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da Viandante sab gen 06, 2018 11:36 pm
Ben ritrovati cari compagni di giochi,
è molto tempo che non tornavo su questi lidi ma è un tempo che non ho passato in ozio totale fortunatamente.
Dopo aver redatto, col vostro inestimabile aiuto, il mio piano di battaglia per addentrarmi nel Pianeta 3Emme (Magico Mondo Maltato), sono partito per il Viaggio.

(è una divagazione lunga e forse noiosa, proseguite a vostro rischio e pericolo)


Non so dove questo Viaggio mi porterà ne quando arriverò ma, tutto sommato, ho capito ben presto che la cosa migliore è il Viaggio e non l’arrivo (se mai arriverò sarà un giorno triste e non voglio essere triste).
All’inizio di questo mio cammino ho incontrato un buon amico, Glenfarclas 12 è il suo nome, ho ascoltato ciò che aveva da dirmi e, in modo educato e piacevolissimo, mi ha introdotto al Magico Mondo Maltato facendomi superare il Muro in poche settimane di impegno. Ho adorato la sua storia di malto, vaniglia e sherry, quel suo fare così dolce ma al contempo speziato e appena fumoso. Niente da dire, un gran bell’amico, non vedevo l’ora di iniziare il mio cammino, armato di bastone, penna, calamaio ed un bel Glencairn scintillante al sole del nord.

Quando ho oltrepassato il Muro mi sono incamminato verso sud, ero infatti appena sceso nel nord della Scozia, e lungo il cammino ho avuto la possibilità di conoscere vari personaggi del luogo che attendevano soltanto che un Viandante passasse di lì e fosse disposto ad ascoltare le storie che avevano da raccontare. Ho conosciuto così dei personaggi particolari, molto diversi tra loro ma tutti al contempo molto molto interessanti. Ho ascoltato le storie che mi ha raccontato Sir Talisker 10, che parlavano di coste selvagge sferzate dal mare, di profumi di torba del nord, di spezie pepate ben presenti nel fondo maltato. Che storia fantastica, non mi stancherò mai di ascoltarla di nuovo.

Dal lontano nord ovest ho attraversato la regione fino a che non sono arrivato al mare orientale, lì ho conosciuto Sir Clynelish 14 che mi ha parlato del suo mare, del salmastro che si sente nell’aria, del fumo e delle spezie ben amalgamate con l’uva passa del malto. Un signore molto piacevole invero.

Scendendo mi sono trovato ben presto nella valle di quel magnifico fiume che porta il nome di Spey e lì, oltre a ricordarmi del mio caro amico Glenfarclas, ho incontrato Messer Benromach 10. Mi ha affascinato con le sue storie di liquorizia, frutta secca e uva passa, mi ha poi intrigato con quel sentore di fumo sottile che si arricchisce di pepe nel finale. Davvero una storia gradevolissima da ascoltare. Avrei potuto anche perdermi nell’esplorazione degli affluenti dello Spey, ma sapevo che era tempo di riprendere il cammino.

Lì ad est, non molto distante dalla regione dello Speyside ho conosciuto Messer Glendronach 12. Il profumo che la sua storia mi ha raccontato è stato inebriante, con il malto che accompagna la frutta matura e la vaniglia piacevolmente unite dal sentore di sherry. A dir la verità sono rimasto un po’ perplesso perché oltre a questo, che non è poco sia ben chiaro, non ho saputo cogliere altro nel suo racconto che mi facesse innamorare.

Proseguendo il mio cammino sono sceso fino alle verdi colline delle Lowland, un paesaggio così diverso dalla Scozia del mio immaginario. A farmi compagnia ho trovato Sir Glenkinchie 12. Mi ha accompagnato in direzione Campbeltown parlandomi della dolcezza della sua terra, delle distese di orzo, del miele e della frutta. Un piacevole racconto, lontano mille leghe dalle storie dell’Isola di Skye e delle brughiere del nord.

Ormai ero arrivato a Campbeltown e lì mi ha salutato un tipo allegro, tale Kilkerran 12, con un caratterino esuberante ma ricco di profumi agrumati, pepati e fumosi. Mi ha ricordato molto Messer Talisker ma l’ho trovato un tantino brioso per cui ci siamo lasciati con la promessa di ritrovarci quando avrà qualche altro anno sulle spalle e, forse, più pazienza nell’esprimersi.

