Facci sapere cosa hai degustato o se sei d'accordo con le note degli altri amici del forum
da Lorenzo_P mar gen 19, 2016 12:37 am
In occasione della sua prossima dipartita, ho deciso di ammorbarvi anche con qualche nota su questo NAS Glenlivet esclusivo per il travel retail che rientra nella categoria di quei malti che di primo acchito non mi sono piaciuti, ma che poi col tempo ho apprezzato (tanto che visto il prezzo -35€ per 1lt.- ho da parte un'altra coppia di bottiglie :lollol: ).

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Le informazioni su questo NAS parlano di un vatting di tre differenti botti (la cui rispettiva percentuale non è specificata), ex-sherry, rovere tradizionale e rovere americano; ravanando in giro ho poi letto che l'età minima di questi vatting per questo NAS è 6 anni, quindi pochini; ovviamente è tagliato al 40%, suppongo filtrato a freddo ma non colorato.

N: prima di tutto pere, vaniglia e albicocche; un po' di caramello dolce ma anche un tono amaro ed un po' speziato a fargli da contrasto. Facendo più attenzione si percepisce una che di vino passito/ con un po' di uvetta che si confonde assieme all'alcool.

P: corpo molto delicato, fresco e dolce sulle prime; succo di pere, ancora vaniglia, frutta secca (mandorle ma anche anacardi, ricordi di burro di arachidi), poi un po' come al naso vira verso l'amarognolo/speziato, direi un mix di noce moscata e noci sgusciate ma anche caramellate. E' "contrastato".

F: abbastanza breve, arriva principalmente l'amaro, ma si confonde con del toffee e marzapane.. un che di nocino piuttosto secco. C'è anche una nota lontanamente salmastra sul finale.

N.b. per quanto pellicolata e ben conservata, la boccia è aperta da tempo ed in effetti si è un po' affievolito, è diventato un po' più amaro e meno cremoso di quanto lo ricordassi.

Ovviamente va visto come daily dram/entry level; rimane però particolare perché è effettivamente un mix di bourbon/sherry che può avere un suo perché (ma anche perché non farlo invecchiare di più, li mortacci loro :? ), fatto salvo che uno deve farsi piacere quel contrasto di dolceamaro che va e viene un po' di continuo, che è un po' il suo bello ma anche il suo brutto e che non è ritrovabile negli altri OB.
O ti piace o non ti piace, direi che non c'è via di mezzo. Infatti adesso prima di postare stavo guardando un po' di altre recensioni/pareri e c'è chi lo stronca senza mezze misure e chi invece ne parla bene.

Paradossalmente lo ritengo comunque migliore dell'ormai defunto 12yo perché rimane meno blando e più variegato/fresco a parità di gradazione (il 12, così come un po' tutti i Glenlivet in generale mi piacciono ma penso beneficierebbero tanto se tagliati a gradazioni superiori.. è tempo di provare qualche indie mi sa).

:slainte: :slainte: :slainte:

da CaskStrength mer gen 20, 2016 12:31 am
Il P.S.S.A. (Programma Smaltimento Sample Accumulati) ultimamente è fitto ed impegnativo, ma appena riesco assaggio la boccetta che mi hai lasciato e posto qualche nota... :slainte:

Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)