da Tobacco
sab gen 02, 2016 5:32 pm
Complici le feste in questo periodo ho avuto (finalmente) modo di mettermi tranquillo al tavolo a fare qualche assaggio dei vari whisky in bottiglie e sample che ho qui a casa (leggasi "non avevo nulla di meglio da fare se non alcolizzarmi").
Al famoso “ring of malt” pre-natalizio (leggasi “apertura gabbie etilisti cronici” A.G.E.C) ho messo le mani su alcuni sample, due dei quali sono i soggetti di questa mia piccola degustazione.
I malti presi in considerazione e affiancati sono:
- Glenfarclas 105 (OB, Cask Strength, 60%)
- GlenDronach Cask Strength (batch 1, 54,1%)
Glenfarclas 105 (OB, Cask Strength, 60%)
2 gennaio 2016, dopo pranzo, bicchiere Glencairn
60%
Colore:
Ambrato.
Naso:
Una nota di solvente pervade le narici e l’alcol al naso non è così impattante come ci si aspetterebbe da un 60%.
Poi arrivano le note di ciliegie sotto spirito, fragole e pesche il tutto avvolto dalle spezie.
Profilo secco e una leggera nota balsamica. Il solvente poi si mischia con i chiodi di garofano e con una leggere dolcezza che fa da contraltare con il secco. Marzapane e cuoio.
Con Acqua: incredibile, sento una nota di vaniglia e di caramello, tipo bourbon, sarà suggestione?
Emergono note tipo chinotto e bergamotto, non intense ma si sentono. il solvente permane e riempie le narici. Diventa ancora più fresco, floreale e meno chiuso.
Palato:
Profilo secco ma non eccessivamente astringente. L’alcol si sente ma si lascia bere tranquillamente. Sento legno imbevuto e cuoio con una nota di tabacco da pipa tipo il vecchio “Clan”.
Poi c’è lo scoppio di ciliegie e un sacco di frutta rossa e spezie (su tutto il pepe). Verso la fine anche una nota di arancia amara ma magari è solo suggestione. Profilo caldo.
Anche una nota di mandorle fa capolino.
Con Acqua: Riemergono note di mandorle e di chiodi di garofano. Un filo agrumato e quasi “fumoso”. Resta comunque secco, si acuisce invece di limitarsi e dare sazio alla dolcezza.
Finale:
Lungo, tutto sul secco e un che di “vinoso”. Una nota tannica piacevole che accompagna il cuoio e le ciliegie.
Con acqua: secco, mandorle e spezie e sempre “vinoso”. Ciliegie sempre presenti.
GlenDronach Cask Strength (batch 1, 54,1%)
2 gennaio 2016,, dopo pranzo, bicchiere Glencairn
54,1%
Colore:
Ambrato
Naso:
Primo impatto: sento il cioccolato e la classica nota secca dello sherry. Anche qui piccola nota di solvente tipo in Glenfarclas 105 ma molto più tenue avvolta dal caffè.
Note fruttate di marmellata di albicocca emergono successive alle note di mandorle e cioccolato. Malto più caldo rispetto al 105, più da “camino invernale”.
Leggermente burroso con note di fichi secchi verso la fine.
Con acqua: esplodono le mandorle e le note di anice, poi erbe mediche e profumatissime (mi ricordano le Gocce imperiali della Certosa di Pavia, avete presente no? No? Zero eh? Peccato, dovete fidarvi!). Note di cardamomo?
Palato:
Si parte con una ventata di mandorle su un profilo secco ma piacevole, rotondo e caldo. Poi note di sherry e spezie avvolte dal cioccolato fondente. Sento anche una nota dolciastra di caramello e ancora ciliegie sotto spirito.
Con acqua: aumenta la dolcezza e stempera le mandorle. Appare una leggera nota di liquirizia che svanisce alla svelta.
Finale:
Finale lungo, tra note secche e dolci che variano dalle già citate mandorle al cioccolato (gianduia però, si sentono le nocciole).
Con acqua: più docile, più dolce e ancora più rotondo. Apre anche qui alla liquirizia ma in piccole dosi. Leggermente balsamico
Note finali:
Premetto che non sono un amante degli sherry monster (preferisco i bourbon cask o i refill sherry di pochi anni) ma queste sono certamente delle ottime espressioni anche se personalmente ho preferito il Dronach per quella nota più dolce rispetto al 105.
