky’s no serious matters (unless you have to make a living out of it, or if you down way too much of it). Serge Valentin
da Hal9000 lun mar 28, 2011 4:43 pm
LeCarovaniere ha scritto:Questo meriterebbe una discussione a se :

Parlando tranquillamente a cena con Franco Gasparri (cerco sempre di trattenermi nel fare domande durante i momenti di "relax" in quanto ho sempre il timore che parlare di lavoro sempre non a tutti faccia piacere) ho avuto l'impressione che il gruppo Diageo, con le sue (molte) distillerie, voglia in futuro sempre di più "conquistare" il mercato dei single cask, edizioni limitate, ecc....

Niente da dire, anzi ne sono felice tutto sommato, chi meglio di loro ha tutti gli strumenti in mano per far uscire delle bottiglie eccezionali.
Un richiesta/suggerimento/supplica :
Visto che sono i diretti proprietari e non ci sono altri "passaggi" tra il produttore ed il consumatore, magari una leggera "limatina" ai prezzi ci farebbe tutti ancora più felici.


Una leggera "limatina" ai prezzi dei single cask ufficiali della Diageo non sarebbe sufficiente, dato che questi prezzi non sono elevati ma semplicemente assurdi (vedi la serie Manager's Choice, ad esempio).

Luca

Luca
cron