da CaskStrength
lun feb 22, 2016 1:22 am
Fra un raffreddore e l'altro (queste ultime settimane sono state un delirio per le degustazioni... ) ho colto l'attimo per testare un sample di Glencadam 15yo OB, che si è rivelato una bella sorpresa... ma andiamo con ordine.
La distilleria si trova nelle Eastern Highlands, per la precisione a Brechin (una quarantina di Km a nordest di Dundee) ed è posseduta da Angus Dundee Distillers (lo stesso proprietario di Tomintoul). Non è una realtà da grandi numeri (1.300.000 litri/anno) ed anche qui sul forum un'apposita ricerca non mi ha restituito che brevi accenni. Il 15 anni in prova è imbottigliato al 46%, è unchillfiltered e senza E150a.
Olfatto
Inizialmente incentrato su note che richiamano l'uva bianca e su toni nutty piuttosto rotondi che tendono alla pasta di mandorle. Successivamente guadagna notevole articolazione, aggiungendo erba appena tagliata (che a tratti vira verso la clorofilla), qualche accenno floreale ed un bel cereale dolcino e zuccherato in sottofondo, nonchè - ad ulteriore distanza - cera da candela profumata, limone, ananas ed un tocco minerale. Con aggiunta di acqua sembra avanzare più in primo piano la parte agrumata.
Gusto
Attacca sul cereale, cui presto si unisce un sottofondo erbaceo/mentoso ed ancora uva bianca fresca e limone. Convincente il centro bocca, che si espande lentamente ed ha echi vinosi che mi fanno supporre un piccolo contributo ex Sherry (laddove, all’olfatto, lo avevo classificato come puro ex Bourbon) oltre a qualche accenno amarognolo, più evidente alla distanza. Interessante il contrasto fra le note aspre del limone e quelle più rotonde del malto. Di medio corpo, con acqua sembra perdere un po’ di grip.
Finale
Di inaspettata persistenza, con il legno che si integra perfettamente con la componente erbacea/mentosa. Netta e nitida è la nocciola, accompagnata da accenni di cera e ritorni di limone. Ha un sottofondo che mi fa immaginare l’interno di una warehouse piena di botti. Con acqua sembra appiattirsi un pochino, ma la persistenza regge.
Che dire? Una graditissima sorpresa... in mezzo ai "capricci" delle distillerie super famose, alle polemiche sulle special release, sui prezzi e sui NAS, si trovano piccole chicche nascoste come questo whisky, che di contro un'età dichiarata ce l'ha, non è filtrato a freddo, non è colorato ed ha un costo ancora accessibile (intorno ai 60/70€). Certamente non è "il malto dei sogni" ma ha una stratificazione notevole all'olfatto ed un bel carattere, dato dal modo convincente in cui si esprimono i numerosi aromi. Interessante gustarlo intervallando bene i sorsi, per godersi il lungo finale e la scia dei diversi elementi che si spengono pian piano.
La distilleria si trova nelle Eastern Highlands, per la precisione a Brechin (una quarantina di Km a nordest di Dundee) ed è posseduta da Angus Dundee Distillers (lo stesso proprietario di Tomintoul). Non è una realtà da grandi numeri (1.300.000 litri/anno) ed anche qui sul forum un'apposita ricerca non mi ha restituito che brevi accenni. Il 15 anni in prova è imbottigliato al 46%, è unchillfiltered e senza E150a.
Olfatto
Inizialmente incentrato su note che richiamano l'uva bianca e su toni nutty piuttosto rotondi che tendono alla pasta di mandorle. Successivamente guadagna notevole articolazione, aggiungendo erba appena tagliata (che a tratti vira verso la clorofilla), qualche accenno floreale ed un bel cereale dolcino e zuccherato in sottofondo, nonchè - ad ulteriore distanza - cera da candela profumata, limone, ananas ed un tocco minerale. Con aggiunta di acqua sembra avanzare più in primo piano la parte agrumata.
Gusto
Attacca sul cereale, cui presto si unisce un sottofondo erbaceo/mentoso ed ancora uva bianca fresca e limone. Convincente il centro bocca, che si espande lentamente ed ha echi vinosi che mi fanno supporre un piccolo contributo ex Sherry (laddove, all’olfatto, lo avevo classificato come puro ex Bourbon) oltre a qualche accenno amarognolo, più evidente alla distanza. Interessante il contrasto fra le note aspre del limone e quelle più rotonde del malto. Di medio corpo, con acqua sembra perdere un po’ di grip.
Finale
Di inaspettata persistenza, con il legno che si integra perfettamente con la componente erbacea/mentosa. Netta e nitida è la nocciola, accompagnata da accenni di cera e ritorni di limone. Ha un sottofondo che mi fa immaginare l’interno di una warehouse piena di botti. Con acqua sembra appiattirsi un pochino, ma la persistenza regge.
Che dire? Una graditissima sorpresa... in mezzo ai "capricci" delle distillerie super famose, alle polemiche sulle special release, sui prezzi e sui NAS, si trovano piccole chicche nascoste come questo whisky, che di contro un'età dichiarata ce l'ha, non è filtrato a freddo, non è colorato ed ha un costo ancora accessibile (intorno ai 60/70€). Certamente non è "il malto dei sogni" ma ha una stratificazione notevole all'olfatto ed un bel carattere, dato dal modo convincente in cui si esprimono i numerosi aromi. Interessante gustarlo intervallando bene i sorsi, per godersi il lungo finale e la scia dei diversi elementi che si spengono pian piano.
Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)