da Lorenzo_P
mer gen 27, 2016 12:36 am
Come promesso vi do un update dei miei esperimenti molto poco scientifici. Ricapitolando nella botte:
-fine ottobre/31 Dicembre -> Bowmore 8
-31 Dicembre a 20 Gennaio -> Tio Pepe Fino Sherry
-imbottato Caol Ila 12 il 20 Gennaio,
-estratto il 25 Gennaio dopo un micro assaggio che nonostante la bassa temperatura (7°C circa) mi ha subito incuriosito
-Rimesso a "caolilasherrizzarsi" il povero Bowmore 8 "first fill"; peraltro l'ho riassaggiato a tAmb (temperatura ambiente -7°C) e soprendentemente era molto più Bowmore che a temperatura casalinga.. qualsiasi cosa ne esca di quel povero subwhisky, è capace che diventa il drink dell'estate (= lo bevo freddo
)
Bando alle ciance:
Caol Ila 12 "home sherry -very short- finish"
Premessa: dopo pochi giorni il volume (e per fortuna!) è variato molto poco (sarà andato perso si e no 1,5cl). Ergo anche se fosse stato tutto alcol il grado alcolico male che va è sceso a 41/42°, non si è annichilito come col primo giro di Bowmore 8. Il colore è rimasto sostanzialmente invariato.
N: Torba meno appariscente del 12 "vanilla", molto più simile come profilo ad una via di mezzo tra 18yo e 25yo (OB); solite note citriche (cedro/limone).
Rimane il lato marino/iodato ma più tenue, al contempo sale una dolcezza che non ricordavo in precedenza, quasi da sidro di mele accompagnato da sentori speziati/pepati (quasi una 'peposità' da Talisker 10 che si confonde/sovrappone con la nota fumosa)
P: imbocco fresco e dolce; la torba solitamente acre da fumo da campo che normalmente ti accoglie bevendo l'originale, si sente solo sotto e sulla punta della lingua ed è molto più delicata e "cinerina"; poi pere, pesche, direi miele (un miele molto delicato). Rimane più secco e forse acido che l'originale non imbottato. Qualche spezia si confonde con la cenere come al naso ma in modo molto più delicato.
F: torna il fumo da campo classico del 12 normale, ma al contrario del "pesce affumicato in riva al mare" del 12 originale, sento note floreali, brezza marina/salina.
Ai lati e sulle guancie si sente di nuovo un po' di sidro di mele ed un effetto leggermente balsamico.
Direi che per certi versi mi ricorda il Caol Ila "unpeated" (che poi è "unpeated" sta fava, ce n'è solo meno del normale di torba) di quest'anno.
Al contrario del Bowmore 8 "first fill" il risultato mi garba alquanto.. per ora direi che l'idea del finish breve è valida anche se mi rendo conto che il tempo è stato davvero ridotto (visto il precedente di quanto ha perso il Bowmore 8 ho deciso di ridurre e di molto "i run" per non perdere volume alcolico) e penso che il whisky abbia solo "estratto" dalla botte un poco di sherry dal legno senza perdere troppo in volume; al contempo la prima vittima è stata la torbosità.
Ereticamente affermo che la sua perdita ha arricchito il palato.
Dura poco questo qui

-fine ottobre/31 Dicembre -> Bowmore 8
-31 Dicembre a 20 Gennaio -> Tio Pepe Fino Sherry
-imbottato Caol Ila 12 il 20 Gennaio,
-estratto il 25 Gennaio dopo un micro assaggio che nonostante la bassa temperatura (7°C circa) mi ha subito incuriosito
-Rimesso a "caolilasherrizzarsi" il povero Bowmore 8 "first fill"; peraltro l'ho riassaggiato a tAmb (temperatura ambiente -7°C) e soprendentemente era molto più Bowmore che a temperatura casalinga.. qualsiasi cosa ne esca di quel povero subwhisky, è capace che diventa il drink dell'estate (= lo bevo freddo

Bando alle ciance:
Caol Ila 12 "home sherry -very short- finish"
Premessa: dopo pochi giorni il volume (e per fortuna!) è variato molto poco (sarà andato perso si e no 1,5cl). Ergo anche se fosse stato tutto alcol il grado alcolico male che va è sceso a 41/42°, non si è annichilito come col primo giro di Bowmore 8. Il colore è rimasto sostanzialmente invariato.
N: Torba meno appariscente del 12 "vanilla", molto più simile come profilo ad una via di mezzo tra 18yo e 25yo (OB); solite note citriche (cedro/limone).
Rimane il lato marino/iodato ma più tenue, al contempo sale una dolcezza che non ricordavo in precedenza, quasi da sidro di mele accompagnato da sentori speziati/pepati (quasi una 'peposità' da Talisker 10 che si confonde/sovrappone con la nota fumosa)
P: imbocco fresco e dolce; la torba solitamente acre da fumo da campo che normalmente ti accoglie bevendo l'originale, si sente solo sotto e sulla punta della lingua ed è molto più delicata e "cinerina"; poi pere, pesche, direi miele (un miele molto delicato). Rimane più secco e forse acido che l'originale non imbottato. Qualche spezia si confonde con la cenere come al naso ma in modo molto più delicato.
F: torna il fumo da campo classico del 12 normale, ma al contrario del "pesce affumicato in riva al mare" del 12 originale, sento note floreali, brezza marina/salina.
Ai lati e sulle guancie si sente di nuovo un po' di sidro di mele ed un effetto leggermente balsamico.
Direi che per certi versi mi ricorda il Caol Ila "unpeated" (che poi è "unpeated" sta fava, ce n'è solo meno del normale di torba) di quest'anno.
Al contrario del Bowmore 8 "first fill" il risultato mi garba alquanto.. per ora direi che l'idea del finish breve è valida anche se mi rendo conto che il tempo è stato davvero ridotto (visto il precedente di quanto ha perso il Bowmore 8 ho deciso di ridurre e di molto "i run" per non perdere volume alcolico) e penso che il whisky abbia solo "estratto" dalla botte un poco di sherry dal legno senza perdere troppo in volume; al contempo la prima vittima è stata la torbosità.
Ereticamente affermo che la sua perdita ha arricchito il palato.
Dura poco questo qui



