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da natty81dread lun ott 18, 2010 10:07 am
Buongiorno a tutti,
mi chiamo Carlo e visto che sto scrivendo su questo forum, immagino sia superfluo dire che sono un appassionato di whisky. Mi sembra doveroso però precisare che sono un appassionato di distillati in genere, con una fortissima predilezione per il whisky e per il nostro distillato nazionale: la grappa.
Non disdico però il brandy (soprattutto spagnolo), le versioni francesi cognac ed armagnac.
Da tempo ho abbandonato il Rum, che fino a pochi anni fa mi appassionava non poco.
La predilezione per grappa e whisky è abbastanza recente, forse tre anni. Prima non ero in grado di apprezzarne le qualità, il mio palato era ancora troppo giovane ed inesperto. Mi sembravano troppo forti e secchi, non riuscivo a coglierne le note che distinguono un prodotto dall'altro.
Adesso invece sono completamente innamorato del loro sapore intenso e traggo piacere nel cercare i profumi, le note, i sapori di una buona grappa o di un buon whisky.
Non nego di aver iniziato anche io con i whisky più commerciali, ma da qualche tempo ho iniziato a mettere insieme qualche bottiglia più interessante (per un neofita ovviamente): Lagavulin 16, Oban 14, Laphroaig 10.
Ho avuto modo di partecipare alla degustazione tenuta questo venerdì a Rovello Porro, semplicemente fantastica (chiedo scusa a Claudio per la mia interruzione durante la spiegazione della distillazione continua).
Sarò indubbiamente presente al Milano Whisky Festival, magari avrò modo di ampliare la mia collezione e di assaggiare qualche buon whisky (fortunatamente andrò in metro).
da gppmalts gio nov 25, 2010 12:05 pm
ciao da gpaolo
ho visto che riguardo un tasting mi hai inviato una mail, ma da ieri excite.it non è disponibile, per favore inoltrala a xxx
grazie

" le cose migliori della vita o sono illegali o sono immorali o fanno ingrassare" G.P. Wilde
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da I love Laphroaig sab nov 27, 2010 10:26 am
natty81dread ha scritto:Buongiorno a tutti,
mi chiamo Carlo e visto che sto scrivendo su uesto forum, immagino sia superfluo dire che sono un appassionato di whisky. Mi sembra doveroso però precisare che sono un appassionato di distillati in genere, con una fortissima predilezione per il whisky e per il nostro distillato nazionale: la grappa.


Ciao Carlo,
mi incuriosisce il fatto che tu ami grappa e whisky, da molti (forse anche dal sottoscritto) messi all'inizio ed alla fine di una ipotetica scala di qualità dei distillati. Giovane, irruenta, immatura e semplice la grappa. Morbido, complesso, celestiale il whisky. Riesci a ritrovare nelle grappe le stesse sensazioni che percepisci con un buon dram di whisky?

Slainte,

Claudio Riva 8-)
I love Laphroaig, www.laphroaig.it
WhiskyClub Italia, www.whiskyclub.it
da natty81dread lun nov 29, 2010 2:31 am
Concordo sul fatto che il sapore della grappa non sia strutturato come quello del whisky, e che sia un prodotto più giovane ed irruento, ma non mi sento di dire che sia di un livello più basso. La raffinatezza della grappa sta nella maestria della distillazione, infatti se prendessi un whisky ed una grappa appena distillati, dubito fortemente che preferiresti il whisky.
La passione della grappa nasce dal riuscire ad apprezzare la mano di chi ha distillato le vinacce, da quale vitigno provenivano, tutte cose che fanno una differenza sostanziale nel prodotto finito. Per fare un'altro esempio, prendiamo la vodka: anch'essa è un distillato giovane ma è assolutamente sterile, non da di nulla. La grappa credo che sia l'unico distillato che possa ritenersi completo appena distillato, inoltre le finiture in botte credo che un po' snaturino un prodotto che nasce per essere gustato giovane. Ciò nonostante anche l'invecchiamento della grappa potrebbe avere il suo perchè.
Per concludere, è ovvio che gustando grappa o whisky non ritrovo le stesse sensazioni, ma in entrambi i casi, ogni sorso vale tutti gli sforzi di chi ha contribuito alla realizzazione del prodotto finito.

Carlo
da I love Laphroaig mar nov 30, 2010 2:00 am
Ok, volevo provocarti...
Sinceramente la grappa è un distillato fatto e finito, pronto al consumo, ma è anche uno dei pochi distillati che nasce da materie prime non di qualità ma da scarti di lavorazione di precedenti produzioni. A me basta questo per farmi credere, probabilmente sbagliando, che la grappa non possa essere all'altezza di altri spiriti "nobili". Inoltre non comprendo come uno spirito così facile da fare (abbondanza di materie prime a basso costo, lavorazione semplice e nessuna maturazione) possa costare alla pari di un Single Malt 8-10 anni.
Cosa ne pensi della moda recente di affinare la grappa in botti ex-whisky?
Slainte,

