Non mi risulta che nella normativa ci sia alcunchè circa la definizione legale di single cask. Quando sull'etichetta, come nell'esempio che ha fatto Bob, si menziona un finishing, possiamo star certi che il whisky è stato trasferito da una botte ad un'altra... il problema è che, in assenza di tale menzione, di sicurezze al 100% non ce n'è e non possiamo sapere se il whisky single cask che stiamo bevendo abbia speso tutta la sua maturazione in un'unica botte e solo in quella, o abbia fatto qualche passaggio.
Della cosa credo si sia comunque già parlato qui sul forum (e ricordo anche in qualche recente degustazione con Davide V&M, che confermava che questa pratica di trasferire da una botte all'altra esiste eccome).
Se, come dice Bob, prendo una botte e la travaso in un'altra, posso al limite ancora parlare di single cask, anche se la definizione secondo me inizia a "scricchiolare"... ma come la mettiamo se prendo del whisky da due botti ex Bourbon e lo piazzo in una più capiente botte ex Sherry, e poi etichetto il whisky come proveniente da una singola botte ex Sherry? Ha ancora senso, dopo aver variato sia il tipo di botte che il numero, parlare di single cask? Eppure nulla vieta di farlo...
In una registrazione di una degustazione tenuta di recente dal team Whiskyfacile + MWF ho sentito dire che la Scotch Whisky Association ha dato come linea guida/indicazione di non mettere "single cask" in caso di passaggi di botte, ma è - appunto - un'indicazione e non una norma e tra l'altro non sono riuscito a trovare riscontro di questa cosa (ma ho cercato velocemente).
Non piangere mai sul whisky versato... (Jack Lemmon, A Qualcuno Piace Caldo, 1959)