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da I love Laphroaig mar gen 04, 2011 5:25 pm
Perfetto, c'è molto da esplorare in terra Scozzese (se riesci a trovare un accordo con il tuo fegato)...
Ottimi i suggerimenti sulla birra.
Slainte,

Claudio Riva 8-)
I love Laphroaig, www.laphroaig.it
WhiskyClub Italia, www.whiskyclub.it
da natty81dread mar gen 04, 2011 5:38 pm
SRicci ha scritto:per me è la vera forza della birra rispetto al vino: godibilità di beva senza rinunciare alla complessità. poi, mai generalizzare, ci sono certi barlay wine da 12° che non è che proprio te li scoli a pinte...


Concordo pienamente e sono convinto che prima di poter accostarsi e apprezzare realmente il piacere di un Barley Wine occorra un pò di esperienza. E' come se tu dessi da bere una bella bottiglia di Amarone a chi ha sempre bevuto il tavernello, sicuramente coglie la differenza, ma non è in grado di apprezzare ciò che sta bevendo. Lo stesso dicasi con il whisky, sono convinto che io non sarei mai in grado di apprezzare appieno un whisky estremamente pregiato, per il semplice motivo che non ho ancora la giusta educazione per farlo.
da SRicci mar gen 04, 2011 6:36 pm
natty81dread ha scritto:sono convinto che io non sarei mai in grado di apprezzare appieno un whisky estremamente pregiato, per il semplice motivo che non ho ancora la giusta educazione per farlo.

mah, io cmq ci provo ;)
da schigi mar gen 04, 2011 9:17 pm
natty81dread ha scritto:
SRicci ha scritto:per me è la vera forza della birra rispetto al vino: godibilità di beva senza rinunciare alla complessità. poi, mai generalizzare, ci sono certi barlay wine da 12° che non è che proprio te li scoli a pinte...


Concordo pienamente e sono convinto che prima di poter accostarsi e apprezzare realmente il piacere di un Barley Wine occorra un pò di esperienza. E' come se tu dessi da bere una bella bottiglia di Amarone a chi ha sempre bevuto il tavernello, sicuramente coglie la differenza, ma non è in grado di apprezzare ciò che sta bevendo. Lo stesso dicasi con il whisky, sono convinto che io non sarei mai in grado di apprezzare appieno un whisky estremamente pregiato, per il semplice motivo che non ho ancora la giusta educazione per farlo.


Mah, io sono per la teoria dell'Emile di Rousseau (fino a 12 anni).
Allo stato brado, magari non saprai dire perché, ma sicuramente riesci a discernere e ad apprezzare il buono.

ps ho sperimentato questa teoria tante volte con i parenti a Natale, in cui butto agli aborigeni chicche che vengono immediatamente ingurgitate, selezionandole da cose meno buone.
da angelshare mar gen 04, 2011 9:27 pm
schigi ha scritto:Mah, io sono per la teoria dell'Emile di Rousseau (fino a 12 anni).
Allo stato brado, magari non saprai dire perché, ma sicuramente riesci a discernere e ad apprezzare il buono.
ps ho sperimentato questa teoria tante volte con i parenti a Natale, in cui butto agli aborigeni chicche che vengono immediatamente ingurgitate, selezionandole da cose meno buone.

Si l'esempio del buon selvaggio mi pare lampante. Ricordo un gruppo di amici animali da cortile abituati a bere coca a red bull e che dicevano "il whisky non mi piace"; in mezzo a 4 bottiglie sgrause che lasciavano da parte, mi succhiavano il Port Ellen come se fosse spuma alla sanguinella

