da 777
lun ott 14, 2013 5:05 pm
naso ricco ma non molto espressivo, legno umido, bastoncini di liquirizia, brandy tipo "Cardenal Mendoza".
palato dolce come molti altri Laphroaig, ma a differenza di quelli maturati in ex-bourbon non ha una dolcezza zuccherina e vanigliata, qui è una dolcezza fruttata che non saprei descrivere meglio di "tini di legno non ancora lavati una settimana dopo la vendemmia"
Tracce di marzapane.
Molto Glenfarclas al palato.
finale di media lunghezza, e (finalmente ! ) molto "Laphroaig". Lo sherry lascia spazio a sale, alghe, una punta di torba, olive nere e l'immancabile liquirizia.
considerazioni una naso da brandy spagnolo, un palato da Glenfarclas ed un finale da Laphroaig non sono il massimo della coerenza, ma nel complesso è piacevole e variegato.
Serge Valentin gli ha affibbiato un miserrimo 82 infarcito di simpatici tromboni contro il "finishing", descrivendolo come un Laphroaig che tutto sommato in qualche maniera è sopravvissuto all'orrendo trattamento.
Io però mi importo poco di discorsi inerenti vere o presunte purezze di razza, e mi fido solo del mio palato, che in realtà ha apprezzato abbastanza questo malto, ergo....per me è un buon whisky.
Con alcune precisazioni, però :
1) non esprime la tipicità della distilleria ( a occhi bendati avrei potuto dire tutto ma non Laphroaig)
2) alla lunga potrebbe anche stancare, ma come whisky da occasione (Natale ? compleanno ? ) può essere un piacevole e goloso diversivo.
3) con le sue tonalità "calde" contrasta meravigliosamente con giornate piovose e fredde.
4) non ho esperienza di torba + sherry (anche perchè in genere torba + sherry = bancarotta ), tuttavia paragonandolo ai soli ex-sherry che ho provato non sfigura affatto : lo metterei un 10 centimetri sopra a Glenfarclas di pari prezzo, ed un 10 centimetri sotto GlenDronach di pari livello.
Cari saluti !
palato dolce come molti altri Laphroaig, ma a differenza di quelli maturati in ex-bourbon non ha una dolcezza zuccherina e vanigliata, qui è una dolcezza fruttata che non saprei descrivere meglio di "tini di legno non ancora lavati una settimana dopo la vendemmia"
Tracce di marzapane.
Molto Glenfarclas al palato.
finale di media lunghezza, e (finalmente ! ) molto "Laphroaig". Lo sherry lascia spazio a sale, alghe, una punta di torba, olive nere e l'immancabile liquirizia.
considerazioni una naso da brandy spagnolo, un palato da Glenfarclas ed un finale da Laphroaig non sono il massimo della coerenza, ma nel complesso è piacevole e variegato.
Serge Valentin gli ha affibbiato un miserrimo 82 infarcito di simpatici tromboni contro il "finishing", descrivendolo come un Laphroaig che tutto sommato in qualche maniera è sopravvissuto all'orrendo trattamento.
Io però mi importo poco di discorsi inerenti vere o presunte purezze di razza, e mi fido solo del mio palato, che in realtà ha apprezzato abbastanza questo malto, ergo....per me è un buon whisky.
Con alcune precisazioni, però :
1) non esprime la tipicità della distilleria ( a occhi bendati avrei potuto dire tutto ma non Laphroaig)
2) alla lunga potrebbe anche stancare, ma come whisky da occasione (Natale ? compleanno ? ) può essere un piacevole e goloso diversivo.
3) con le sue tonalità "calde" contrasta meravigliosamente con giornate piovose e fredde.
4) non ho esperienza di torba + sherry (anche perchè in genere torba + sherry = bancarotta ), tuttavia paragonandolo ai soli ex-sherry che ho provato non sfigura affatto : lo metterei un 10 centimetri sopra a Glenfarclas di pari prezzo, ed un 10 centimetri sotto GlenDronach di pari livello.
Cari saluti !