Facci sapere cosa hai degustato o se sei d'accordo con le note degli altri amici del forum
da LeCarovaniere gio nov 25, 2010 3:59 pm
Salve
E' uscito da circa un mese un imbottigliamento di laphroaig 12 anni dell'azienda di Fabio Rossi. Distillato nel 1998 è stato imbottigliato nel 2010 alla gradazione naturale di 59,4°. E' un laphroaig di notevle spessore. Non starò qui a fare l'analisi tecnica, ma mi limiterò ai commenti (miei). Un whisky morbido e fruttato (molto fruttato), pur essendo abbastanza giovane la componente di torba non risulta affatto "troppo invasiva", ma semmai è in perfetto equilibrio con le noti dolci del malto (accentuate) e le note fruttate (agrumate). Veramente un bell'imbottigliamento, assomiglia un pò al 1996 di Silvano samaroli da pochi mesi sul mercato, ma questo della Wilson & Morgan è un tantino più "fresco & fruttato". Peccato che per ora sia stato imbottigliato solo per il mercato inglese, ma tutte le enoteche che "amano" i whisky di Fabio Rossi sono sicuro che lo abbiano sugli scaffali (io infatti l'ho richiesto). Il costo non è proprio tra i più economici, si aggira sui 68 - 75 euro. Ma come ho già detto è veramente una gran bella espressione di Laphroaig.
Un saluto
Francesco M.
Arezzo
Le Carovaniere

da I love Laphroaig gio nov 25, 2010 5:37 pm
Ciao Francesco,
questo Laphroaig era in degustazione durante il MWF10 al banco del GluGlu, davvero incredibile. Molti mi chiedono perchè i Laphroaig recenti tendono ad essere un po' troppo alcolici, 59.4% in questo caso, 61.5% per il nostro "La torba" e così via. Potrei rispondere che le botti sono + selezionate, che i magazzini ormai sono quasi tutti a temperatura controllata, ecc... La realtà è che il Laphroaig moderno richiede tanto alcool perché conferisce morbidezza. Se dovessi tagliare quell'imbottigliamento al 46% ne uscirebbe un prodotto completamente diverso e non piacevole (a mio giudizio). Cosa ne pensi?
Slainte

Claudio Riva 8-)
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da LeCarovaniere sab nov 27, 2010 3:32 pm
Sicuramente "rallentare" le perdite dovute all'invecchiamento è una metologia applicata da tutte le distillerie. Meno gradi e/o meno volume si perdono, meno si perde anche economicamente parlando.
I magazzi a temperatura controllata possono dare una mano in tal senso.
Ma mi piacerebbe sapere anche se le botti usate negli ultimi tempi hanno responsabilità in materia.
Non credo che portare il singlemalt ad una gradazione inferiore sia sempre "riduttivo"; credo che sia più importante il modo in cui viene fatto questa riduzione di grado. Usare il metodo "tradizionale" comporta 1 anno di tempo e purtroppo molte distillerie/aziende non hanno intenzione di aspettare tanto.

da I love Laphroaig sab nov 27, 2010 5:10 pm
LeCarovaniere ha scritto:Ma mi piacerebbe sapere anche se le botti usate negli ultimi tempi hanno responsabilità in materia.

Credo che sia tutto un insieme di fattori, comprese le botti che tendono ad essere sempre più marcanti.

LeCarovaniere ha scritto:Non credo che portare il singlemalt ad una gradazione inferiore sia sempre "riduttivo"; credo che sia più importante il modo in cui viene fatto questa riduzione di grado. Usare il metodo "tradizionale" comporta 1 anno di tempo e purtroppo molte distillerie/aziende non hanno intenzione di aspettare tanto.

Mi riferivo al Laphroaig moderno e non a tutti i single malt. Cosa intendi con "Usare il metodo tradizionale comporta 1 anno di tempo"? Ti riferisci al vatting o alla maturazione in botte?

Slainte,

Claudio Riva 8-)
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da LeCarovaniere mar nov 30, 2010 3:09 pm
All'essemblaggio, sia che si faccia un vatting o sia che si assembli un determinato single malt. Il medoto "tradizionale" consiste (va) nell'aggiungere un piccola partita d'acqua ogni 3 mesi per meglio permettere l'amalgamazione tra whisky ed acqua. Di tre mesi in tre mesi, per almeno 4 volte, si arriva ad 1 anno.
Questo, a detta di chi se lo ricorda, era il metodo utilizzato una volta nelle distillerie per ridurre di grado un whisky e/o per assemblarlo (sempre con l'obbiettivo della riduzione di grado).
In questo modo veniva garantita la perfetta fusione tra i 2 liquidi e si evitava, quando si beveva un malt, di sentire quella sensazione di "annaquato", oggi abbastanza comune.
Ovviamente, con i tempi moderni, ormai è un metodo che non usa (quasi) più nessuno.

da I love Laphroaig mar nov 30, 2010 4:14 pm
Molto interessante, oggi ho potuto verificare che effettivamente non è + così.
Anche l'acqua che viene usata non è quella di sorgente, ma spesso è distillata (penso ai grandi centri di imbottigliamento di Glasgow o dintorni). Anche questo sicuramente fa differenza.
Slainte,

Claudio Riva 8-)
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