Di tutto un po': per riflettere sul mondo del whisky (e non solo), ma anche per ridere
da Il PensioNato sab giu 13, 2020 1:57 pm
Il malto da dove viene?
Tutto coltivato in Scozia?
Canadese?
Cinese?
Che altro?
da kleepaul sab giu 13, 2020 8:49 pm
Da quel che so per lo più da Port ellen
da nuzzi sab giu 13, 2020 11:01 pm
kleepaul ha scritto:Da quel che so per lo più da Port ellen

Solo per quanto riguarda Islay. Farei una distinzione così si capisce meglio. Portano l'orzo con le navi su Islay e lo maltano nella malteria di Port Ellen. Bruichladdich e Kilchoman usano anche orzo coltivato su Islay ma è solo una minima parte della loro produzione. Ad es il Bruichladdich Islay Barely ( che è una varietà antica di orzo) o il Kilchoman 100% Islay.
Poi esistono le altre 100 e passa distillerie scozzesi.
Nello specifico non so i dati, ma l'orzo lo comprano anche dall'estero, lo scotch deve essere distillato e imbottigliato in Scozia, non c'è una limitazione sulla provenienza. Le malterie " industriali " sono impianti mediamente grossi, per cui non sono tantissime ( 4-5 ? ) e si trovano principalmente vicino a dove si produce di più.
Altra cosa sono le varietà autoctone di orzo, che si stanno riscoprendo negli ultimi anni, che hanno lo scopo di creare una sorta di " terroir " del whisky. Qui si aprirebbe un discorso infinito, su quanto effettivamente influenzino il gusto. La qualità e la tipologia della botte incidono molto di più.
Le varietà antiche ( es Barely ) hanno una resa alcool/quintale minore rispetto a quelle selezionate ( es Concerto ), alcune di parecchio. Questo si riflette sul costo per litro di alcool.
Ragionamento analogo si può fare anche coi lieviti.

da Il PensioNato dom giu 14, 2020 8:24 am
Intanto mi scuso per aver mal posto la domanda: ho scritto malto anziché orzo.
Infatti ho letto che le malterie industriali scozzesi producono per la stragrande maggioranza delle distillerie.
Mi chiedevo però da dove provenisse l'orzo, poiché non credo che in Scozia se ne coltivi molto.
In parte Nuzzi mi ha già risposto, e lo ringrazio, ma appunto sarebbe interessante capire quanto la qualità dell'orzo influisce sul prodotto finale.
E da qui nasce un'altra domanda: possiamo considerare il whisky come un prodotto "bio"?
Perché è bello fantasticare sulle sorgenti acqua cristallina o sulle torbiere, ma la materia prima, l'orzo appunto, è altrettanto "naturale".
Mi scuso per i troppi virgolettati, ma credo abbiate compreso il senso.
Grazie.
da lordemsworth dom giu 14, 2020 1:53 pm
Sul sito di Whisky Italy c'è scritto che l'orzo scozzese, pur essendo di ottima qualità, non è sufficiente per cui lo si importa soprattutto dall'Inghilterra.
da nuzzi dom giu 14, 2020 7:24 pm
Sì, esistono whisky bio. Si chiamano " organic " cioè distillati con orzo bio. Se fai una ricerca su internet ne trovi alcuni.
Il 99% lo specificano in etichetta. Però mi vengono in mente i due Springbank 12 e 13 green che sono organic ma è specificato solo nel retro etichetta ( vado a memoria e inizio a invecchiare :8: )

da angelshare gio giu 18, 2020 1:21 pm
La scozia produce piu' orzo che in passato, ma molto come han detto arriva da Inghilterra e probabilmente Canada. Per i grain credo mais e frumento da tutto il mondo.
Aneddoto: le distillerie piu' piccole che hanno ancora i mulini a rulli tipo Porteus hanno un sistema per eliminare i sassolini dal malto che arriva dai silos. In distilleria guardando i sassi sono in grado di capire da dove arriva l'orzo, almeno per macroaree.
Ah, il secchio che raccoglie i sassolini viene poi pesato e chiedono lo sconto alle malterie.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da Beefheart gio giu 18, 2020 4:32 pm
angelshare ha scritto:...Ah, il secchio che raccoglie i sassolini viene poi pesato e chiedono lo sconto alle malterie.


:D scozzesi :clap:

Mio Dio, tanto mi piace bere Scotch che a volte penso che il mio nome sia Igor Stra-whisky.
(Igor Stravinsky)