da Lorenzo_P
sab mar 12, 2016 11:54 pm
Glendronach CS 54,8% vs Glengoyne CS 58,2%
Entrambi sherried ed unpeated, entrambi non filtrati a freddo, non colorati e tutti e due NAS nonchè a gradazione piena. Per il dronach non saprei dire l'età, mentre il Glengoyne pare che sia un 12 anni a gradazione piena, anche se non viene dotato di age statement.
Il Glendronach ovviamente proviene dall'ultimo Ring Of Malt by Fede.. inutile dire che come da titolo entrambi sono Batch #3, di qui l'idea di confrontarli essendo prodotti estremamente simili sulla carta.
Il colore è molto simile tra i due, con il Glendronach più scuro di un grado.
Partiamo con l'analisi senza acqua
Glendronach
N: nonostante la gradazione il profumo è piacevole ed intrigante, con arancia, spezie delicate (cannella?), poi nocciole tostate, arachidi, un che di cacao/cioccolato, caramello ed ovviamente sherry. C'è anche qualcosa come di burro alla vaniglia (non che esista ma è per cercare di rendere l'idea). Direi anche un che di pelle scamosciata.
Come sempre i dronach sono molto buoni da snasare
P: arrivano subito le spezie ed in modo più forte che al naso (stavolta direi zenzero candito più che cannella), arancia, creme brulee, cioccolata alle nocciole. Come consistenza è cremoso al palato, ma al tempo stesso è anche secco come sapore.
F: Molto secco e di nuovo tornano le spezie e la scorza di arancia non mature. Piuttosto lungo e persistente.
Glengoyne
N: meno piacevole del Glendronach, più chiuso e spostato su profumi più forti, direi essenza concentrata di arancia, cuoio, mi viene da dire "paglia in un fienile". Al naso si sente molto di più l'alcool che nel dronach; e dai e dai aggiungerei banane, grappa di albicocche e uvette sotto spirito che si sentono quando l'alcool sta per prendere il sopravvento.
P: Vellutato. Ma come al naso è secco e "blunt" ed al palato invece ti accarezza? Molto "maltoso", dolce, clementini dolci, la spezia è più delicata che al naso (mi trolla, perché sembra la cannella che c'è al naso del Glendronach ma che poi diventa tutt'altro).
Tuttavia, tenuto in bocca per un po', l'alcol "lavora" sul palato (e si fa sentire anziché no) e lascia riaffiorare con prepotenza il cuoio, lo sherry e le spezie più forti in modo molto simile a quanto si sente al naso, alle quali aggiungerei il pepe (immaginate il pepe rosa/bianco/nero mischiati e macinati).
F: parecchio secco, zenzero, essenza di arancia.
Data l'alta gradazione si rimane più "bruciati" che dal Glendronach, permane la "cuoiosità"; per ultimo arriva il malto. Direi paragonabile al dronach come persistenza, solo di poco più corto.
Commento: due diverse interpretazioni di uno stile comunque simile; entrambi "doppia faccia", nel senso che uno al naso pare morbido e piacione ma invece si smaschera con un carattere molto intenso, l'altro che ti fa pensare di essere più "bruto" (al naso), ma poi all'inizio ti accarezza con dolcezza e maltosità per poi però prenderti di nuovo "a schiaffi" se insisti a sorseggiarlo, come a dire "non rompere, mandami giù e bevine dell'altro"!
Al naso per me il vincitore è senza ombra di dubbio il Glendronach. Al gusto mi piace la doppia anima del Glengoyne, ne approfondisce il carattere, mentre il Glendronach è meno piacione di altri imbottigliamenti della distilleria ma comunque molto buono.
Dovessi trovare un vincitore direi un ex aequo tra i due.. anche il prezzo non è una discriminante, dato che si discostano l'uno dall'altro non di molto, anche se rimane su questo fronte in vantaggio il Glengoyne che ho trovato ad un prezzo di poco sotto ai 50€. In entrambi i casi sono comunque stra-consigliabili, almeno da parte mia.
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Naturalmente essendo entrambi a gradazione piena, la junta d'acqua è d'obbligo a fine accademico.
Glendronach:
N: uhm questo fatico a descriverlo.. è un profumo agrumato ma tropicalizzato (non nel senso di "cromatura" eh!).. direi vari agrumi rossi con.. del cocco vanigliato? In questo per me indefinibile (ma piacevole.. mi viene da dire burro di karitè ecco) ci sono di nuovo spezie e tanta frutta secca tostata (nocciole, mandorle). Molto piacione, l'acqua lo ha fatto sbocciare.
P: ooh questo è il "Glendronach piacione", dolcino con albicocche, vaniglia, toffee e creme caramel ma forse anche panna cotta al caramello. C'è della cannella sulla punta della lingua, forse anche un poco di noce moscata.
F: si è abbreviato tantissimo, torna sul fondo un po' di essenza di agrumi, burro di arachidi, noci secche.
Glengoyne
N: molto meno aggressivo, ma rimane la nota di pelle/cuoio, scorza di agrumi non maturi, spezie (noce moscata, chiodi di garofano anche se delicati).
P: come già provai in precedenza, questo è uno dei malti che meglio si presta in assoluto all'aggiunta di acqua (n.b. Io ne aggiungo sempre pochissima, mezzo cucchiaino da caffè tanto per capirci, in 2 cl di whisky).
Si addolcisce, diventa morbido, delicato; emerge la frutta rossa dello sherry, le spezie ora sono più definite, vengono più dalla legnosità della botte, vaniglia, cannella, arancia candita, un che di papaya candita, un poco di pepe.
L'alcol che prima era forse un po' troppo sparisce e lascia spazio a sapori in modo più armonioso.
F: si accorcia, torna il malto, la scorza di arancia, un pizzico di zenzero candito.
Il confronto tra i due anche in questo caso lascia sempre in vantaggio il Glendronach dal lato del naso, ma con l'acqua perde di intensità e non ti rivolta più come un calzino, pur se diventa molto più beverino.
Il Glengoyne con la stessa quantità d'acqua cambia in misura maggiore, al punto che sto iniziando a meditare di degustarlo direttamente con l'acqua, cosa che fino ad ora non avevo mai preso in considerazione con altri whisky; ho sempre visto l'acqua come un di più per esplorare i sapori che non una quasi necessità (questo sempre con whisky >= di 46%). Non che liscio sia cattivo, ma semplicemente mi piace di più un attimino più ammorbidito.
Per farla breve: per me sono entrambi ottimi prodotti con un notevole "value for your money".. e ve lo dice uno che non è molto per i full sherried, ma così quasi quasi cambio idea
Entrambi sherried ed unpeated, entrambi non filtrati a freddo, non colorati e tutti e due NAS nonchè a gradazione piena. Per il dronach non saprei dire l'età, mentre il Glengoyne pare che sia un 12 anni a gradazione piena, anche se non viene dotato di age statement.
Il Glendronach ovviamente proviene dall'ultimo Ring Of Malt by Fede.. inutile dire che come da titolo entrambi sono Batch #3, di qui l'idea di confrontarli essendo prodotti estremamente simili sulla carta.
Il colore è molto simile tra i due, con il Glendronach più scuro di un grado.
Partiamo con l'analisi senza acqua
Glendronach
N: nonostante la gradazione il profumo è piacevole ed intrigante, con arancia, spezie delicate (cannella?), poi nocciole tostate, arachidi, un che di cacao/cioccolato, caramello ed ovviamente sherry. C'è anche qualcosa come di burro alla vaniglia (non che esista ma è per cercare di rendere l'idea). Direi anche un che di pelle scamosciata.
Come sempre i dronach sono molto buoni da snasare

P: arrivano subito le spezie ed in modo più forte che al naso (stavolta direi zenzero candito più che cannella), arancia, creme brulee, cioccolata alle nocciole. Come consistenza è cremoso al palato, ma al tempo stesso è anche secco come sapore.
F: Molto secco e di nuovo tornano le spezie e la scorza di arancia non mature. Piuttosto lungo e persistente.
Glengoyne
N: meno piacevole del Glendronach, più chiuso e spostato su profumi più forti, direi essenza concentrata di arancia, cuoio, mi viene da dire "paglia in un fienile". Al naso si sente molto di più l'alcool che nel dronach; e dai e dai aggiungerei banane, grappa di albicocche e uvette sotto spirito che si sentono quando l'alcool sta per prendere il sopravvento.
P: Vellutato. Ma come al naso è secco e "blunt" ed al palato invece ti accarezza? Molto "maltoso", dolce, clementini dolci, la spezia è più delicata che al naso (mi trolla, perché sembra la cannella che c'è al naso del Glendronach ma che poi diventa tutt'altro).
