Sul blog un lettore mi fa notare
Seguo il mondo del whisky da oltre 30 anni, anche se in questi ultimi tempi la mia attenzione si è considerevolmente attenuata per motivi contingenti.
Vorrei, nel modo più bonario e rispettoso possibile, farvi notare l’uso errato che viene costantemente fatto dell’aggettivo riferito a “torba” che in italiana lingua non è “torbato”, ma è “torboso”.
Basta consultare un qualsiasi buon dizionario per rendersene conto.
“Torbato” in italiano si riferisce esclusivamente all’omonimo vino bianco di Alghero, lanciato nei lontani anni ’60 dalla Sella&Mosca.
Non so quando questo strafalcione abbia avuto inizio e ad opera di chi,
certo è che continuare a dire ed a scrivere “torbato” in luogo di “torboso” con riferimento ad un whisky, denota poco rispetto per la lingua di Dante, o per quel poco che oggi ne rimane.
A meno che si insista nell’errore per non urtare la suscettibilità di qualche guru che verosimilmente non rinuncerebbe mai al suo “torbato”.
Grazie per la cortese attenzione e scusate la pedanteria di chi si innamorò del whisky nei primi anni’80 leggendo i libri di David Daiches e dell’”oste” ferrarese Moreno Pellegrini… Dio, sembrano passati mille anni da allora per il mondo del whisky, dai primi timidi imbottigliamenti di single malts a quelli odierni!!
In ogni caso, in entrambi i testi citati si scriveva ancora correttamente “torboso”.
Dunque il malvezzo del “torbato” è nato sicuramente in epoca successiva….
ovviamente ho risposto con un link a questa discussione. La lingua italiana è meravigliosa.
Davide Terziotti
angelshare.it
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