Ormai che ero in zona, ho pensato fosse carino andare a conoscere Sir Springbank 10. Che dire, una decisione quanto mai azzeccata. Il profumo che emanava dal suo racconto è stato memorabile, un misto di malto, agrumi leggeri così come il fumo, una vaniglia suadente e quella nota di aghi di abete che è passata così rapida come un battito di ciglia ma che mi ha conquistato inevitabilmente col suo sentore mentolato. Non potrei mai parlar male di questo Sir, col suo finale salino ma speziato al tempo stesso, che ti saluta con quella nota torbata così elegante. Arrivederci a presto, spero.

Ormai ero in vista dell’Isola di Islay, un luogo che anelavo visitare da tanto tempo, vuoi per la fama, vuoi perché in una vita passata ebbi occasione di conoscere in modo estremamente superficiale e fugace un suo illustre abitante, Messer Lagavulin 16, che mi affascinò moltissimo. Il primo isolano che ho conosciuto in questo mio viaggio è stato Sir Caol Ila 12. Un’accoglienza da togliere il fiato, in tutti i sensi. Quel suo odore di tabacco, di pipa spenta, di catrame mi ha travolto e preso a schiaffi. Ero sul punto di andarmene perché non avevo gradito l’accoglienza ma, datogli un po’ di tempo per spiegarsi meglio, ho apprezzato il calore oleoso e salmastro, speziato e agrumato che ho percepito. Alla fine comunque la scintilla non è scoccata e non credo di aver voglia di scambiare ancora quattro chiacchere con lui.

Ma l’Isola è così affascinante che non mi son dato per vinto e, poco più in là, mi sono fermato a parlare con Messer Ardbeg Uigeadail. Caspita che Signore, un vero Capo Clan della Scozia dei miei sogni! A parte la sua forza, diciamo il suo Volume, tutto di lui mi ha affascinato come pochi altri prima. La sua storia, pervasa dal potente ma piacevole fumo dell’isola, mi ha parlato di malto, di frutta secca e di una nota di limone molto intrigante. Il salmastro che le onde dell’oceano regalano al tutto, crea il lieto fine per una storia fantastica. L’ho salutato mal volentieri e non vedo l’ora di poterci parlare di nuovo, siamo divenuti buoni amici in così poco tempo.

Alla fine ero giunto, stanco ma felice, in vista delle propaggini sud dell’Isola di Skye, dove aveva avuto inizio il mio viaggio. Ho percorso leghe su leghe, visto paesaggi da fiaba, così diversi tra loro che non mi ha sorpreso scoprire e conoscere così tanti personaggi particolari e diversi nonostante all’apparenza sembrassero tutti molto simili. Ma io sono un Viandante, il mio scopo è viaggiare e conoscere, scrivere delle nuove e splendide amicizie che potrò fare in futuro e rileggere i miei scritti pensando ai buoni compagni di strada che ho incontrato in passato, a volte con un po’ di nostalgia, a volte con la gioia di chi sa che presto rivedrà un volto amico…sempre con la voglia di emozionarmi di fronte a ciò che troverò al di là della prossima curva.

Slàinte, Andrea

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da mariocaiazzo dom gen 07, 2018 6:16 pm
bellissimo viaggio e bellissima descrizione. io ho costretto mia moglie ad un viaggio di nozze in Scozia e Irlanda, con tour delle distillerie annesse. A Dublino ho rischiato il divorzio :haha:
da ZioWhisky dom gen 07, 2018 11:04 pm
mariocaiazzo ha scritto:bellissimo viaggio e bellissima descrizione. io ho costretto mia moglie ad un viaggio di nozze in Scozia e Irlanda, con tour delle distillerie annesse. A Dublino ho rischiato il divorzio :haha:


:lol: :clap: :aa:
da Tobacco gio gen 11, 2018 1:52 pm
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[...]
An old shirt that is stained with blood and whisk(e)y
And goodnight to the street sweepers
The night watchman flame keepers and goodnight to Matilda too

Tom Waits - Tom Traubert's Blues

:slainte: S L A I N T E :slainte:

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