da CaskStrength
mer gen 06, 2016 1:46 am
Bene... visto che in questi giorni qualche forumista è alle prese con i sample accumulati qui e là, rimpolpo anche io questa sezione, parlandovi del...
Bruichladdich Bere Barley 2008 (OB, 2014, 50%)
Il sample proviene dall'ormai noto "ring" di dicembre, bottiglia conferita da Tobacco (che ringrazio per il campione! ). Vediamo qualche caratteristica: è la terza release di questa particolare espressione, ottenuta da orzo raccolto l'anno precedente sulle isole Orcadi. La varietà utilizzata (il Bere, appunto) risale addirittura agli inizi dell'800 (fonte: Malt Whisky Yearbook 2012), ma è stata abbandonata quasi completamente, a causa della bassa resa in fase di estrazione degli zuccheri. Distillato nel febbraio del 2008, è disponibile dall'ottobre 2014 (si fa quindi presto a fare qualche conticino...) ed appartiene alla linea travel retail. E' unpeated, unchillfiltered ed uncoloured.
Al naso è inizialmente molto incentrato sul cereale, il quale mostra un carattere fine, fresco, quasi grainy ed è amalgamato ad un fondo citrico (limone) e dai toni erbacei. Non sembra molto articolato, eppure alla distanza e con un po' di pazienza emergono altre componenti: pinoli, un bel fruttato di pera, un tocco floreale. L'alcool è ben integrato.
Il palato è coerente con l'olfatto ed attacca anch'esso con il cereale, sempre in tandem con una nota citrica che richiama il limone ed il bergamotto e diventa sempre più presente. In centro bocca è erbaceo, aromatico e alla distanza un po' ammandorlato. La sensazione generale è ben descritta dal termine inglese sour.
Il finale è sufficientemente persistente e ripropone i sentori già registrati all'olfatto ed al palato, chiudendo lievemente sul dry.
Qualche goccia d'acqua non apporta grossi cambiamenti all'olfatto, mentre "compatta" il gusto ed il finale, rendendoli un filo meno "ariosi".
Pur considerata la sua giovane età, non mi è affatto dispiaciuto, confermando le buone sensazioni dell'assaggio al "ring" di dicembre, nel quale è stato soprannominato il Laddie "l'aperitivo". In effetti, per le sue caratteristiche, appare molto adatto all'uopo (e i presenti ne sanno qualcosa... ). Avendo l'accortezza di attenderlo un pochino, tira inaspettatamente fuori diverse componenti, risultando fine e sfizioso, particolare. Peccato per il prezzo (ora fra i 60 e gli 80 Euro circa, decisamente troppi per un NAS di massimo 6 anni ).
Bruichladdich Bere Barley 2008 (OB, 2014, 50%)
Il sample proviene dall'ormai noto "ring" di dicembre, bottiglia conferita da Tobacco (che ringrazio per il campione! ). Vediamo qualche caratteristica: è la terza release di questa particolare espressione, ottenuta da orzo raccolto l'anno precedente sulle isole Orcadi. La varietà utilizzata (il Bere, appunto) risale addirittura agli inizi dell'800 (fonte: Malt Whisky Yearbook 2012), ma è stata abbandonata quasi completamente, a causa della bassa resa in fase di estrazione degli zuccheri. Distillato nel febbraio del 2008, è disponibile dall'ottobre 2014 (si fa quindi presto a fare qualche conticino...) ed appartiene alla linea travel retail. E' unpeated, unchillfiltered ed uncoloured.
Al naso è inizialmente molto incentrato sul cereale, il quale mostra un carattere fine, fresco, quasi grainy ed è amalgamato ad un fondo citrico (limone) e dai toni erbacei. Non sembra molto articolato, eppure alla distanza e con un po' di pazienza emergono altre componenti: pinoli, un bel fruttato di pera, un tocco floreale. L'alcool è ben integrato.
Il palato è coerente con l'olfatto ed attacca anch'esso con il cereale, sempre in tandem con una nota citrica che richiama il limone ed il bergamotto e diventa sempre più presente. In centro bocca è erbaceo, aromatico e alla distanza un po' ammandorlato. La sensazione generale è ben descritta dal termine inglese sour.
Il finale è sufficientemente persistente e ripropone i sentori già registrati all'olfatto ed al palato, chiudendo lievemente sul dry.
Qualche goccia d'acqua non apporta grossi cambiamenti all'olfatto, mentre "compatta" il gusto ed il finale, rendendoli un filo meno "ariosi".
Pur considerata la sua giovane età, non mi è affatto dispiaciuto, confermando le buone sensazioni dell'assaggio al "ring" di dicembre, nel quale è stato soprannominato il Laddie "l'aperitivo". In effetti, per le sue caratteristiche, appare molto adatto all'uopo (e i presenti ne sanno qualcosa... ). Avendo l'accortezza di attenderlo un pochino, tira inaspettatamente fuori diverse componenti, risultando fine e sfizioso, particolare. Peccato per il prezzo (ora fra i 60 e gli 80 Euro circa, decisamente troppi per un NAS di massimo 6 anni ).
Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)