LeCarovaniere ha scritto:marco77 ha scritto:Hal9000 ha scritto:Quello che volevo dire è semplice, alla luce di un percorso prettamente ludico ed edonistico: se tu decidi di dare un voto, quel voto può solo rispecchiare la tua personale scala di valori: se dai 85 al whisky A e 80 al whisky B, significa semplicemente che ritieni il whisky A migliore di B, lasciandoti la più ampia discrezionalità su come hai ottenuto quei numeri (eventualmente, se ci sono, mi andrò a leggere i commenti).

Fermo Restando (mi capita di rado di iniziare con questa citazione) che in questo ragionamento non esiste un giusto o sbagliato, io mi posso trovare d'accordo a quanto sopra riportato se facciamo una discussione tra appassionati, non mi trovo invece d'accordo se il punto d'arrivo è espriemere una valutazione che possa essere comprensibili a tutt, appassionati e no.
E badate bene non ho mai detto che sono contrario a dare dei punteggi, molto semplicemente dico che mi piacerebbe poter utilizzare una metodologia che sia eguale x tutti e comprensibile a tutti.
Proprio perchè vedo tutti i giorni il "potere" che hanno i punteggi sui consumatori, infatti basta che una bottiglia prenda 92 punti x essere venduta alla velocità della luce.
Oppure quanti prima di scegliere una bottiglia vanno a dare una sbirciata sui soliti siti x vedere che punteggi hanno preso ?? (io l'ho fatto e lo faccio tutt'ora).
Bene a me piacerebbe che il punteggio, pur nella rispettabile (ed importantissima) tutela delle diverse sensibilità, possa essere espresso e letto come qualcosa più di un semplice numero.
Insomma vorrei un punteggio più "Democratico" e meno "Aristocratico" (non vi preoccupate, a mala pena faccio fatica io a comprendere quello che volevo dire con questa affermazione)
Detto che non c’è nulla di aristocratico nel dare dignità di giudizio a chiunque, caso mai è il contrario, penso, comunque, di aver capito ciò che vuoi dire, anche se, al momento, trovo ingiusto cercare di cambiare il giocattolo a gpp, dato che si diverte anche con voti fantasma.
Non c’è niente di male ad essere influenzato dai voti, basta sapere che per un appassionato che dà un 92, ci può esserne un altro che dà 20 punti di meno; fa parte del gioco.
Più che standardizzare i metodi di giudizio, potresti suggerire parametri nuovi. I sistemi per i profili aromatici proposti da Serge e Diageo sono relativamente recenti e sono nati proprio per caratterizzare oggettivamente un prodotto. Ma lascia stare voti e giudizi, per cui la componente soggettiva, anche di metodo, è fondamentale.
Si è accennato alla corrispondenza fra naso e palato, un’altra idea potrebbe essere il numero di dram prima di cambiare bottiglia. Oppure si potrebbero filtrare i voti complessivi, separando, ad esempio, i fumatori dai non fumatori, oppure i voti femminili.
Al momento, ritengo, comunque, necessario un Alert per gpp per il primo Aprile.