da
emtc74
ven ott 10, 2014 9:28 am
Accipicchia che argomento complesso.
E dopotutto Pino non potevi senz'altro iscriverti al forum per qualcosa di banale.
Inserisco il punto di vista (mio ovviamente) di uno che con il mondo del whisky c'entra poco, non ci lavoro, sono poco partecipe ad eventi, lo ho incrociato per caso visitando la Scozia anni fa, non ho una grande esperienza di assaggi, non un sono "tecnico", ecc ecc.
Insomma sono "il" classico consumatore standard.
Per chi si trova nella mia situazione l'aiuto nella scelta delle bottiglie da acquistare è essenziale perché altrimenti rischierei di gettare alle ortiche la gran parte dei soldi che spendo. L'aiuto di cui parlo è chiaramente un filtro che riassumo in tre cose:
1 la qualità assoluta del prodotto
2 la tipologia (sherry, morbido, dolce, tornato, ecc ecc)
3 il rapporto tra i punti 1 e 2 ed il prezzo
Questi elementi li posso trarre al meglio attraverso la frequentazione di un esperto, che mi sappia capire e consigliare. Ma non sempre è possibile per motivi talmente ovvi che non sto qui a spiegare.
Mancando la possibilità di realizzare quanto sopra ma avendo voglia di capire la cosa migliore è fare assaggi. Ma anche questo non sempre è possibile con la frequenza che si vorrebbe, e io ad esempio per realizzare i 2000 assaggi citati da Pino come bagaglio personale impiegherò tra i 120 ed i 150 anni !
E così si finisce a digitare whisky su Google.
E allora si leggono Blog, ci si iscrive ai forum e si leggono le recensioni dei guru. È sbagliato? Ma no, internet è la prima forma di comunicazione assolutamente trasversale quindi non sfruttarla è ridicolo.
Certo che si deve usare molto, molto buon senso perché va da sé che il rischio di cadere nella rete di qualche trappola commerciale e fare la figura degli allocchi è grande. Come è grande il rischio di prendere per oro colato il giudizio di qualcuno che in realtà ne sa meno di noi.
E allora ? È dunque chi scrive recensioni o anima un blog ha una grande responsabilità, quella di essere onesto e dichiarare quali sono le sue intenzioni.
Il forum è diverso perché la relazione di dialogo è diretta e bidirezionale, quindi c'è maggior trasparenza. Questo non toglie che se si vuol esercitare una certa influenza lo si possa fare comunque. Insomma anche qui si devono trarre le informazioni cum grano salis.
E qui veniamo ad un punto dolente che è quasi tutto nostrano, il voler mettere avanti i propri interessi a quelli collettivi è una cattiva usanza, si tratta di un gap culturale che in molte altre società non c'è. I romani dicevano mala tempora currunt, quest'espressione è tremendamente attuale.
Colgo l'occasione anche per esprimere una valutazione su alcune dinamiche. Da alcune discussioni è emerso che nel mondo italico del whisky vi sono gelosie individuali e una non meglio precisata competizione internazionale.
Insomma per me tali elementi abbinati ad una bevanda (che al mattino viene comunque espulsa !!) appaiono grottosche e ridicole, non mi piacciono e da alcuni miei errori recenti, ho tratto un insegnamento che mi aiuterà a tracciare una linea per starne alla larga in futuro.
Concludo questo tedioso intervento ringraziando pubblicamente Pino per il contributo fisico che fornisce a chi, come me, ne sa (molto) di meno, e ringraziando anche chi sui mezzi messi a disposizione da internet fa lo stesso con onestà intellettuale. in fin dei conti sta a noi essere critici verso certi censori che si credono ciceroni del whisky ma possono esserne solo i Catilina .
Ultima modifica di emtc74 il ven ott 10, 2014 10:19 am, modificato 1 volta in totale.