Facci sapere cosa hai degustato o se sei d'accordo con le note degli altri amici del forum
da Biscolino mar ago 15, 2017 6:09 pm
Visto che era andata cosí bene con il Macallan, sono prontamente tornato alla Piana di Carate Brianza a degustare la seconda bottiglia: anche stavolta, ho snobbato il Port Ellen per andare su un vecchietto di tutto rispetto e mi sono buttato su questo Glenlivet.

Intanto devo dire che il nome fa la differenza: il Macallan era praticamente vuoto, avrá avuto ancora 2 0 3 bicchieri in canna. Il Port Ellen uguale, stesso livello. Questo Glenlivet invece era praticamente pieno: ne avran versati fuori al massimo 2 bicchieri prima del mio.

Ma veniamo alle presentazioni: si tratta di un Glenlivet distillato nel 1968 e selezionato poi da Duncan Taylor che l'ha imbottigliato nel 2005. E' un 36 anni dichiarati, gradazione 48.6. Imbottigliato in purezza, direttamente dalla botte.

Il colore é la prima cosa che salta all'occhio: un mogano bello intenso, bello scuro. Purtroppo la bottiglia non dice molto sulla storia del distillato: riporta solamente un "matured in Oak cask". Peró esiste un fratello di questo, imbottigliato un anno prima sempre da Duncan Taylor, che invece é sul giallo oro, quindi lo sherry qui sembra averci messo lo zampino (o si é trattato di un rovere vergine?).
Tanto per capirci, queste sono due release di Glenlivet del 1968 da parte di Duncan Taylor: dal colore indovinerete da soli di quale sto parlando.....
https://www.whiskybase.com/whiskies/whisky/33668/glenlivet-1968-dt
https://www.whiskybase.com/whiskies/whisky/16931/glenlivet-1968-dt

Al naso peró non lo si sente: non ci sono grosse note di frutta rossa, uvetta o altro. Si sente sicuramente che si tratta di un distillato bello vecchiotto (quel sentore di rovere vecchio, quel corpo bello pieno), ma niente sherry in evidenza. Cosí come non si percepisce l'alcool.

Al palato poi é stato una sorpresona: uvetta, cuoio, pelle conciata, frutti rossi? Crema? Vaniglia? No, niente di tutto questo. Sembra quasi maturato solo in ex bourbon, nonostante il colore. L'avessi bevuto alla cieca, non avrei nemmeno pensato ad un Glelivet: per certi versi rimane fresco, ma qui si sente tutta la lunga maturazione, sembra quasi un cognac dal gusto che ha. Rovere pieno, ma senza la minima nota astringente o amaricante del legno: sembra quello che il rovere Limousine usato in cognac e brandy riesce a dare ai distillati, anche se non credo che questo malto sia mai passato per un legno di quel tipo.
Quasi vinoso. Ma soprattutto un gusto fortissimo di tabacco umido. Un panetto di torba ancora bello umido fatto con sole foglie di tabacco..... non esiste, ma se ci fosse sono certo che avrebbe questo sapore. Non c'é nessun fumo, nessuna torba terrosa, nessuna cenere. Non sa nemmeno di sigaro: questo sembra quasi tabacco da masticare ammollato nel cognac.....
Appena sorseggiato cominci a percepire qualche gusto, arriva il dolce, arriva la sensazione vinosa, ma poi ti salta fuori questo tabacco fortissimo che domina tutto e non molla piú.

Finale: quel panetto di torba al tabacco ti segue. Domina il palato e resta da solo a spegnersi. Il finale é lungo, ma non persistente. Al contorno si fanno in tempo a sentire ancora lievi note di rovere, cognac e altro, ma sono molto parginali. Un contorno sfumato.

Giudizio finale? Ebbene, il Macalland del 1969 era buono, pieno di gusti, corposo e variegato come pochi. Ma sotto sotto a me questo é piaciuto di piú: pulito e deciso, pochi gusti, ma belli pieni di carattere.
Ah, dimenticavo: alcool? Inesistente.

