Facci sapere cosa hai degustato o se sei d'accordo con le note degli altri amici del forum
da Biscolino lun gen 30, 2017 7:40 pm
Bene, partiamo col primo dei sample che ho recuperato ultimamente: vediamo cos'ha da dirmi il Ben Nevis...

Colore: Giallo paglierino, molto chiaro (questo è stato maturato in botte ex-bourbon)

Naso
Molto particolare. La nota dominante su tutto non riesco ad inquadrarla: non riesco a trovare qualcosa di noto con cui descriverla, eppure mi sembra di aver già sentito qualcosa di simile. Cera? Ma no, non mi convince. L’accantono per un momento e mi concentro sul sottofondo dove sento la nocciola ancora verde (non so come descriverla, la identifico spesso con il naso del Ballantines). Lo scaldo un po’ ed allora esce della frutta dolce, mi ricorda le albicocche secche con dentro la mandorla. Ma anche nespole mature, pera acerba (o meglio, quelle pere selvatiche piccoline e aspre) e forse zafferano? Non sono sicuro, l’ho sentito solo un momento.

Palato
Al primo imbocco, saponoso. Estremamente dolce, frutta secca, ma qualcosa di particolare…. Dattero forse? O fico d’india? Ecco quel profumo che dominava al naso dove l’ho sentito: il fico d’india messo in infusione nell’alcool puro per farci il liquore! E poi non ho tempo di indagare oltre, perché arriva una meravigliosa ondata calda, quella bella sensazione di caffè bollente appena bevuto che riempie la gola e la bocca (questi sono i 56 gradi, è la stessa cosa dell’Ardbeg Corry). C’è una cosa però che noto: quell’imbocco dolcissimo del primo sorso è sparito subito. Dal secondo in poi lo definirei anzi molto secco, molto dry. Sento poi forse del sughero? L’evoluzione forse di quel sentore iniziale di dattero.

Finale:
Lungo, caldo. Mi lascia sempre l’idea del dattero, dei frutti essiccati del deserto: è un po’ quella la sensazione generale. Comunque tiene bene: resta quel gusto un po’ noccioloso e acerbo (forse forse lo definirei più propriamente come il gusto della pellicina pelosa che resta sulle nocciole non tostate appena aperte…. Difficile descriverlo, ma mi ricorda quello). Molto dopo tornano le albicocche disidratate.

Overall:
Sicuramente è molto particolare. Secco, asciutto e nemmeno troppo ricco di gusti (esotici si, ma non evolve in tantissimo durante la degustazione), però di impatto. Forse questa particolare espressione del Ben Nevis non la definirei memorabile, però è sfiziosa. E’ quel qualcosa da bere quando sei annoiato dei gusti soliti e cerchi qualcosa che ti rinnovi il palato, che ti stimoli nuove sensazioni.
Nell’insieme, visto il colore del distillato e i 20 anni, forse è stato maturato in una botte poco attiva (ex-bourbon refill?) e da qui il risultato finale: interessante, ma con poca profondità.

Nota finale: annusando il bicchiere ormai asciutto, prevale un sentore di tabacco un po’ umido.

Mi sono tenuto un po' del sample per un secondo assaggio dopo opportuna ossigenatura.

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da CaskStrength gio feb 02, 2017 12:18 am
A me è piaciuto sia il 10yo OB che il 16yo di Hidden Spirits, di cui avevamo già parlato altrove... e in tutti e due mi è parso di sentire proprio note di cera, soprattutto in quello di Andrea (che in questo senso mi ha ricordato da vicino il Clynelish). Al di là di ciò, Ben Nevis è un'altra di quelle distillerie che vorrei approfondire, ma come già detto e ridetto, una vita non basta per questo vasto mondo... facci sapere come va il secondo assaggio :ok:

Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)
da Biscolino gio feb 02, 2017 12:22 pm
Ma infatti alla fine è sfizioso, quindi anche a me Ben Nevis sta incuriosendo: secondo me diventa ostico o poco piacevoloe solo se non hai molta esperienza alle spalle e incontri una bottiglia così. In quel caso potrebbe lasciarti interdetto e confuso. Ma se riesci a gustartelo bene, ha il suo perché e la sua piacevole "stranezza". Ha quel sottofondo particolare che, in mancanza di altri riferimenti, avrei definito anch'io di cera.

L'ho associato al fico d'india solo perché casualmente, un mesetto fa, ho imbottigliato un liquore al fico d'india e il gusto dell'infuso prima di aggiungere lo sciroppo e diluirlo per il secondo riposo era proprio quello. Che poi assomiglia anche al gusto dell'infuso puro di bacche di rosa canina, sempre prima di aggiunte e addolcimenti: è uno di quei gusti particolari che fatichi a localizzare esattamente.

