da Lorenzo_P
sab gen 02, 2016 6:45 pm
Per chi ha intravisto altri miei post in passato, ho deciso di provare a procurarmi una mini-botte di rovere e vedere che effetti potesse avere sul nostro beneamato distillato.
Dei miei amici già hanno fatto esperimenti simili in passato ma su amari, in particolare Braulio e dopo anche pochi mesi cambiava e parecchio (in meglio s'intende) ammorbidendosi, addolcendosi e diventando più cremoso. Tuttavia loro prediligevano le botti di Ciliegio, che si sposavano meglio col Braulio rispetto al rovere e lasciavano il liquore a maturare minimo 6 mesi; ora che le botticelle erano già state usate alcune volte sono passati ad almeno 1 anno di durata, ottenendo risultati simili ma anche una sensibile perdita di liquido (quasi il 40% di perdita).
Teoricamente avendo un minor tenore alcolico è necessario un periodo maggiore per ottenere dei risultati, cosa che si applica anche al whisky al contrario, dato che il tenore alcolico di un single malt anche entry level (40%), è molto maggiore di quello del Braulio.
Così alla cieca ho predestinato il Bowmore 8yo (espressione come sapete esclusiva per il nostro paese), di cui ho fatto incetta di bottiglie mentre era in offerta allo scopo sperimentale di cui sopra.
Questa è la colpevole (botte di rovere fresco di spacco). Io non ne so molto, ma va "iniziata" (anche per pulirla) con dell'acqua per 24h in modo che il legno assorba e chiuda eventuali falle, per poi passare direttamente ad invecchiare

Ho imbottato il Bowmore il 30 ottobre e lì è rimasto intonso fino alla fine dell'anno. il 31 Dicembre ho provveduto incuriosito alla prima degustazione; purtroppo non ne sono rimasto soddisfatto, ma andiamo per gradi:

Il Bowmore "8+60days" è a destra nella foto. Il colore (per quanto presumo questo sm sia colorato e filtrato a freddo anche se non è specificato sulla confezione) si è scurito leggermente.
Al naso le note legnose dello spillato sono molto piacevoli e molto più delicate dell'originale, con vaniglia, un vago sentore di resina di legno ed un filo di spezia quasi da noce moscata.
La torbosità/affumicatura è invece assente o quasi ed in generale è sensibilmente più ingentilito.
Il problema viene poi degustandolo: lo spillato sembra essersi in qualche modo "smontato"; la torba/affumicatura è quasi del tutto svanita e ritorna solo delicatamente nel finale, mentre all'imbocco e al palato risulta solo una leggera "acredine" da legno direi appena piallato a mano (non riesco a rendere l'idea ma è così
) con un po' di pungenza tipica Bowmore, ma molto ridotta rispetto all'espressione originale (che già di suo è molto poco "Bowmore" rispetto ad esempio al classico 12yo o all'Enigma).
Il corpo si è poi molto affievolito e direi che tutto ciò è colpa del tenore alcolico che dev'essere calato. Non sembra annacquato o smontato come fanno buona parte degli SM di 40° anche aggiungendo poca acqua, ma si è affievolito ed ha guadagnato solo un po' di speziatura che però ritorna in modo molto meno marcato di quanto non fosse al naso; l'unica differenza o stranezza in qualche modo è che mi sembra quasi di sentire qualche lontana nota di sherry, anche se non dovrebbe esserci in alcun modo essendo l'originale dichiaratamente ex-bourbon (e penso direi anche da botti non proprio di primo pelo), inoltre ha perso buona parte della "burrosità" dell'originale.
Cosa è successo? Penso di rispondermi da solo: probabilmente i 40° sono una "soglia minima" per un single malt, che va persa credo in poco tempo in una botte così piccola, e la cosa deve essersi amplificata dato che in fondo era un "first fill"; immaginavo l'interazione col legno anche per così poco tempo fosse notevole, ma non credevo fino a questo punto, ed è stato un errore mio non fare un sample dopo 30 giorni anzichè aspettare i 2 mesi.
E' quindi probabile che usando un sm al 40% avrei dovuto lasciarlo dentro per un periodo molto più breve, perché l'alcol deve essersi assorbito in misura molto maggiore di quanto non farebbe (tornando all'esempio dei miei amici) col Braulio, che per forza di cose ha più volume acquoso. Conseguentemente dovrei provare con qualche cask strenght, oppure avrei dovuto fare quello che volevo fare dall'inizio, cioè usarla come finitura.
Su un litro di Bowmore 8, spannometricamente ho perso circa 10/12 cl di volume, temo buona parte di essi fosse alcol; ho spillato tutto perché andare oltre penso avrebbe peggiorato solo le cose. Ora nella botticella c'è finito dello Sherry, che terrò più monitorato per evitare che mi diventi aceto spagnolo.. e d'ora in poi penso la minibotte la userò come sherry finish, magari per periodi molto brevi di tempo.
Se non mi va in aceto proverò di nuovo col Bowmore 8 o magari col Caol Ila 12.
p.s. inorridite ulteriormente, come sherry ho usato un vecchio Tio Pepe Fino dry d'antan (perché? Perché io non apprezzo il vino sui generis ma se proprio devo preferisco un bianco).
Aggiornerò il thread prossimamente, sherry permettendo
Dei miei amici già hanno fatto esperimenti simili in passato ma su amari, in particolare Braulio e dopo anche pochi mesi cambiava e parecchio (in meglio s'intende) ammorbidendosi, addolcendosi e diventando più cremoso. Tuttavia loro prediligevano le botti di Ciliegio, che si sposavano meglio col Braulio rispetto al rovere e lasciavano il liquore a maturare minimo 6 mesi; ora che le botticelle erano già state usate alcune volte sono passati ad almeno 1 anno di durata, ottenendo risultati simili ma anche una sensibile perdita di liquido (quasi il 40% di perdita).
Teoricamente avendo un minor tenore alcolico è necessario un periodo maggiore per ottenere dei risultati, cosa che si applica anche al whisky al contrario, dato che il tenore alcolico di un single malt anche entry level (40%), è molto maggiore di quello del Braulio.
Così alla cieca ho predestinato il Bowmore 8yo (espressione come sapete esclusiva per il nostro paese), di cui ho fatto incetta di bottiglie mentre era in offerta allo scopo sperimentale di cui sopra.
Questa è la colpevole (botte di rovere fresco di spacco). Io non ne so molto, ma va "iniziata" (anche per pulirla) con dell'acqua per 24h in modo che il legno assorba e chiuda eventuali falle, per poi passare direttamente ad invecchiare

