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da Biscolino lun mar 13, 2017 12:48 pm
Stavolta ho azzardato un acquisto con un finishing singolare: un Glenrothes 1998-2012 di Wilson&Morgan finito in botti di Marsala di primo utilizzo. Imbottigliato al 46%.

Colore: Il colore è piuttosto pallidino, un giallo paglia. Ma se ben illuminato si nota una sfumatura rosa salmone che suppongo venga dalla finitura in Marsala.

Naso:
Anche senza leggere l’etichetta, l’anima del finishing si fa riconoscere senza dubbio: il Marsala domina prepotentemente. Un tripudio di frutta secca con un velo di uvetta o comunque frutta passita a decorare. Il Whisky sottostante è molto difficile da leggere, ma trasmette l’aspettativa di un distillato molto secco.
Scaldando il bicchiere fioriscono ancora di più i sentori di frutta secca, di noci. Si mantiene molto asciutto e molto secco. Abituando il naso, traspare del toffee accompagnato a cioccolato con peperoncino, ma sono tutti sentori di secondo ordine rispetto alla dominante del marsala coi suoi profumi.

Palato:
Sicuramente un gusto molto secco: in effetti anche W&M dichiara di aver usato un marsala molto dry. Il dolce del whisky originale aleggia sullo sfondo e stempera il sentore dry dominante, ma di poco. Anche qui, il marsala domina con il imbocco vinoso e il suo portfolio di frutta secca sconfinato. Noci al limite dell’oleoso. E un po’ mi spiazza con un sentore che aleggia sullo sfondo: si porta dietro un gusto strano che fatico a identificare. O meglio, mi viene in mente subito un descrittore, ma paradossale: gusci di scampi in guazzetto di vino bianco…. Molto spiazzante come accostamento.
Con un goccio d’acqua sul palato (non che la gradazione lo richieda) diventa molto cremoso, quasi denso. Esalta ulteriormente il secco della finitura, mentre il dolce resta sempre sullo sfondo, un vago sentore di fondo che crea un piccolo contrasto.

Finale:
Ha due anime: l’anima vinosa e marsalata si spegne abbastanza in fretta per lasciare poi il campo ad un finale secco di media lunghezza. Sempre frutta secca mista, a manate piene e straboccanti.

Overall:
La finitura è davvero prepotente: domina dall’inizio alla fine, copre totalmente il whisky originale. Dopo l’assaggio posso dire di non avere la minima idea del gusto originale del Glenrothes: è stato totalmente asfaltato dalla finitura. Forse solo un torbato potente sarebbe potuto emergere da una finitura così estrema.
Più che un whisky da degustare per piacere in solitaria, lo vedo bene o come “amaro” a fine pasto, oppure come whisky da pasto: l’anima così secca e allo stesso tempo vinosa potrebbe tenere testa a piatti saporiti, forse più formaggi che carni.

Detto tra noi, l’acquisto è stato spiazzante, ma tutto sommato non mi è dispiaciuto: è un whisky fuori dagli schemi, di quelli da ripescare per una degustazione diversa dal solito. Però non credo che rifarò nel breve (magari pure qualche annetto) un nuovo acquisto con finishing in Marsala: è una scelta molto audace, da prendere a piccole dosi.

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da Lorenzo_P lun mar 13, 2017 7:58 pm
Biscolino ha scritto:Dopo l’assaggio posso dire di non avere la minima idea del gusto originale del Glenrothes: è stato totalmente asfaltato dalla finitura. Forse solo un torbato potente sarebbe potuto emergere da una finitura così estrema.


:up: :up:

Certi finishing mi lasciano sempre un po' perplesso.. in ogni caso ottima disanima. E chissene del paragone sugli scampi, ci può stare :ok:

da Biscolino lun mar 13, 2017 8:17 pm
Mah, sai, ero curioso della combinazione e di provare allo stesso tempo un Glenrothes (e poi costava relativamente poco.... :D ).

Ora, riguardo la seconda parte é andata male, visto che da quella bottiglia non c'é modo di capire di cosa sappia il whisky che c'é sotto: Glen Grant, Glenfarclas, Springbank... poteva essere uno qualsiasi di questi.

