Di tutto un po': per riflettere sul mondo del whisky (e non solo), ma anche per ridere
da Beefheart dom giu 14, 2020 12:40 pm
Quando hai dei dubbi non c'è niente di meglio che chiedere laddove hai più probabilità di ottenere risposte...
Grazie :D

Mio Dio, tanto mi piace bere Scotch che a volte penso che il mio nome sia Igor Stra-whisky.
(Igor Stravinsky)
da ZioWhisky lun giu 15, 2020 11:37 am
Mah.

Bisognerebbe controllare se sono state fornite indicazioni specifiche nella legislazione vigente.

Bisogna anche capire in quale botte abbia maturato, eventualmente, il whisky prima del finishing...
Da 1 botte di maturazione ad 1 botte (di capacità analoga) di finishing, per esempio, a me verrebbe da considerare comunque "single cask" il prodotto finito...

In ogni caso, bella domanda Loris.
da angus67 lun giu 15, 2020 1:59 pm
Bella domanda !
Per quanto mi riguarda dovrebbe cambiare denominazione nel caso di finishing ovvero "Double cask" con indicazione del periodo passato nella seconda botte e del numero della stessa come presente di solito nei "Single cask", però forse sono io che mi faccio troppe menate. :D

So join me for a drink, boys,we gonna make a big noise
So don’t worry ’bout tomorrow,take it today
Forget about the cheque,we’ll get hell to pay


Immagine
da kleepaul lun giu 15, 2020 3:15 pm
angus67 ha scritto:Bella domanda !
Per quanto mi riguarda dovrebbe cambiare denominazione nel caso di finishing ovvero "Double cask" con indicazione del periodo passato nella seconda botte e del numero della stessa come presente di solito nei "Single cask", però forse sono io che mi faccio troppe menate. :D

Sattoh. In stile balvenie double barrel matured.

Ma credo che non ci sia un obbligo
da CaskStrength mar giu 16, 2020 1:09 am
Non mi risulta che nella normativa ci sia alcunchè circa la definizione legale di single cask. Quando sull'etichetta, come nell'esempio che ha fatto Bob, si menziona un finishing, possiamo star certi che il whisky è stato trasferito da una botte ad un'altra... il problema è che, in assenza di tale menzione, di sicurezze al 100% non ce n'è e non possiamo sapere se il whisky single cask che stiamo bevendo abbia speso tutta la sua maturazione in un'unica botte e solo in quella, o abbia fatto qualche passaggio.
Della cosa credo si sia comunque già parlato qui sul forum (e ricordo anche in qualche recente degustazione con Davide V&M, che confermava che questa pratica di trasferire da una botte all'altra esiste eccome).
Se, come dice Bob, prendo una botte e la travaso in un'altra, posso al limite ancora parlare di single cask, anche se la definizione secondo me inizia a "scricchiolare"... ma come la mettiamo se prendo del whisky da due botti ex Bourbon e lo piazzo in una più capiente botte ex Sherry, e poi etichetto il whisky come proveniente da una singola botte ex Sherry? Ha ancora senso, dopo aver variato sia il tipo di botte che il numero, parlare di single cask? Eppure nulla vieta di farlo...
In una registrazione di una degustazione tenuta di recente dal team Whiskyfacile + MWF ho sentito dire che la Scotch Whisky Association ha dato come linea guida/indicazione di non mettere "single cask" in caso di passaggi di botte, ma è - appunto - un'indicazione e non una norma e tra l'altro non sono riuscito a trovare riscontro di questa cosa (ma ho cercato velocemente).

Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)
da angelshare gio giu 18, 2020 1:14 pm
Concettualmente se di quel whisky e' stato prodotto un singolo barile, anche se avesse passato 1 solo mese di secondo passaggio, si tratta di un single cask.
Di fatto di quel whisky fatto in quel modo ve ne saranno solo x bottiglie.
Semplificando, tutto quello che esce da una botte e non viene miscelato con altre e' un single cask.
Ve ne sono molti esempi, in alcuni casi si usa il cask (singolo) per fare il marriage (esistono tanti blend che nascono in botte usando whisky gia' con una loro storia dietro).

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da Davide V&M gio giu 18, 2020 5:47 pm
CaskStrength ha scritto:Non mi risulta che nella normativa ci sia alcunchè circa la definizione legale di single cask. Quando sull'etichetta, come nell'esempio che ha fatto Bob, si menziona un finishing, possiamo star certi che il whisky è stato trasferito da una botte ad un'altra... il problema è che, in assenza di tale menzione, di sicurezze al 100% non ce n'è e non possiamo sapere se il whisky single cask che stiamo bevendo abbia speso tutta la sua maturazione in un'unica botte e solo in quella, o abbia fatto qualche passaggio.
Della cosa credo si sia comunque già parlato qui sul forum (e ricordo anche in qualche recente degustazione con Davide V&M, che confermava che questa pratica di trasferire da una botte all'altra esiste eccome).
Se, come dice Bob, prendo una botte e la travaso in un'altra, posso al limite ancora parlare di single cask, anche se la definizione secondo me inizia a "scricchiolare"... ma come la mettiamo se prendo del whisky da due botti ex Bourbon e lo piazzo in una più capiente botte ex Sherry, e poi etichetto il whisky come proveniente da una singola botte ex Sherry? Ha ancora senso, dopo aver variato sia il tipo di botte che il numero, parlare di single cask? Eppure nulla vieta di farlo...
In una registrazione di una degustazione tenuta di recente dal team Whiskyfacile + MWF ho sentito dire che la Scotch Whisky Association ha dato come linea guida/indicazione di non mettere "single cask" in caso di passaggi di botte, ma è - appunto - un'indicazione e non una norma e tra l'altro non sono riuscito a trovare riscontro di questa cosa (ma ho cercato velocemente).


sarò laconico: la SWA non ha dato nessuna guidance sul termine single cask. zero. nicht. :1hahaha: