Autore anonimo e privo di fonti.
Tuttavia...
...è vero che sempre più studi dimostrano che gli astemi hanno palesemente un'aspettativa di vita più bassa dei bevitori moderati.
C'è chi dice valga per il vino a causa di certe sue proprietà, ma c'è anche chi definisce così irrisorie le quantità di antiossidanti nel vino da considerare una leggenda le sue proprietà benefiche, se non fosse...proprio per la presenza in esso di alcool.
Vi segnalo quest'articolo
http://www.psmag.com/health-and-behavio ... lthy-87891 dall'inequivocabile titolo "The Truth We Won’t Admit: Drinking Is Healthy".
Insomma la salubrità dell'alcool funzionerebbe come una curva a J: poco è meglio di niente, poi superata una certa quantità si torna a salire in quanto a pericolosità.
Qual è la quantità in cui si raggiunge il punto più basso e quello in cui si pareggia l'analcolismo? Ci aiuta quest'altro interessante articolo
http://www.dramming.com/2014/08/29/the- ... the-booze/ con relativo grafico

Non sono riuscito a capire su quale tipologia di persona si basa il grafico (penso su un uomo di media corporatura e dò per scontato che si stia parlando di alcool consumato a stomaco pieno o durante i pasti) ma da quanto dice il punto più basso è a 20 grammi di alcool al giorno (6 cl di whisky a 43°, ad esempio) mentre il pareggio è addirittura a 80 (23 cl di Lagavulin).