da angelshare
gio nov 14, 2013 3:22 pm
Prendo spunto dall'articolo di Andrea http://www.whiskynews.it/2013/11/14/14- ... lla-curva/ per cercare di tirare fuori dal forum quello che deve essere, un punto di discussione. Anziché rispondere direttamente su WN direi che potremmo usare questo spazio.
Io ho già avuto modo parlare con A&G riguardo a cambiamenti delle prossime edizioni e loro hanno già in mente diverse idee che se vorranno potranno esporre qui, ben sapendo che noi siamo una minoranza di rompiscatole rispetto alla fiumana di persone che si sono riversate al Mariott.
Detto questo parto io dalle considerazioni di Andrea per dire la mia e poi cercare di ampliare il discorso anche a seguito di conversazioni con altri attori (es Max).
1) la location Hotel Marriott ha già vissuto le sue edizioni ma sia logisticamente che come spazi è ormai inadeguata
Direi che se non siamo a tappo manca poco, anche se non ho visto "crisi" organizzative neppure sabato, il pubblico si è distribuito per bene. Il cambio di location è sempre rischioso ma ovvio che se le presenze devono aumentare è obbligatorio cambiare. Detto questo Limburg non cambia location nemmeno a fronte di invasioni barbariche, per quanto con qualche tendone se la siano cavata.
2) è necessaria un’analisi della direzione in merito [..] investendo in presenze di primo livello non solo nel panorama nazionale [..]
Sicuramente se venisse un personaggio top sarebbe meglio. Io credo che comunque il livello della presenza "scozzese" ai banchi e alle masterclass sia stato adeguato. Quest'anno le MC erano migliori di Parigi e di tanti festival europei, quanche inserimento di fuoriclasse ovvio non farebbe male. E io poi ho stima nei nostri "ambasciatori", noi italiani sul whisky siamo forti, ma un MEssi in squadra farebbe bene.
3) l’offerta culinaria era molto buona (a livello qualitativo) ma critiche sono trapelate per la scarsità (in senso quantitativo)
A Parigi dentro il festival non si mangia proprio, a Limburg c'e' un pub che forse è meglio evitare ed è completamente separato dalla manifestazione. Io sono piuttosto contrario a offerte alimentarei all'interno del festival mischiate ai banchi, vedere uno che mi mangia davanti mentre verso da bere non mi piacerebbe. Dovrebbe essere uno spazio separato. PArlo da espositore che deve far quadrare i conti: una offerta ottima di cibo fa calare incassi per il whisky, oramai le persone si fissano un budget e non credo valga "se mangio bevo di piu'".
4) gli orari di apertura potrebbero essere meglio gestiti; l’apertura prematura della domenica va rivista così come sarebbe bene creare eventi dedicati di vario genere per la serata del sabato (che non siano solo le masterclass).
Io amo l'apertura lenta della domenica dove posso finalmente chiaccherare coi alcuni amici, da un punto di vista di "resa" è bassa, però forse da possibilita' ad alcuni operatori di settore di venire. Sul "dopo" obbligare gli espositori e lunghe serate post cena (16 ore di fila) è difficile, ha senso magari creare uno spazio di mescita gestito dell'organizzazione con eventi musicali, spettacoli o altro per tenere la gente sul posto.
Io da snob ma legato al punto precedente e al concetto di "contaminazione" che funziona benissimo a Parigi è ora di portare anche cose diverse. L'angolo cocktail ha avuto successo, mettere anche spazi con white spirits e rum premium (tanto i produttori e i distributori sono spesso uguali) potrebbe avere senso.
Però sono anche per le crescite lente e per non fare i passi più lunghi della gamba.
Quindi?
Io ho già avuto modo parlare con A&G riguardo a cambiamenti delle prossime edizioni e loro hanno già in mente diverse idee che se vorranno potranno esporre qui, ben sapendo che noi siamo una minoranza di rompiscatole rispetto alla fiumana di persone che si sono riversate al Mariott.
Detto questo parto io dalle considerazioni di Andrea per dire la mia e poi cercare di ampliare il discorso anche a seguito di conversazioni con altri attori (es Max).
1) la location Hotel Marriott ha già vissuto le sue edizioni ma sia logisticamente che come spazi è ormai inadeguata
Direi che se non siamo a tappo manca poco, anche se non ho visto "crisi" organizzative neppure sabato, il pubblico si è distribuito per bene. Il cambio di location è sempre rischioso ma ovvio che se le presenze devono aumentare è obbligatorio cambiare. Detto questo Limburg non cambia location nemmeno a fronte di invasioni barbariche, per quanto con qualche tendone se la siano cavata.
2) è necessaria un’analisi della direzione in merito [..] investendo in presenze di primo livello non solo nel panorama nazionale [..]
Sicuramente se venisse un personaggio top sarebbe meglio. Io credo che comunque il livello della presenza "scozzese" ai banchi e alle masterclass sia stato adeguato. Quest'anno le MC erano migliori di Parigi e di tanti festival europei, quanche inserimento di fuoriclasse ovvio non farebbe male. E io poi ho stima nei nostri "ambasciatori", noi italiani sul whisky siamo forti, ma un MEssi in squadra farebbe bene.
3) l’offerta culinaria era molto buona (a livello qualitativo) ma critiche sono trapelate per la scarsità (in senso quantitativo)
A Parigi dentro il festival non si mangia proprio, a Limburg c'e' un pub che forse è meglio evitare ed è completamente separato dalla manifestazione. Io sono piuttosto contrario a offerte alimentarei all'interno del festival mischiate ai banchi, vedere uno che mi mangia davanti mentre verso da bere non mi piacerebbe. Dovrebbe essere uno spazio separato. PArlo da espositore che deve far quadrare i conti: una offerta ottima di cibo fa calare incassi per il whisky, oramai le persone si fissano un budget e non credo valga "se mangio bevo di piu'".
4) gli orari di apertura potrebbero essere meglio gestiti; l’apertura prematura della domenica va rivista così come sarebbe bene creare eventi dedicati di vario genere per la serata del sabato (che non siano solo le masterclass).
Io amo l'apertura lenta della domenica dove posso finalmente chiaccherare coi alcuni amici, da un punto di vista di "resa" è bassa, però forse da possibilita' ad alcuni operatori di settore di venire. Sul "dopo" obbligare gli espositori e lunghe serate post cena (16 ore di fila) è difficile, ha senso magari creare uno spazio di mescita gestito dell'organizzazione con eventi musicali, spettacoli o altro per tenere la gente sul posto.
Io da snob ma legato al punto precedente e al concetto di "contaminazione" che funziona benissimo a Parigi è ora di portare anche cose diverse. L'angolo cocktail ha avuto successo, mettere anche spazi con white spirits e rum premium (tanto i produttori e i distributori sono spesso uguali) potrebbe avere senso.
Però sono anche per le crescite lente e per non fare i passi più lunghi della gamba.
Quindi?
Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
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