Claudio Riva 8-)
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WhiskyClub Italia, www.whiskyclub.it
da natty81dread mar nov 30, 2010 8:22 pm
Procediamo in ordine: è assolutamente vero che la grappa nasce dalla rimanente parte di una lavorazione precedente, ma non stiamo parlando di un vero e proprio scarto. Le vinacce non sono più buone per fare il vino, ma non significa che siano del materiale inutile. Inoltre quando parliamo di materia prima a basso costo, questo è vero per metà: infatti le vinacce costeranno anche poco al Kg, ma la resa alcolica in confronto a dei cereali maltati, che siano questi orzo, frumento, segale e via andare, è notevolmente inferiore.
Per fare un paragone, con 100 kg di orzo è possibile ottenere circa 23 kg di anidro, con 100 kg di vinacce se ne ottengono soltanto 5 Kg.
Va da se che la differenza di costo va calcolata quindi sul prodotto finito.
Sulla facilità della lavorazione devo ancora dissentire: a livello produttivo, la preparazione e la fermentazione delle vinacce richiedono più tempo rispetto al maltaggio e fermentazione dell'orzo, inoltre le vinacce non sono disponibili 365 gg all'anno, ma solo in determinati periodi.
La fase della distillazione è molto similare a quella di un whisky e solo l'esperienza di un bravo mastro distillatore, può garantire la qualità e la costanza del prodotto.
Sulla maturazione, alzo le mani. Hai ragione al 100%.
Immagino che i prezzi di mercato siano solo una questione di marketing (e ahimè tasse). Anche perchè esistono ottime grappe, fatte da grandi aziende quali la Nonino, Poli, Gruppo Domenis, che si trovano in commercio a prezzi ragionevoli (dai 10 ai 27 euro) che non hanno nulla da invidiare alle piccole produzioni fatte da microdistillerie che vengono vendute a cifre spropositate. In quel caso non posso che darti ragione.
Per quanto riguarda l'affinamento della grappa potemmo discutere per ore. Per farla breve credo che "barricare" la grappa sia una questione di moda e di marketing. Infatti la grappa, come dicevamo in precedenza, ha un sapore estremamente rude, cosa che non tutti apprezzano. Vien da se che per aumentare le vendite occorre abbracciare più mercato possibile (altrimenti saremmo tutti costretti a consumare più alcolici e a prenotare in anticipo un fegato nuovo!!!). Il sistema più logico per raggiungere il risultato è ingentilire la grappa mediante affinamento. Personalmente preferisco la grappa nella versione tradizionale, ma non nego che l'invecchiamento possa restituire un prodotto più raffinato e complesso, e che magari potrebbe essere il futuro del mondo delle vinacce.
da natty81dread mer dic 01, 2010 8:14 pm
Il discorso è che non è possibile paragonare una tipologia di prodotto con un'altra.
Grappa e whisky sono prodotti che hanno storie e caratteristiche differenti.
Lo stesso dicasi per gli altri Spiriti.
E' come voler discutere se è meglio la macchina o una moto. Sono due cose troppo differenti, entrambe svolgono la stessa funzione, ma in modo totalmente differente.
Diverso è confrontare un whisky con un'altro, una grappa con un'altra, una vodka con una vodka e via dicendo.
Il mio non vuole essere un discorso politicamente corretto, ma più semplicemente non trovo giusto sminuire un prodotto, che comunque necessita di maestria ed esperienza per ottenere un prodotto di qualità e costante nella sua espressione, solo perchè non è stato invecchiato o non deriva direttamente dalla prima lavorazione della materia prima.
Per quanto i mastri distillatori di Laphroiag o Ardbeg o altre distillerie di whisky siano esperti e preparati nel loro lavoro, non potrebbero mai produrre una grappa di qualità solo per aver esperienza nella distillazione, come anche viceversa, i Nonino di turno sono maestri nel far la grappa, ma non potrebbero mai fare un whisky al pari di chi lo fa da secoli.
Dico solo, e questa è la mia modesta opinione, che tutti i distillati (vodka compresa, anche se quella è davvero solo alcol e acqua) siano degni di essere chiamati nobili, perchè dietro c'è il lavoro e l'esperienza di chi si dedica giornalmente da anni se non da secoli.
Poi a ciascuno di noi la possibilità di scelta.
da I love Laphroaig gio dic 02, 2010 12:16 am
natty81dread ha scritto:tutti i distillati (vodka compresa, anche se quella è davvero solo alcol e acqua) siano degni di essere chiamati nobili, perchè dietro c'è il lavoro e l'esperienza di chi si dedica giornalmente da anni se non da secoli.


In alcune distillerie (di Scotch) questa "passione" non è che sia proprio così evidente. Immaginati il distiller chiuso in un ufficetto con tre schermi di computer da cui riesce a monitorare tutto. Esatto, solo a monitorare, perchè l'impianto è completamente automatizzato...

Slainte,

Claudio Riva 8-)
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da crescio gio dic 02, 2010 10:47 am
Mi permetto di intromettermi.. anch'io gradisco moltissimo la grappa o il brandy, ricordo qualcosa di molto piacevole (by Bonollo grappa di Amarone invecchiata o Poli), anche se ammetto di non essermi mai fatto una "cultura" a riguardo, per esempio, come tu dici, assaporando le differenze fra la grappa di chardonnay, piuttosto che quella di amarone, o di primitivo, prosecco, lugana, ecc....
Inoltre -essendo prodotti tipici della nostra tradizione- non solo si ha la possibilità di visitare distillerie piuttosto vicine, ma c'è anche l'occasione di assaggiarne alcuni esemplari artigianali, nostrani.

Ciò nonostante, il discorso economico è differente e credo sia a favore degli scozzesi: non volendo cadere in generalizzazioni grossolane, in linea di massima il prezzo di una grappa giovane è lievemente inferiore a quello di un single malt importato (da un Paese con una moneta superiore) e invecchiato 10-12 anni, quindi con differentissimi costi di gestione, ecc.
Rimando al recente articolo di Claudio sul prezzo dei single malt in Italia
http://www.laphroaig.it/it/news/news_315.html