Di tutto un po': per riflettere sul mondo del whisky (e non solo), ma anche per ridere
da andreaget ven apr 12, 2013 3:47 pm
Scusate la domanda ma ho una curiosità,
Visto l ingente investimento che bisogna compiere per aprire una distilleria, volevo sapere in linea di massima quante distillerie scozzesi sono controllate da multinazionali e se e possibile come nella birra una possibile distinzione tra artigianale e industriale nel mondo del whisky.
Grazie
da angelshare ven apr 12, 2013 4:03 pm
Saro' piu' preciso, ma quasi tutte le distillerie sono in mano a multinazionali, c'e' qualche eccezzione come la famiglia grant che ha due grosse distillerie (Glenfiddick e Balvenie) ma il resto e' quasi tutto in mano a Diageo e Pernod Ricard.
Nel whisky la differenzianzione si può fare ma è meno evidente che per la birra in quanto gli ingredienti bene o male sono gli stessi e non si possono aggiungere succedanei o additivi chimici neanche durante la produzione (tipo antischiuma, anche se forse qualcuno li usa, o i vari usati durante il mashing).
Leggi qui
http://www.dramming.com/2013/04/05/whis ... t-over-it/
E' ovvio che ci sono distillerie tutte automatizzate e altre tutte manuali, cambia molto la poesia ma non e' detto che ci sia un prodotto "manuale" meglio di uno "automatizzato".

La grossa differenza è poi nella fase finale, filtratura a freddo o meno e grado alcolico. Pero' sia l'industria che l'artigiano fanno o non fanno queste cose.
Poi c'e' tutto il discorso dei single cask, selezionatori, imbottigliatori che forse sono piu' gli artigiani del whisky.
Claudio ti linkera' un sacco dei suoi pezzi sull'argomento, io ne sto scrivendo uno che non e' 100% pertinente ma esce presto e c'entra in qualche modo.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da andreaget ven apr 12, 2013 5:38 pm
Nel whisky la differenzianzione si può fare ma è meno evidente che per la birra in quanto gli ingredienti bene o male sono gli stessi e non si possono aggiungere succedanei o additivi chimici neanche durante la produzione (tipo antischiuma, anche se forse qualcuno li usa, o i vari usati durante il mashing).

immaginavo ma volevo la conferma

La grossa differenza è poi nella fase finale, filtratura a freddo o meno e grado alcolico. Pero' sia l'industria che l'artigiano fanno o non fanno queste cose.

ho trovato un articolo scritto da claudio sulla filtratura a freddo e dopo lo leggo per capire meglio

Poi c'e' tutto il discorso dei single cask, selezionatori, imbottigliatori che forse sono piu' gli artigiani del whisky.

voglio approfondire il ruolo dell imbottigliatore indipendente, e capire bene il suo ruolo. in parole povere tizio va in una distilleria, prova il whisky di qualche botte, la compra e imbottiglia? (sarà una domanda studpida ma sono ignorante in materia e voglio approfondire :lol: )

grazie per le informazioni
da Lo Zio sab apr 13, 2013 1:27 pm
angelshare ha scritto:Saro' piu' preciso, ma quasi tutte le distillerie sono in mano a multinazionali, c'e' qualche eccezzione come la famiglia grant che ha due grosse distillerie (Glenfiddick e Balvenie) ma il resto e' quasi tutto in mano a Diageo e Pernod Ricard.


Anche questa Bruichladdich :?: :roll:

Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.