Comunque, gusti e associazioni a parte, qualche altro Ben Nevis lo proverò: nonostante il prezzo sia relativamente basso, non penso però di prendere la bottiglia intera di questo Cadenhead, ma solo perchè mi ha dato l'idea di venire da una botte un po' poco attiva, spenta. Da un lato non è un male perchè ha lasciato al distillato il suo carattere originale, ma dall'altro non ha aggiunto molto alla sua complessità nonostante i 20 anni.
Sabato scorso però ho visto in un'enoteca un paio di Ben Nevis: uno vintage, anni 80 se ricordo giusto, e un IB di fine anni 90: sul momento non mi ci ero soffermato, perché non avevo ancora assaggiato il mio sample e poi stavo puntando già altro, ma prossimamente tornerò a dargli un'occhiata e vedere se vale la pena di provarne uno.

In verità appena a fianco c'erano due Port Ellen ancora più interessanti, ma in banca mi hanno rifiutato il mutuo per quelli......

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da CaskStrength ven feb 03, 2017 12:00 am
Biscolino ha scritto:Ma infatti alla fine è sfizioso, quindi anche a me Ben Nevis sta incuriosendo: secondo me diventa ostico o poco piacevoloe solo se non hai molta esperienza alle spalle e incontri una bottiglia così. In quel caso potrebbe lasciarti interdetto e confuso. Ma se riesci a gustartelo bene, ha il suo perché e la sua piacevole "stranezza". Ha quel sottofondo particolare che, in mancanza di altri riferimenti, avrei definito anch'io di cera.
Ecco, il 10yo OB che ho assaggiato in vacanza quest'estate potrebbe rientrare in questa sensazione che descrivi: non lo definirei "ostico" ma certamente non è un whisky da sorseggiare con leggerezza, per via di una struttura e un carattere "cazzuto", vivo e grintoso... chiede un minimo di "attitudine" (o un po' di allenamento, come dici tu) senza la quale lo potresti bollare come un po' "rozzo". Serge dice che ha della "Springbankness" in questo senso... e la definizione ci azzecca. Fra l'altro quando ho visto la bottiglia sullo scaffale del whisky bar, non conoscendola, pensavo di avere a che fare con una vecchia edizione, per l'etichetta di stile retrò e molto semplice... ed invece è tuttora così, a testimonianza dell'impronta "no frills" e "tutta sostanza". Se ti capita, provalo... consigliato anche a Fede, visto quanto scritto sopra. :ok:

Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)
da Biscolino ven feb 03, 2017 10:37 am
Un pensierino ce lo faccio di sicuro: peccato che ho appena fatto un ordine da Whiskyitaly, altrimenti l'avrei buttato dentro. Mi stuzzicano questi whisky con forte personalità.

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da Davide V&M mer feb 15, 2017 2:49 pm
Il bello di Ben Nevis è che ogni botte è un mondo a se: c'è quello vecchio stile, ruvido, quasi metallico (sulfureo se in sherry), oppure c'è quello dolce e fruttato o quello ceroso... mi ricordo un vecchio 10 anni (bottiglia bassa e quadrata) che aveva quel brodoso da sherry crudo di una volta, così come un SC di Wiebers molto fruttato e "ruffiano" (in senso buono ovviamente).. ogni botte un whisky diverso! :D
da Lorenzo_P mer feb 15, 2017 7:31 pm
Davide V&M ha scritto:Il bello di Ben Nevis è che ogni botte è un mondo a se: c'è quello vecchio stile, ruvido, quasi metallico (sulfureo se in sherry), oppure c'è quello dolce e fruttato o quello ceroso... mi ricordo un vecchio 10 anni (bottiglia bassa e quadrata) che aveva quel brodoso da sherry crudo di una volta, così come un SC di Wiebers molto fruttato e "ruffiano" (in senso buono ovviamente).. ogni botte un whisky diverso! :D


Angelo ci ha fatto assaggiare un Glen Nevis.. alla faccia del whisky di una volta :lollol: gran sherrone

da ZioWhisky lun apr 03, 2017 5:53 pm
Io ho provato solo un NASsone da questa distilleria, il McDonald's Traditional, sicuramente più piacione di questo Cadenhead, però l'ho trovato assemblato veramente bene (e mi ha lasciato, ovviamente, la curiosità di assaggiare invecchiamenti dichiarati.)

Gran belle note Bisco.
:slainte:
Ultima modifica di ZioWhisky il lun apr 03, 2017 11:59 pm, modificato 1 volta in totale.
da Lorenzo_P lun apr 03, 2017 9:14 pm
Davide V&M ha scritto:Il bello di Ben Nevis è che ogni botte è un mondo a se: c'è quello vecchio stile, ruvido, quasi metallico (sulfureo se in sherry), oppure c'è quello dolce e fruttato o quello ceroso... mi ricordo un vecchio 10 anni (bottiglia bassa e quadrata) che aveva quel brodoso da sherry crudo di una volta, così come un SC di Wiebers molto fruttato e "ruffiano" (in senso buono ovviamente).. ogni botte un whisky diverso! :D


Ho ancora un sample del tuo 17yo da qualche parte :slainte:

@Bisco, bella review ;) :ok: