da Lorenzo_P
ven feb 10, 2017 11:15 pm
La Svezia.. sapete che fanno anche dei single malt?
Ebbene, il buon Diego di Whiskyitaly mi ha gentilmente allungato un paio di sample di Mackmyra Bruks e di Vinterdröm, due esperimenti.. il primo è un single malt imbottigliato al 41,4% e (anche se non dichiarato) pare sia finito in botti ex-birra. Il secondo è invece imbottigliato al 46,1% ed è finito in botti che hanno precedentemente contenuto rum tipo Barbados e Jamaica (Gianlu va bene scritto così? xD). Buona parte del malto è invecchiato in botti di rovere svedese, ergo teoricamente first fill.


Bè vediamo che hanno da dire sti nordist.. ehm nordici.
-Bruks
Colore "pale straw". Al naso arriva subito il cereale e si, un po' la birra. A primo acchito pare moooolto giovane, con una presenza sensibile di alcol, ma anche note citriche e mentolate. Tanto mentolate!
Qualche spezia che si confonde con l'alcool, ma in generale (mentolo a parte..) pare di stare su un bel mash tun in piena fermentazione.
Lasciato lì un po' la nota di menta/balsamica prende quasi il sopravvento su tutto il resto. Ci sento anche dell'anice/finocchietto selvatico.
Al palato non sembra più un oggetto in fermentazione balsamica, ma un whisky un po' più compiuto. Mi aspettavo qualcosa di amaro a partire dal naso ed invece l'imbocco è dolce, fruttato e perfino pepato (pepe bianco). Ci metto anche la classica vaniglia, un po' di pera e del toffee. Tenuto un po' in bocca però tradisce la gioventù, pur rimanendo classificabile come piacevole.
Al finale ritorna su un filo di menta, ma anche della banana e cereale/birra. Spezie, cumino? Mela verde.
-Vinterdröm
Colore abbastanza ambrato/ramato. Alla prima snasata arrivano note erbacee e.. tabaccose, pare quasi torbato. Bella frutta secca (nocciole, pecan, arachidi e relativo burro -anche tanto-). Tanta speziatura e legnosità. Anche qui note tendenti al citrico e ci metterei del caramello o comunque un po' di dolcezza.
Ahimè io a rhum sto a zero (ho presente solo un Benriach Dark Rhum finish -che tra l'altro mi era pure piaciuto-) ma dirvi cosa ci sia di tipicamente "rhummoso" nel finishing di questo whisky, io proprio sono l'ultimo degli ultimi.. però il naso mi garba assai di più che il Bruks.
Oleoso, arriva della torbatura (?), noce moscata e altre spezie, un po' di pungenza.. melassa. Poi ecco comparire tra note di tabacco, di nuovo il peanut butter, le arachidi tostate, le noci brasiliane. Permane sempre una torbatura/tostatura di sottofondo, con noce moscata ed al limite dei chiodi di garofano un po' per tutto il perdurare del liquido in bocca.
Al finale ancora noce moscata, arachidi, tabacco.
Tutto sommato sono -come ci si poteva immaginare- alquanto atipici ma forse per la loro particolarità degni di nota. Per nessuno dei due malti mi strapperei i capelli (il round va al Vinterdröm), però se foste in vena di esulare dai classici, tutto sommato una possibilità gliela darei se foste in modalità "exploration", anche perché mi sembra che nessuno dei due costi cifre iperboliche (entrambi sono sub-50€).
Ebbene, il buon Diego di Whiskyitaly mi ha gentilmente allungato un paio di sample di Mackmyra Bruks e di Vinterdröm, due esperimenti.. il primo è un single malt imbottigliato al 41,4% e (anche se non dichiarato) pare sia finito in botti ex-birra. Il secondo è invece imbottigliato al 46,1% ed è finito in botti che hanno precedentemente contenuto rum tipo Barbados e Jamaica (Gianlu va bene scritto così? xD). Buona parte del malto è invecchiato in botti di rovere svedese, ergo teoricamente first fill.


Bè vediamo che hanno da dire sti nordist.. ehm nordici.
-Bruks
Colore "pale straw". Al naso arriva subito il cereale e si, un po' la birra. A primo acchito pare moooolto giovane, con una presenza sensibile di alcol, ma anche note citriche e mentolate. Tanto mentolate!
Qualche spezia che si confonde con l'alcool, ma in generale (mentolo a parte..) pare di stare su un bel mash tun in piena fermentazione.
Lasciato lì un po' la nota di menta/balsamica prende quasi il sopravvento su tutto il resto. Ci sento anche dell'anice/finocchietto selvatico.
Al palato non sembra più un oggetto in fermentazione balsamica, ma un whisky un po' più compiuto. Mi aspettavo qualcosa di amaro a partire dal naso ed invece l'imbocco è dolce, fruttato e perfino pepato (pepe bianco). Ci metto anche la classica vaniglia, un po' di pera e del toffee. Tenuto un po' in bocca però tradisce la gioventù, pur rimanendo classificabile come piacevole.
Al finale ritorna su un filo di menta, ma anche della banana e cereale/birra. Spezie, cumino? Mela verde.
-Vinterdröm
Colore abbastanza ambrato/ramato. Alla prima snasata arrivano note erbacee e.. tabaccose, pare quasi torbato. Bella frutta secca (nocciole, pecan, arachidi e relativo burro -anche tanto-). Tanta speziatura e legnosità. Anche qui note tendenti al citrico e ci metterei del caramello o comunque un po' di dolcezza.
Ahimè io a rhum sto a zero (ho presente solo un Benriach Dark Rhum finish -che tra l'altro mi era pure piaciuto-) ma dirvi cosa ci sia di tipicamente "rhummoso" nel finishing di questo whisky, io proprio sono l'ultimo degli ultimi.. però il naso mi garba assai di più che il Bruks.
Oleoso, arriva della torbatura (?), noce moscata e altre spezie, un po' di pungenza.. melassa. Poi ecco comparire tra note di tabacco, di nuovo il peanut butter, le arachidi tostate, le noci brasiliane. Permane sempre una torbatura/tostatura di sottofondo, con noce moscata ed al limite dei chiodi di garofano un po' per tutto il perdurare del liquido in bocca.
Al finale ancora noce moscata, arachidi, tabacco.
Tutto sommato sono -come ci si poteva immaginare- alquanto atipici ma forse per la loro particolarità degni di nota. Per nessuno dei due malti mi strapperei i capelli (il round va al Vinterdröm), però se foste in vena di esulare dai classici, tutto sommato una possibilità gliela darei se foste in modalità "exploration", anche perché mi sembra che nessuno dei due costi cifre iperboliche (entrambi sono sub-50€).
Ultima modifica di Lorenzo_P il sab feb 11, 2017 10:09 pm, modificato 1 volta in totale.