Parliamo di Grappa e altri distillati
da Beefheart sab ago 11, 2018 12:07 pm
Giorno a tutti,
vista l'opprimente calura ed il conseguente calo verticale del consumo di whisky (che guai a mixare), sono momentaneamente concentrato sugli intrugli da bere freddi. Freddissimi. Ed in quantità copiose.

Ignorante nella mixology e di poche pretese, mi accontento e trastullo con distillati bianchi, "da battaglia", di quelli che non ti piange il cuore a "profanarli" con ghiaccio, soda, spremute ed inquinanti vari...

Tra questi, immancabili sono i rum bianchi agricoli, ma ho a casa anche qualche cachaca. Ed inevitabilmente, quando ti capita di accostare i due e non sei ferrato in materia, ti viene da chiederti (e poi da chiederVi): ma sostanzialmente, oltre alle località di provenienza (e forse alle diverse gradazioni di distillazione) che differenza c'è tra i due? Si può dire "nessuna" senza fare la figura del cioccolataio?
:cheers:

Mio Dio, tanto mi piace bere Scotch che a volte penso che il mio nome sia Igor Stra-whisky.
(Igor Stravinsky)
da FedeNovara dom ago 12, 2018 8:03 am
Da quanto ho capito, la cachaca è prodotta in Brasile e la materia prima è la canna da zucchero tagliata e lasciata a fermentare con batteri spontanei. Il rum invece è prodotto in molti posti e la materia prima non è normata.
La cachaca è più vicina agli agricole, per quanto ho potuto assaggiare.

http://www.iobevotanto.it
Il whisky continua a fare schifo.
da angelshare lun ago 13, 2018 9:09 am
la faccio facile e semplificata e da profano: entrambi succo di canna, entrambi possono usare lieviti selezionati o selvaggi. Mi risulta la differenza sostanziale sia sulla distillazione, la cachaca viene distillata in singola distillazione a max 56% (a memoria, da verificare) mentre il rum esce ben oltre il 70. In molti mercati la cachaca può essere venduta come rum. Il brasile ha grandi quantità e qualità di canna e quindi sta iniziando a produrre anche distillati etichettati come "rum". La cachaca era un prodotto generalmente scadente anni fa, ora si sta molto emancipando.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da Beefheart lun ago 13, 2018 9:31 am
FedeNovara ha scritto:...La cachaca è più vicina agli agricole, per quanto ho potuto assaggiare.


Soprattutto agli agricole bianchi dai quali a volte fai fatica a distinguerla.
Azzardo a dire che la cachaca è un attimo meno piaciona... :?

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(Igor Stravinsky)
da Beefheart lun ago 13, 2018 9:32 am
angelshare ha scritto:...In molti mercati la cachaca può essere venduta come rum...


Ah ecco, adesso capisco :ok:
Grazie assai

Mio Dio, tanto mi piace bere Scotch che a volte penso che il mio nome sia Igor Stra-whisky.
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da FedeNovara lun ago 13, 2018 9:56 am
Avevo seguito una "masterclass" con un tizio di Aguà (White Spirit Festival) e diceva che, forse, il Consorzio della Cachaca proverà a unire tutte le distillerie per stabilire un disciplinare più serio.

Per il resto mi accodo a Davide, ha detto giusto.

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Il whisky continua a fare schifo.
da Gotan gio ago 16, 2018 12:05 pm
Io ho ho trovato in rete un articolo che sembra piuttosto autorevole e dettagliato.
Maggiori differenze in generale, rispetto al rum agricòle:
1) Vol. alcolico in bottiglia: nella cachaca, dal 38% al 48%. Nel rum mai sotto i 40%, spesso molto sopra i 48%.

2) Nella cachaca si aggiunge spesso zuccheri, fino ad una percentuale di 6g/l. Negli agricole, almeno in quelli non invecchiati, non ho notizie di zuccheri aggiunti, pratica che coinvolge più spesso i rum da melassa e gli invecchiati in genere

3) La cachaca è distillata una o due volte, in alambicco o a colonna, per lo più il risultato della prima distillazione ha una percentuale alcoolica del 65%- 70%

Discorso completamente diverso se il rum viene dalla Martinica: il disciplinare AOC prevede regole parecchio stringenti su molti punti della distillazione. Tra i tanti:

Coltivazione e produzione

1) Le varietà di canna che si possono utilizzare come materia prima del rhum agricole Martinique devono far parte di una lista redatta da INAO. Nell’integrazione del 2014 si specifica che devono far parte delle famiglie Saccharum officinarum e Saccharum spontaneum o ibridi su queste due basi. Le canne transgeniche non sono permesse.
2) Il raccolto deve avvenire nel periodo 1 Gennaio – 31 Agosto.
3) Il rendimento medio di una parcella non può eccedere le 120 tonnellate per ettaro
4) Non può essere utilizzato sciroppo o melasse
5) La durata di fermentazione non può eccedere le 120 ore ad una temperatura massimo di 38,5°C Q
6) Il succo fermentato deve presentare un titolo alcolometrico minimo di 3,5% di alcol

Distillazione

1) Deve essere eseguita in colonna continua, alimentata a vapore, con diametro tra 0,7 e 2 metri
La concentrazione eseguita con da 5 a 9 piatti, in rame
Esaurimento in almeno 15 piatti in inox o rame
Retrogradazione realizzata in uno o più chauffe-vin o condensatori in rame
2) E' vietata la seconda distillazione

Rhum – prodotto ‘crudo’

All’uscita dall’alambicco il rhum deve avere una gradazione compresa tra 65% e 75% a 20°C
Deve avere un tenore minimo di elementi volatili (non alcolici o ‘congeners’) di 225 gr per ettolitro anidro, di alcol puro HLAP.

Questo il link da cui ho preso le informazioni

http://cdn.intechopen.com/pdfs/33759/In ... ha_as_.pdf

Accumula oggi e non pentirti domani!
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