Si, a livello di calcolo puoi semplicemente dividere in due il proof e trovare la gradazione alcolica come la misuriamo noi.
L'origine, se non ricordo male, deriva dai tempi del proibizionismo e dei moonshine (o era verso la fine '800? Questo non lo ricordo molto bene....). In sostanza, quando in america si smerciava del whisky sulla strada o comunque al volo, bisognava anche capire se si stava comprando una fregatura o meno.
Siccome non era possibile misurare la gradazione alcolica così su due piedi, si usava un metodo empirico: dando fuoco al distillato, se la fiamma persisteva allora la gradazione era accettabile. Si diceva allora che il distillato era "100% proof" (cioè "garantito al 100%"). Se invece la fiamma si spegneva, allora c'era troppa acqua (quindi la gradazione era troppo bassa) e il distillato non era di qualità.
La soglia di quel 100% proof corrisponde guarda caso ad un 50% di alcool (al di sotto non brucia, al di sopra brucia), da qui il motivo per cui genericamente si calcola che i proof sono il doppio dei gradi alcolici. A partire da questo 100% proof è stata poi costruita la scala che usano ancora adesso in America e non solo: infatti oggi trovi anche bottiglie "proof" 104, 110, 90 ecc...
Tutto questo se ricordo giusto la storiella....