Facci sapere cosa hai degustato o se sei d'accordo con le note degli altri amici del forum
da lordemsworth dom set 22, 2019 5:35 pm
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Quando Alex Nicol lasciò la Whyte & Mackay invece della liquidazione si fece dare i diritti sul marchio Sheep Dip, poi convinse il master blender Richard Paterson a seguirlo e insieme rilanciarono il marchio realizzando un nuovo blended malt whisky. Il nome deriva da una marca di insetticida per pecore che veniva venduto in barili. Gli allevatori a tempo perso avevano il vizietto di distillare l’orzo in eccesso e, per non pagare le accise, nascondevano il distillato nei barili dell’insetticida dove gli ispettori non si azzardavano a guardare, da qui il nome. Il whisky è composto da 16 diversi single malt provenienti dalle Highland, dallo Speyside e con un pizzico di torbati di Islay. Il composto viene fatto maturare in botti di quercia americana e poi imbottigliato a 40°. Non è dato saper se vi sia aggiunta di caramello per aggiustare il colore. Al naso si sente chiaramente la torba unitamente a cioccolato e legno. Al palato avverto sherry, legno di quercia, leggera torba e ancor più leggera salinità. Lascia la bocca ben lubrificata, liscia, i sapori permangono abbastanza a lungo così come la nota alcolica nonostante i soli 40°. Non consiglio l’aggiunta di acqua che fa decadere tutte le qualità di questo ottimo blended.
da Beefheart lun set 23, 2019 9:34 am
lordemsworth ha scritto:...Non consiglio l’aggiunta di acqua che fa decadere tutte le qualità di questo ottimo blended.


Si, se non esageri con l'acqua mantieni anche una buona repellenza per zecche, zanzare e pappataci :marameo:

Mio Dio, tanto mi piace bere Scotch che a volte penso che il mio nome sia Igor Stra-whisky.
(Igor Stravinsky)
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