Tuttavia, tenuto in bocca per un po', l'alcol "lavora" sul palato (e si fa sentire anziché no) e lascia riaffiorare con prepotenza il cuoio, lo sherry e le spezie più forti in modo molto simile a quanto si sente al naso, alle quali aggiungerei il pepe (immaginate il pepe rosa/bianco/nero mischiati e macinati).
F: parecchio secco, zenzero, essenza di arancia.
Data l'alta gradazione si rimane più "bruciati" che dal Glendronach, permane la "cuoiosità"; per ultimo arriva il malto. Direi paragonabile al dronach come persistenza, solo di poco più corto.
Commento: due diverse interpretazioni di uno stile comunque simile; entrambi "doppia faccia", nel senso che uno al naso pare morbido e piacione ma invece si smaschera con un carattere molto intenso, l'altro che ti fa pensare di essere più "bruto" (al naso), ma poi all'inizio ti accarezza con dolcezza e maltosità per poi però prenderti di nuovo "a schiaffi" se insisti a sorseggiarlo, come a dire "non rompere, mandami giù e bevine dell'altro"!
Al naso per me il vincitore è senza ombra di dubbio il Glendronach. Al gusto mi piace la doppia anima del Glengoyne, ne approfondisce il carattere, mentre il Glendronach è meno piacione di altri imbottigliamenti della distilleria ma comunque molto buono.
Dovessi trovare un vincitore direi un ex aequo tra i due.. anche il prezzo non è una discriminante, dato che si discostano l'uno dall'altro non di molto, anche se rimane su questo fronte in vantaggio il Glengoyne che ho trovato ad un prezzo di poco sotto ai 50€. In entrambi i casi sono comunque stra-consigliabili, almeno da parte mia.
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Naturalmente essendo entrambi a gradazione piena, la junta d'acqua è d'obbligo a fine accademico.
Glendronach:
N: uhm questo fatico a descriverlo.. è un profumo agrumato ma tropicalizzato (non nel senso di "cromatura" eh!).. direi vari agrumi rossi con.. del cocco vanigliato? In questo per me indefinibile (ma piacevole.. mi viene da dire burro di karitè ecco) ci sono di nuovo spezie e tanta frutta secca tostata (nocciole, mandorle). Molto piacione, l'acqua lo ha fatto sbocciare.
P: ooh questo è il "Glendronach piacione", dolcino con albicocche, vaniglia, toffee e creme caramel ma forse anche panna cotta al caramello. C'è della cannella sulla punta della lingua, forse anche un poco di noce moscata.
F: si è abbreviato tantissimo, torna sul fondo un po' di essenza di agrumi, burro di arachidi, noci secche.
Glengoyne
N: molto meno aggressivo, ma rimane la nota di pelle/cuoio, scorza di agrumi non maturi, spezie (noce moscata, chiodi di garofano anche se delicati).
P: come già provai in precedenza, questo è uno dei malti che meglio si presta in assoluto all'aggiunta di acqua (n.b. Io ne aggiungo sempre pochissima, mezzo cucchiaino da caffè tanto per capirci, in 2 cl di whisky).
Si addolcisce, diventa morbido, delicato; emerge la frutta rossa dello sherry, le spezie ora sono più definite, vengono più dalla legnosità della botte, vaniglia, cannella, arancia candita, un che di papaya candita, un poco di pepe.
L'alcol che prima era forse un po' troppo sparisce e lascia spazio a sapori in modo più armonioso.
F: si accorcia, torna il malto, la scorza di arancia, un pizzico di zenzero candito.
Il confronto tra i due anche in questo caso lascia sempre in vantaggio il Glendronach dal lato del naso, ma con l'acqua perde di intensità e non ti rivolta più come un calzino, pur se diventa molto più beverino.
Il Glengoyne con la stessa quantità d'acqua cambia in misura maggiore, al punto che sto iniziando a meditare di degustarlo direttamente con l'acqua, cosa che fino ad ora non avevo mai preso in considerazione con altri whisky; ho sempre visto l'acqua come un di più per esplorare i sapori che non una quasi necessità (questo sempre con whisky >= di 46%). Non che liscio sia cattivo, ma semplicemente mi piace di più un attimino più ammorbidito.
Per farla breve: per me sono entrambi ottimi prodotti con un notevole "value for your money".. e ve lo dice uno che non è molto per i full sherried, ma così quasi quasi cambio idea