Ho imbottato il Bowmore il 30 ottobre e lì è rimasto intonso fino alla fine dell'anno. il 31 Dicembre ho provveduto incuriosito alla prima degustazione; purtroppo non ne sono rimasto soddisfatto, ma andiamo per gradi:

Il Bowmore "8+60days" è a destra nella foto. Il colore (per quanto presumo questo sm sia colorato e filtrato a freddo anche se non è specificato sulla confezione) si è scurito leggermente.
Al naso le note legnose dello spillato sono molto piacevoli e molto più delicate dell'originale, con vaniglia, un vago sentore di resina di legno ed un filo di spezia quasi da noce moscata.
La torbosità/affumicatura è invece assente o quasi ed in generale è sensibilmente più ingentilito.
Il problema viene poi degustandolo: lo spillato sembra essersi in qualche modo "smontato"; la torba/affumicatura è quasi del tutto svanita e ritorna solo delicatamente nel finale, mentre all'imbocco e al palato risulta solo una leggera "acredine" da legno direi appena piallato a mano (non riesco a rendere l'idea ma è così

Il corpo si è poi molto affievolito e direi che tutto ciò è colpa del tenore alcolico che dev'essere calato. Non sembra annacquato o smontato come fanno buona parte degli SM di 40° anche aggiungendo poca acqua, ma si è affievolito ed ha guadagnato solo un po' di speziatura che però ritorna in modo molto meno marcato di quanto non fosse al naso; l'unica differenza o stranezza in qualche modo è che mi sembra quasi di sentire qualche lontana nota di sherry, anche se non dovrebbe esserci in alcun modo essendo l'originale dichiaratamente ex-bourbon (e penso direi anche da botti non proprio di primo pelo), inoltre ha perso buona parte della "burrosità" dell'originale.
Cosa è successo? Penso di rispondermi da solo: probabilmente i 40° sono una "soglia minima" per un single malt, che va persa credo in poco tempo in una botte così piccola, e la cosa deve essersi amplificata dato che in fondo era un "first fill"; immaginavo l'interazione col legno anche per così poco tempo fosse notevole, ma non credevo fino a questo punto, ed è stato un errore mio non fare un sample dopo 30 giorni anzichè aspettare i 2 mesi.
E' quindi probabile che usando un sm al 40% avrei dovuto lasciarlo dentro per un periodo molto più breve, perché l'alcol deve essersi assorbito in misura molto maggiore di quanto non farebbe (tornando all'esempio dei miei amici) col Braulio, che per forza di cose ha più volume acquoso. Conseguentemente dovrei provare con qualche cask strenght, oppure avrei dovuto fare quello che volevo fare dall'inizio, cioè usarla come finitura.
Su un litro di Bowmore 8, spannometricamente ho perso circa 10/12 cl di volume, temo buona parte di essi fosse alcol; ho spillato tutto perché andare oltre penso avrebbe peggiorato solo le cose. Ora nella botticella c'è finito dello Sherry, che terrò più monitorato per evitare che mi diventi aceto spagnolo.. e d'ora in poi penso la minibotte la userò come sherry finish, magari per periodi molto brevi di tempo.
Se non mi va in aceto proverò di nuovo col Bowmore 8 o magari col Caol Ila 12.
p.s. inorridite ulteriormente, come sherry ho usato un vecchio Tio Pepe Fino dry d'antan (perché? Perché io non apprezzo il vino sui generis ma se proprio devo preferisco un bianco).
Aggiornerò il thread prossimamente, sherry permettendo

Ultima modifica di Lorenzo_P il dom gen 03, 2016 9:49 pm, modificato 1 volta in totale.