angelshare ha scritto:Riporto la considerazione fatta su MM. Un distillery manager mi ha riportato la difficolta' nel far corrispondere la scheda del malto con tanto di PPM col risultato finale una volta fatto il mashing e poi distillato. Tanto da dover cambiare fornitore varie volte e dover fare svariate prove. Questo potrebbe voler dire sia che c'e' ancora una componente di artigianalita' e quindi i risultati sono poco controllabili e quindi ci sono delle tolleranze sia che la torbatura e' fatta a ca@@o...magari spruzzando acqua affumicata.
Premesso che una singola "confessione" non può mai confermare una regola - ma al limite la può solo contraddire ... farei due osservazioni.
1. Quella della distillazione è una vera e propria industria e lo Scotch Whisky ne è un chiaro esempio ... di artigiani ce ne sono davvero pochi
2. Che si affumichi o che si spruzzi ... viene difficile produrre "a culo" un malto con le specifiche della distilleria (che ne so 45 ppm). Si blenda, si fa un silos di malto a 40ppm, un silos di malto a 50ppm e si miscelano, a secondo delle componenti dell'uno o dell'altro si potranno ottenere 40ppm, 41ppm, 42ppm ... 50ppm.
3. Di santi in giro ce ne sono sempre meno, mi sono innamorato del mondo dello Scotch perchè le persone con cui ho avuto a che fare mi sono sempre sembrate sincere ... vai poi a sapere cosa accade davvero nelle stanze dei bottoni
4. Detto questo il disciplinare dello Scotch è lì ed è molto chiaro e restrittivo ... altri spiriti preferiscono non stabilire regole, oppure stabilirle molto permissive