Provo anche io a dire la mia, premettendo che l'edizione appena passata è stata veramente di alto livello e che ho massimo rispetto per il lavoro organizzativo svolto da Andrea e Giuseppe (non oso nemmeno pensare a quanta fatica stia dietro un evento del genere).
Terrei fuori il più possibile il cibo dal festival. La libertà di entrare ed uscire a proprio piacimento, per andare a mangiare ciò che si crede, è un aspetto molto positivo e rende meno caotico lo svolgimento della manifestazione all'interno della sala principale, oltre a non togliere ulteriore spazio agli eventuali ed auspicati nuovi espositori.
Il Marriott è in posizione altamente strategica. Poter tornare a casa in maniera comoda con i mezzi pubblici dopo aver bevuto alcool, anche se non esageratamente, è un fattore niente affatto trascurabile. Un'eventuale nuova sede dovrebbe, secondo me, tenerne debito conto.
Si potrebbe, magari, per facilitare chi viene per la prima volta, collocare accanto ad ogni banchetto, in posizione visibile, un cartello, chiaro e graficamente omogeneo per tutti gli espositori, che indichi il nome del distributore e i marchi trattati (chiaramente da adattare in caso di club/associazioni, ecc.). Può sembrare una stupidata, ma ho visto più di una persona avere qualche attimo di spaesamento (ed è capitato anche a me la prima volta, nel 2011). Anche se il libretto in dotazione contiene le informazioni necessarie, sarebbe molto più pratico.
Anche investire in qualche posto a sedere in più nella sala principale, al netto dei problemi di spazio che - mi rendo conto - cominciano ad esserci, non sarebbe una cattiva idea.
Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)