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da Biscolino mar gen 03, 2017 1:16 pm
Allora, qualche dato, visto che si tratta di un single cask: distillato nel 1990, maturato interamente in barili ex bourbon, imbottigliato nel 2012 a 55.2% (cask strenght). La bottiglia presenta anche un velo di fondo in sospensione.

Veniamo alla degustazione: innanzitutto il colore, un ocra molto intenso, bello carico.

Al naso mi ha ricordato subito un qualcosa del Glenlivet, quel suo tipico sentore di fresco. Ma poi l'ho perso in fretta a favore invece di cereali, orzo tostato e nocciola. Vaniglia. Un effimero tocco di uvetta. Trasmette l'idea di un corpo bello intenso e dolce.

Al palato é subito dolcissimo. Sicuramente importante l'alcool. E'molto pieno, sentori di cuoio vecchio, oleoso, grasso da officina di una volta e sempre un qualcosa che mi ricorda molto vagamente l'uvetta, ma non con quel carattere tipicamente da sherry. E poi cioccolato, fave di cioccolato, e fieno. Creme brulèe. Pere al cognac. Cereali tostati.

Il finale é uno spettacolo. Dopo il crescendo dell'alcool, c'é un ritorno di gusto che sale dalla gola e riempie la bocca rimanendo poi a lungo. Restano i sentori di legno vecchio, cuoio, orzo tostato. Un bel residuo caldo, cioccolatoso e appagante.

Aggiungendo acqua esce un nuovo gusto: mi ricorda la pesca disidratata fatta rinvenire nel cognac. Amarene sciroppate. Cioccolato bianco. E pera nel finale, ma che emerge solo dopo molto tempo, circa un'oretta dall'inizio della degustazione.

Che dire: mi é piaciuto. Pur non essendo un distillato dal corpo particolarmente robusto o aggressivo, ha quella bella leggerezza che ti coccola. E il finale molto persistente ti fa godere di ogni sorso molto a lungo prima di farne un altro.

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da angelshare mar gen 03, 2017 4:12 pm
La pera è uno dei marchi di fabbrica di Pulteney. Assieme alla nota marina totalmente diversa da quelle isolane; qualcuno dice che ricordi le reti da pesca, il legno delle navi o la passeggiata sulla spiaggia al mattino.
Il 17 è uno degli imbottigliamenti di "linea" che preferisco.

Davide Terziotti
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Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da hobb9 mar gen 03, 2017 4:36 pm
Io di questo imbottigliamento ho sentito parlar male, tant'e' che mi era capitato sotto mano e non l'ho comprato. :S
Proprio vero che non bisogna farsi condizionare dalle recensioni altrui. Pero' non potendo spendere e spandere liberamente, un'occhiata in cerca di spunti e pareri, prima di spendere 100 euro, la si da', almeno io lo faccio. Voi no?
da Biscolino mar gen 03, 2017 5:03 pm
hobb9 ha scritto:Io di questo imbottigliamento ho sentito parlar male, tant'e' che mi era capitato sotto mano e non l'ho comprato. :S
Proprio vero che non bisogna farsi condizionare dalle recensioni altrui. Pero' non potendo spendere e spandere liberamente, un'occhiata in cerca di spunti e pareri, prima di spendere 100 euro, la si da', almeno io lo faccio. Voi no?

Si, anch'io cerco notizie di una bottiglia in rete prima di prenderla. Questo Cadenhead l'ho preso perché ad un certo punto su Whiskyitaly l'avevano ribassato da 100 a circa 80 euro. A quel punto, visto che della Pulteney avevo sentito parlar bene e che un IB difficilmente sceglie botti venute male, mi son lasciato ingolosire da quei 22 anni e l'ho preso. Sulle recensioni c'é poco da fare: puó capitare di tutto, tipo il GG 170th dell'altro topic che Murray ha stracciato per via di una nota sulfurea che ha sentito nel suo sample. O puó capitare la giornata in cui quel tal whisky non é nelle corde di chi lo assaggia e la recensione esce negativa.

Io ad esempio il Dalwhinnie 15 mi sono pentito di averlo comprato dopo averlo assaggiato le prime due volte, nonostante i fiumi di pareri esaltanti che avevo visto in rete. Poi, passato qualche mese, cambiato il palato e forse azzeccato il momento e la voglia di riprovarlo, mi sono ricreduto.
Per quello cerco di assaggiare i malti da soli, ma poi almeno una volta combinati con una seconda bottiglia che conosco meglio e possibilmente affine: in quel modo il secondo mi fa da tara rispetto a quello che sento dal primo e mi resetta palato e naso durante la degustazione.

Il mio prossimo obiettivo sarebbe un 30 anni, ma le cifre in questo caso diciamo che non sono amiche del consumatore... Si trovano a cifre inferiori i blend o i distillati di cereali tipo il V&M Caledonian (che peró mi sono lasciato scappare prima di Natale...), ma a questi livelli una ricerca di pareri in internet diventa d'obbligo prima di metter mano al portafoglio.

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da Gotan mer gen 04, 2017 6:20 am
hobb9 ha scritto:Proprio vero che non bisogna farsi condizionare dalle recensioni altrui. Pero' non potendo spendere e spandere liberamente, un'occhiata in cerca di spunti e pareri, prima di spendere 100 euro, la si da', almeno io lo faccio. Voi no?

Assolutamente d'accordo. Io ho un "recensore" di riferimento, un certo numero di esperimenti mi ha convinto del fatto che mi posso fidare alla cieca. Però in linea di massima è importante poter assaggiare di persona, ed i festival, le degustazioni organizzate o anche solo lo scambio di sample tra amici è una manna dal cielo.

Accumula oggi e non pentirti domani!
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da angelshare mer gen 04, 2017 9:38 am
L'unico giudice inappellabile è il proprio palato. Pulteney di solito vanno evitati gli "hand filled" che danno in distilleria. Quei pochi provati pessimi. Sempre per il mio palato eh.
Murray, essendo il diavolo, sente zolfo ovunque.

Davide Terziotti
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da arpadanese mer gen 04, 2017 6:55 pm
angelshare ha scritto:Murray, essendo il diavolo, sente zolfo ovunque.


:1hahaha: :lollol:

Si è sapienti quando si beve bene: chi non sa bere, non sa nulla. (Nicolas Boileau 1636-1711)

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