Davide Terziotti
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Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da natty81dread mer gen 05, 2011 12:21 pm
Probabilmente mi sono espresso male, non volevo dire che chi non ha sufficiente esperienza non riesca a distinguere la differenza di qualità. Sono assolutamente convinto che anche un totale estraneo ad un determinato tipo di bevanda riesca a riconoscere un prodotto di qualità da una ciofeca. Io intendevo che se non hai esperienza sufficiente non sei in grado di apprezzare pienamente un prodotto particolare e pregiato.
Riprendendo il mio esempio, credo che io non sarei in grado di apprezzare appieno un whisky di pregio (e.g. ho trovato una bottiglia di Port Ellen 31 anni a 320 euro, per quanto tentato dall'acquisto sono convinto che non riuscirei ad apprezzare pienamente un dram del genere) per il semplice motivo che la mia esperienza non credo sia sufficiente per comprendere tutte le peculiarità che fanno la differenza tra un buon prodotto ed un prodotto eccelso.
da schigi mer gen 05, 2011 2:26 pm
natty81dread ha scritto:Probabilmente mi sono espresso male, non volevo dire che chi non ha sufficiente esperienza non riesca a distinguere la differenza di qualità. Sono assolutamente convinto che anche un totale estraneo ad un determinato tipo di bevanda riesca a riconoscere un prodotto di qualità da una ciofeca. Io intendevo che se non hai esperienza sufficiente non sei in grado di apprezzare pienamente un prodotto particolare e pregiato.
Riprendendo il mio esempio, credo che io non sarei in grado di apprezzare appieno un whisky di pregio (e.g. ho trovato una bottiglia di Port Ellen 31 anni a 320 euro, per quanto tentato dall'acquisto sono convinto che non riuscirei ad apprezzare pienamente un dram del genere) per il semplice motivo che la mia esperienza non credo sia sufficiente per comprendere tutte le peculiarità che fanno la differenza tra un buon prodotto ed un prodotto eccelso.


Avevo capito, ma devi buttarti lo stesso nel mare aperto se vuoi imparare a nuotare bene.
da I love Laphroaig mer gen 05, 2011 2:58 pm
schigi ha scritto:Avevo capito, ma devi buttarti lo stesso nel mare aperto se vuoi imparare a nuotare bene.

Io ho imparato a nuotare in piscina, infatti solo galleggio ... o almeno galleggiavo 40Kg fa grazie alla spinta di Archimede...
A parte gli scherzi, credo che se hai un minimo di nozioni di tecnica di degustazione (scritta così sembra una cosa difficile, ma in fondo basta essere attenti e curiosi), è naturale che si possano intraprendere nuove esperienze anche "non guidati". Anzi, chi ama farsi indottrinare spesso finisce col ripetere le cose che ha sentito dire, senza averle mai provate direttamente o senza esserne davvero convinto. :o.O: Evviva la verginità! :Censured!:

Claudio Riva 8-)
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da Ale ven gen 07, 2011 5:38 pm
1. Ciao, sono anch'io nuovo a questo forum e, in passato grande appassionato e collezionista di bottiglie di birra. Sono almeno 15 anni xò che ho trovato un altro amore, il vino. Credo fosse il 1997. Entrai in un’ enoteca con un amico che doveva compare una bottiglia di champagne per il suo compleanno e, complice la proprietaria, mi si è aperto davanti un mondo sconosciuto. La cosa che mi affascinò su tutte, era la possibilità di aprire una bottiglia di 20 – 30 anni e potere apprezzare l’ evoluzione che quel nettare, chiuso per così tanto tempo in una bottiglia, avrebbe potuto regalare. Eh si, cari miei, si tratta dell’ invecchiamento, cosa che la birra non può avere. Da quel giorno la mia collezione di bottiglie non è aumentata più di un pezzo! Quasi 1900 bottiglie provenienti da tutto il mondo – di cui qualche centinaio di fine ‘800 e un buon centinaio degli anni 20 americane (fra cui la mitica Royal Ruby) – che giaciono dimenticate in scatoloni nella mia cantina!
Non me ne sono mai voluto disfare, un pezzo della mia storia e’ legata a quelle bottiglie. Non posso ditre che quando mi capita di vedere un’ etichetta nuova, non sia tentato all’ acquisto, ma la vita è fatta così, di passioni che muoiono e di altre che nascono e prepotentemente ti abbracciano. E’ come il colpo di fulmine per una donna, ma questa è un’ altra storia…
Mi sono comunque ripromesso, dovessi cambiare casa, che alla mia Collezione, quella stanza di un tempo, la restituirò.
Un paio d' anni fa, poi, il single malt...
da angelshare ven gen 07, 2011 6:15 pm
Ciao Ale e ben venuto!
:OT: Occhio a questo frase
Ale ha scritto:si tratta dell’ invecchiamento, cosa che la birra non può avere

qua ci sono esperti di birra che ti potrebbero elencare molte birre da invecchiamento.
Ma noi siamo per i single malt, quindi ti difenderemo! ;]

Davide Terziotti
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