Riguardo la prima, diciamo che forse hanno voluto strafare: se l'avessero tenuto piú leggero (magari non una botte first fill ancora bella fresca o giusto un passaggio rapido di poche settimane), sarebbe stato interessante. La scelta di un Marsala molto secco a fare da contrasto con un whisky dolce sarebbe stato intrigante. Cosí come la componente di frutta secca ad arricchire un whisky tipicamente floreale. Secondo me, se adesso prendono la stessa botte e ci fanno un altro finishing, gli esce meglio: la botte é meno efficace, l'imprinting piú lento e controllabile, quindi il bilanciamento sarebbe meglio gestibile.

Dai, é stato un esperimento che loro stessi dichiarano nella scheda quando scrivono che é il loro finishing piú estremo. Intrigante e tutto sommato onesto per il prezzo a cui lo vendono. L'hanno anche diluito al 46%, cosí hanno addomesticato il marsala (sai che botta lasciare un finishing cosí vinoso e marcato a gradazione piena? ;) ).

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da Lorenzo_P lun mar 13, 2017 10:10 pm
Io di finishing "strane" per ora mi viene in mente il Clyne in Tokaji.. a Bob mi pare fosse piaciuto a me proprio nada.

Però io sono un po' sofistico sui full matured sherry, se è troppo "coprente" in generale non mi garba affatto.. così anche finish che lascino un marchio troppo soverchiante.

da ZioWhisky mar mar 14, 2017 12:24 am
In generale io preferisco l'utilizzo di botti refill proprio per non snaturare l'anima della distilleria (ed in questo momento storico ex-bourbon in particolare).

L'unico finishing in Marsala che abbia mai assaggiato è stato l'Ardbeg Galileo, che però non ho trovato così estremo come questo 'Rothes di cui parli... ;)
da bob sbaly mar mar 14, 2017 12:32 am
Non c'è nulla da fare: se vuoi scoprire l'anima vera di un distillato, deve essere maturato
principalmente in ex-bourbon (refill, oserei dire, per non apportare eccessivi tannini e/o vaniglia!),
al limite un blend con piccola percentuale di ex-sherry...!!!
Full sherry, finish vari, o addirittura maturazioni in botti esotiche (rhum, calvados, cognac... :S) rappresentano alternative non sempre centrate che hanno senso soprattutto come "variazione
sul tema"...!!
Marsala e tokaji sono finish piuttosto usati da W&M che spesso lasciano il tempo che trovano!!!

In particolare, con Glenrothes un Marsala finish lo trovo piuttosto azzardato, dato il carattere
molto docile del distillato, di frutta bianca e secca, sofisticato e profumato, ma abbastanza "easy"...

Secondo me piuttosto performante com Ardbeg (Galileo da rivalutare, nonostante l'impronta "isterica",
saltellante tra la torba ed il dolce del vino, data al distillato... :] ) - Ma a mio parere era un Marsala
bianco dolce...

PS Mi sovviene quando ho aperto l'Arran Amarone cask: all'inizio non ci capivo un tubo!!!,...
...anche se poi l'ho rivalutato...!!
E comunque: nice review, Bisco!! :ok: :ok:

Whisky is like sex:
when it's good, it's good
when it's bad, it's still pretty good
da Biscolino mar mar 14, 2017 10:24 am
bob sbaly ha scritto: E comunque: nice review, Bisco!! :ok: :ok:

ZioWhisky ha scritto:Ops! Si, scusa la maleducazione, ottima recensione!
:clap: :clap: :clap:

No ma, ragazzi, io scrivo per parlare del distillato, non per farmi fare i complimenti: non fate i formali!!! Siamo brutti ceffi che sbevazzano impenitenti, quindi vada per l'atmosfera da pub e buttate sul tavolo piuttosto critiche o suggerimenti su come migliorare l'efficacia di una degustazione: tra tutti e due, ad esperienza e conoscenza mi asfaltate! :cheers:

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da Lorenzo_P gio mar 16, 2017 1:30 am
Biscolino ha scritto:No ma, ragazzi, io scrivo per parlare del distillato, non per farmi fare i complimenti: non fate i formali!!! Siamo brutti ceffi che sbevazzano impenitenti, quindi vada per l'atmosfera da pub e buttate sul tavolo piuttosto critiche o suggerimenti su come migliorare l'efficacia di una degustazione: tra tutti e due, ad esperienza e conoscenza mi asfaltate! :cheers:


Guarda che sei bravo e non mi pari così "unexperienced" affatto, tutt'altro.. Ti si attende alle Termopili aka Bunna day :lollol: