Di tutto un po': per riflettere sul mondo del whisky (e non solo), ma anche per ridere
da angelshare gio apr 26, 2012 10:13 am
Malt Whisky yearbook 2012, p.69
The big malting companies actually do not use solid peat at all for their peated malt. Instead, a solution of water and phenols is sprayed on to the barley
Marchino, vedi mo cosa ti bevi.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da angelshare gio apr 26, 2012 11:27 am
La cosa è dibattuta anche dai malt maniacs e sembra nOn ci sia conferma...ma non sarei stupito.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da marco77 gio apr 26, 2012 12:36 pm
...stavo giusto seguendo il dibattito su FB nel gruppo dei malt maniacs...

Hai presente quando, commentando l'esperimento di Claudio col caramello, ho parlato di "piccole bugie"? Non sarei stupito nemmeno io...

Let’s keep it fun; whisky’s no serious matters (unless you have to make a living out of it, or if you down way too much of it). Serge Valentin
da LeCarovaniere gio apr 26, 2012 3:33 pm
Salve

Perchè allora gli "anziani" del Whisky la "menano tanto" sulla grande differenza tra l'orzo maltato in proprio e quello delle malterie centralizzate ???

Se fosse sempre e solo "Orzo Affumicato" non ci dovrebbero essare tutte queste differenze !!

da I love Laphroaig gio apr 26, 2012 3:39 pm
Avevo letto e mi è sembrata una esagerazione. Non ho mai visto torbare con del liquido (non vedo perchè i vari maltings per l'industria del whisky dovrebbero tenere acceso un forno di torba solo per i turisti...), ma c'è da aspettarsi di tutto.
E' bene che adesso tutti noi siamo sensibili e teniamo alta l'attenzione.
E' vero che il whisky di una volta era diverso (migliore?!?) ma sicuramente allora si usava più caramello ... oggi si preferisce scegliere delle botti + attive.

Claudio Riva 8-)
I love Laphroaig, www.laphroaig.it
WhiskyClub Italia, www.whiskyclub.it
da angelshare gio apr 26, 2012 3:45 pm
Riporto la considerazione fatta su MM. Un distillery manager mi ha riportato la difficolta' nel far corrispondere la scheda del malto con tanto di PPM col risultato finale una volta fatto il mashing e poi distillato. Tanto da dover cambiare fornitore varie volte e dover fare svariate prove. Questo potrebbe voler dire sia che c'e' ancora una componente di artigianalita' e quindi i risultati sono poco controllabili e quindi ci sono delle tolleranze sia che la torbatura e' fatta a ca@@o...magari spruzzando acqua affumicata.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da I love Laphroaig gio apr 26, 2012 3:59 pm
angelshare ha scritto:Riporto la considerazione fatta su MM. Un distillery manager mi ha riportato la difficolta' nel far corrispondere la scheda del malto con tanto di PPM col risultato finale una volta fatto il mashing e poi distillato. Tanto da dover cambiare fornitore varie volte e dover fare svariate prove. Questo potrebbe voler dire sia che c'e' ancora una componente di artigianalita' e quindi i risultati sono poco controllabili e quindi ci sono delle tolleranze sia che la torbatura e' fatta a ca@@o...magari spruzzando acqua affumicata.

Premesso che una singola "confessione" non può mai confermare una regola - ma al limite la può solo contraddire ... farei due osservazioni.
1. Quella della distillazione è una vera e propria industria e lo Scotch Whisky ne è un chiaro esempio ... di artigiani ce ne sono davvero pochi
2. Che si affumichi o che si spruzzi ... viene difficile produrre "a culo" un malto con le specifiche della distilleria (che ne so 45 ppm). Si blenda, si fa un silos di malto a 40ppm, un silos di malto a 50ppm e si miscelano, a secondo delle componenti dell'uno o dell'altro si potranno ottenere 40ppm, 41ppm, 42ppm ... 50ppm.
3. Di santi in giro ce ne sono sempre meno, mi sono innamorato del mondo dello Scotch perchè le persone con cui ho avuto a che fare mi sono sempre sembrate sincere ... vai poi a sapere cosa accade davvero nelle stanze dei bottoni
4. Detto questo il disciplinare dello Scotch è lì ed è molto chiaro e restrittivo ... altri spiriti preferiscono non stabilire regole, oppure stabilirle molto permissive

Claudio Riva 8-)
I love Laphroaig, www.laphroaig.it
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da angelshare gio apr 26, 2012 5:30 pm
Dicono sia stato un misunderstanding e che non sia vera sta cosa. Verrà corretta nel nuovo yearbook.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da I love Laphroaig gio apr 26, 2012 5:36 pm
angelshare ha scritto:Dicono sia stato un misunderstanding e che non sia vera sta cosa. Verrà corretta nel nuovo yearbook.

Il solito terrorismo :twisted:

Claudio Riva 8-)
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da marco77 gio apr 26, 2012 7:22 pm
Per tutto ciò che riguarda il settore "alimentare" sono molto diffidente. Spesso le etichette lasciano a desiderare... :evil:

Per quanto riguarda la questione FAKE PEAT: non smetterei di bere i single malt (torbati) che bevo anche se la cosa risultasse vera :slainte: . Solo, mi spiacerebbe che la cosa fosse stata deliberatamente taciuta... :(
In fondo, la gente continua a mangiare Nutella, patatine fritte in sacchetto e snack al caramello, anche se le loro etichette riportano più sigle che nomi di ingredienti...

Let’s keep it fun; whisky’s no serious matters (unless you have to make a living out of it, or if you down way too much of it). Serge Valentin