Ancora adesso, a distanza di qualche ora, mi torna il ricordo di quel gusto, mi sembra di sentirlo ancora in bocca. E mi piace, me ne farei un secondo bicchiere subito. Ero pure andato munito di sample, visto le dosi generose, per portarmene un po' a casa da degustare con calma, ma non ci sono riuscito: me lo sono bevuto di gusto tutto sul posto. Nonostante i 28 gradi. Nonostante mi fossi appena mangiato la cassöeula (si, a ferragosto vado al ristorante a mangiare cassöeula: quando il cuoco é bravo non c'é storia, riesce a servire cassöeula a mezzo ristorante nonostante sia ferragosto e ci sia un sole porco....).

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da Biscolino mar ago 15, 2017 8:38 pm
A te? Pensa a me nel bicchiere. Vedo il colore, son convinto di sentire uno sherry bello cremoso, liquoroso, cioccolatoso, pelloso, e invece mi mangio un sigaro ammollato nel cognac. Spiazzante..... ma bello.

Io di Glenlivet cosí non ne ho mai sentiti. E dire che di solito vengon dati via a poco... (su WhiskyAntique c'é il fratellino minore di questo, 34 anni del 1968 bello scuro uguale, che viene 700 euro contro i 1100 del Macallan dello stesso anno)

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da ZioWhisky mar ago 15, 2017 8:43 pm
Se posso permettermi, dalla tua descrizione, mi pare il (classico?) "Whisky che sa di whisky, come lo facevano una volta" (ad eccezione di quella nota di tabacco brandyzzato, ovviamente).

Dico solo che m'hai fatto venire voglia di stappare qualcosa.
Il mio fegato ti ringrazia Bisco!

:haha:
da Biscolino mer ago 16, 2017 9:58 am
Ma io lo faccio per voi: l'estate è un brutto periodo, che piace solo ai bevitori di canna da zucchero strizzata, mentre noi siamo qui che soffriamo e attendiamo il ritorno del fresco per ricominciare a stappare.... abbiamo le bottiglie già pronte, accumulate con tanta fatica in questi ultimi mesi..... abbiamo la gola che implora per una goccia di malto..... i bicchieri asciutti che si contorcono dalla secchezza......

Ma tenete duro: adesso è tutta discesa fino all'inverno!!! Presto ritroverete il piacere di squarciare la capsula, strappare il sughero dalle grinfie del vetro e nasare finalmente l'aria della scozia preziosamente imprigionata nel collo della bottiglia. :slainte:

Io son due settimane che ogni tanto mi siedo sul divano davanti allo scaffale e mi faccio la domanda esistenziale sulla vita, l'universo e tutto quanto: quale apro?

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da Cookie_Monster mer ago 16, 2017 11:01 am
Biscolino ha scritto:Io son due settimane che ogni tanto mi siedo sul divano davanti allo scaffale e mi faccio la domanda esistenziale sulla vita, l'universo e tutto quanto: quale apro?


La numero 42, mi pare ovvio 8-)

«Non dare confidenza a Cookie, voci narrano che sia geneticamente mutato per sviluppare un'insana passione per i distillati di canna da zucchero»
da ZioWhisky mer ago 16, 2017 12:31 pm
Cookie_Monster ha scritto:
Biscolino ha scritto:Io son due settimane che ogni tanto mi siedo sul divano davanti allo scaffale e mi faccio la domanda esistenziale sulla vita, l'universo e tutto quanto: quale apro?


La numero 42, mi pare ovvio 8-)


Grande Cookie,

anche se m'hai fregato sul tempo.

:ok:
da Biscolino mer ago 16, 2017 4:36 pm
Cookie_Monster ha scritto:
Biscolino ha scritto:Io son due settimane che ogni tanto mi siedo sul divano davanti allo scaffale e mi faccio la domanda esistenziale sulla vita, l'universo e tutto quanto: quale apro?


La numero 42, mi pare ovvio 8-)

Bene, allora sei un pischello, ma c'è ancora speranza per te..... quindi se ti chiedo se Freddy Mercury è vivo non mi rispondi come certi bimbiminkia qui al lavoro, giusto? :ugeek:

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da Cookie_Monster mer ago 16, 2017 5:17 pm
Biscolino ha scritto:Bene, allora sei un pischello, ma c'è ancora speranza per te..... quindi se ti chiedo se Freddy Mercury è vivo non mi rispondi come certi bimbiminkia qui al lavoro, giusto? :ugeek:


Ma di cosa stiamo parlando :!:

..il post è stranamente andato in vacca dopo 8 commenti, sono sorpreso del nostro record, Bisco

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