Al famoso “ring of malt” pre-natalizio (leggasi “apertura gabbie etilisti cronici” A.G.E.C) ho messo le mani su alcuni sample, due dei quali sono i soggetti di questa mia piccola degustazione.
I malti presi in considerazione e affiancati sono:
- Glenfarclas 105 (OB, Cask Strength, 60%)
- GlenDronach Cask Strength (batch 1, 54,1%)
Glenfarclas 105 (OB, Cask Strength, 60%)
2 gennaio 2016, dopo pranzo, bicchiere Glencairn
60%
Colore:
Ambrato.
Naso:
Una nota di solvente pervade le narici e l’alcol al naso non è così impattante come ci si aspetterebbe da un 60%.
Poi arrivano le note di ciliegie sotto spirito, fragole e pesche il tutto avvolto dalle spezie.
Profilo secco e una leggera nota balsamica. Il solvente poi si mischia con i chiodi di garofano e con una leggere dolcezza che fa da contraltare con il secco. Marzapane e cuoio.
Con Acqua: incredibile, sento una nota di vaniglia e di caramello, tipo bourbon, sarà suggestione?
Emergono note tipo chinotto e bergamotto, non intense ma si sentono. il solvente permane e riempie le narici. Diventa ancora più fresco, floreale e meno chiuso.
Palato:
Profilo secco ma non eccessivamente astringente. L’alcol si sente ma si lascia bere tranquillamente. Sento legno imbevuto e cuoio con una nota di tabacco da pipa tipo il vecchio “Clan”.
Poi c’è lo scoppio di ciliegie e un sacco di frutta rossa e spezie (su tutto il pepe). Verso la fine anche una nota di arancia amara ma magari è solo suggestione. Profilo caldo.
Anche una nota di mandorle fa capolino.
Con Acqua: Riemergono note di mandorle e di chiodi di garofano. Un filo agrumato e quasi “fumoso”. Resta comunque secco, si acuisce invece di limitarsi e dare sazio alla dolcezza.
Finale:
Lungo, tutto sul secco e un che di “vinoso”. Una nota tannica piacevole che accompagna il cuoio e le ciliegie.
Con acqua: secco, mandorle e spezie e sempre “vinoso”. Ciliegie sempre presenti.
GlenDronach Cask Strength (batch 1, 54,1%)
2 gennaio 2016,, dopo pranzo, bicchiere Glencairn
54,1%
Colore:
Ambrato
Naso:
Primo impatto: sento il cioccolato e la classica nota secca dello sherry. Anche qui piccola nota di solvente tipo in Glenfarclas 105 ma molto più tenue avvolta dal caffè.
Note fruttate di marmellata di albicocca emergono successive alle note di mandorle e cioccolato. Malto più caldo rispetto al 105, più da “camino invernale”.
Leggermente burroso con note di fichi secchi verso la fine.
Con acqua: esplodono le mandorle e le note di anice, poi erbe mediche e profumatissime (mi ricordano le Gocce imperiali della Certosa di Pavia, avete presente no? No? Zero eh? Peccato, dovete fidarvi!). Note di cardamomo?
Palato:
Si parte con una ventata di mandorle su un profilo secco ma piacevole, rotondo e caldo. Poi note di sherry e spezie avvolte dal cioccolato fondente. Sento anche una nota dolciastra di caramello e ancora ciliegie sotto spirito.
Con acqua: aumenta la dolcezza e stempera le mandorle. Appare una leggera nota di liquirizia che svanisce alla svelta.
Finale:
Finale lungo, tra note secche e dolci che variano dalle già citate mandorle al cioccolato (gianduia però, si sentono le nocciole).
Con acqua: più docile, più dolce e ancora più rotondo. Apre anche qui alla liquirizia ma in piccole dosi. Leggermente balsamico
Note finali:
Premetto che non sono un amante degli sherry monster (preferisco i bourbon cask o i refill sherry di pochi anni) ma queste sono certamente delle ottime espressioni anche se personalmente ho preferito il Dronach per quella nota più dolce rispetto al 105.