da gallus
mar lug 30, 2013 6:51 am
Claudio io non sono così pessimista, dipende molto da distilleria a distilleria. Su Islay Ardbeg e Laphroaig sono in discesa sulla qualità dei prodotti mentre Bowmore é in salita mentre Lagavulin sta sempre ad un livello alto. bruichladdich sta uscendo con buoni prodotti, così come per Port Charlotte e Octomore. Bene anche Kilchoman. Caol Ila ha ampliato la gamma degli imbottilgliamenti originali ed il livello é buono. Quanto a Bunnahabhain a me sembra che i prodotti sono buoni.
Ovviamente concordo pienamente con te con i prezzi, purtroppo tra domanda e offerta e speculazione c'é uno squilibrio ed i prezzi sono in continua ascesa. Fino a quando? nessuno lo sa.
L'enorme domanda ha fatto sì che le distillerie più rinomate ormai producono 100% single malt; la quantitä prodotta é in aumento però servono anni per far maturare i prodotti e in questa fase c'é un gap che é coperto con i whisky senza indicazione dell'età, segno ovvio che sono giovani.
pare ovvio che l'industria é stata colta in contropiede ed ha tardato a reagire alla domanda però lo ha fatto, molte distillerie hanno avuto degli ampliamenti, nuove distillerie sono state create per la produzione dei blended e non da ultimo sono state decurtate o eliminate le vendite di botte a imbottigliatori privati.
ora? attendere la maturazione dei prodotti agli invecchiamenti storici e verificare a quel momento il livello della qualità.
il prezzo é l'altro grande fattore, prima o poi sempre più consumatori vireranno su distillati a costo più modico, il mercato funziona sempre e l'equilibrio lo si trova prima o poi.
antidoto a questo: mettere da parte buoni prodotti acquistati a prezzi ragionevoli come assicurazione a brutte sorprese
Ovviamente concordo pienamente con te con i prezzi, purtroppo tra domanda e offerta e speculazione c'é uno squilibrio ed i prezzi sono in continua ascesa. Fino a quando? nessuno lo sa.
L'enorme domanda ha fatto sì che le distillerie più rinomate ormai producono 100% single malt; la quantitä prodotta é in aumento però servono anni per far maturare i prodotti e in questa fase c'é un gap che é coperto con i whisky senza indicazione dell'età, segno ovvio che sono giovani.
pare ovvio che l'industria é stata colta in contropiede ed ha tardato a reagire alla domanda però lo ha fatto, molte distillerie hanno avuto degli ampliamenti, nuove distillerie sono state create per la produzione dei blended e non da ultimo sono state decurtate o eliminate le vendite di botte a imbottigliatori privati.
ora? attendere la maturazione dei prodotti agli invecchiamenti storici e verificare a quel momento il livello della qualità.
il prezzo é l'altro grande fattore, prima o poi sempre più consumatori vireranno su distillati a costo più modico, il mercato funziona sempre e l'equilibrio lo si trova prima o poi.
antidoto a questo: mettere da parte buoni prodotti acquistati a prezzi ragionevoli come assicurazione a brutte sorprese