da Gotan
gio gen 05, 2017 8:48 am
Da tempo mi stuzzicava l'idea di poter mettere in collezione una bottiglia distillata nel mio anno di nascita... Purtoppo per me il momento storico attuale non è l'ideale per acquisti di questo genere, se solo ci avessi pensato 4 anni fa... e va beh.
L'idea era di conciliare l'anno di distillazione con la qualità del contenuto, perchè le bottiglie più economiche costavano almeno 160 euro, e a leggere le recensioni sembravano davvero scarse; a quel punto, avrei preferito una boccia diversa ma interessante.
Dopo mesi di caccia tra siti web ed enoteche, ho trovato questa in una piccola ed insospettabile gastronomia in provincia di Parma. Poche le informazioni sul web, ma considerata la distilleria, l'imbottigliatore ed il prezzo mi sono deciso subito, anche perché ero di passaggio e ormai avevo cercato per dei mesi, notando che nel frattempo diversi prezzi delle bottiglie prese in considerazione avevano già subito un ritocco verso l'alto.
Qualche mese fa l'ho aperto, ed in questi giorni l'ho riassaggiato. Ho quindi deciso di provare ad abbozzare le mie impressioni.
Superato il problema del tappo, che si è spezzato come temevo, ha subito rilasciato un piacevole e molto intenso aroma vinoso. Ricorda a tratti un madeira o un rum del Demerara. Subito dopo sono comparsi datteri, uvetta passa, cacao, molto ben integrati e intensi. Al palato é gradevolmente tannico e speziato, l'apporto della botte si sente ma non è invasivo. È equilibrato, con una nota di limone ed un che di salato che non lo rendono stucchevole come può capitare a certi invecchiamenti in sherry. Il corpo è pieno. Il finale è mediamente lungo, in equilibrio tra il pepe nero e le note vinose/tanniche sentite al palato.
Un whisky estremamente piacevole, armonico come ci si può aspettare da un Glenlivet ma con un carattere tutto sommato "grintoso" benché la gradazione non sia molto alta.
Naso davvero super, palato un poco meno ma comunque brillante, finale all'altezza.
Tanta soddisfazione

L'idea era di conciliare l'anno di distillazione con la qualità del contenuto, perchè le bottiglie più economiche costavano almeno 160 euro, e a leggere le recensioni sembravano davvero scarse; a quel punto, avrei preferito una boccia diversa ma interessante.
Dopo mesi di caccia tra siti web ed enoteche, ho trovato questa in una piccola ed insospettabile gastronomia in provincia di Parma. Poche le informazioni sul web, ma considerata la distilleria, l'imbottigliatore ed il prezzo mi sono deciso subito, anche perché ero di passaggio e ormai avevo cercato per dei mesi, notando che nel frattempo diversi prezzi delle bottiglie prese in considerazione avevano già subito un ritocco verso l'alto.

Qualche mese fa l'ho aperto, ed in questi giorni l'ho riassaggiato. Ho quindi deciso di provare ad abbozzare le mie impressioni.
Superato il problema del tappo, che si è spezzato come temevo, ha subito rilasciato un piacevole e molto intenso aroma vinoso. Ricorda a tratti un madeira o un rum del Demerara. Subito dopo sono comparsi datteri, uvetta passa, cacao, molto ben integrati e intensi. Al palato é gradevolmente tannico e speziato, l'apporto della botte si sente ma non è invasivo. È equilibrato, con una nota di limone ed un che di salato che non lo rendono stucchevole come può capitare a certi invecchiamenti in sherry. Il corpo è pieno. Il finale è mediamente lungo, in equilibrio tra il pepe nero e le note vinose/tanniche sentite al palato.
Un whisky estremamente piacevole, armonico come ci si può aspettare da un Glenlivet ma con un carattere tutto sommato "grintoso" benché la gradazione non sia molto alta.
Naso davvero super, palato un poco meno ma comunque brillante, finale all'altezza.
Tanta soddisfazione

Allegati
(614 KiB) Mai scaricato