da bob sbaly
ven mar 12, 2021 1:37 pm
C'è un ruscello che scorre da un laghetto vicino Airigh Nam Beist fino alla distilleria Ardbeg, e qualche anno fa ci fu un giorno in cui il flusso d'acqua cominciò a scarseggiare. All'imbrunire era diventato un misero rigagnolo, certamente non abbastanza per le necessità della distilleria. Tre dei lavoratori del turno di notte uscirono con delle lanterne per vincere il buio imminente ed indagare sul problema. Non avevano altra scelta, ovviamente, ma nessuno di loro avrebbe voluto uscire, ricordando certe storie di fantasmi e paurosi racconti su questa parte "spaventosa" della collina. Probabilmente questa trepidazione inconfessata era indotta dal fatto che quello era un compito che poteva benissimo essere portato a termine da un uomo solo.
Manco a dirlo, il vento soffiava forte, ed aveva iniziato a piovere, mentre le ultime luci si affievolivano nel cielo ad occidente. Avvicinandosi ad Airigh Nam Beist, Johnston, McPhail e Brown del turno di notte udirono improvvisamente un suono spaventoso che li fece trasalire dii colpo e fece loro ribollire
il sangue: era una specie di urlo strano ed arcano, non umano, ma difficile da attribuire a qualsiasi animale conosciuto. Rimasero fermi per un momento, cercando di dare un senso a tutto questo, quando riudirono quel suono, leggermente diverso - stavolta una specie di belato dal profondo della gola - ma comunque decisamente ultraterreno. Johnston azzardò un'ipotesi: poteva essere un'ariete, o un cervo forse, intrappolato in una recinzione, che si lamentava di paura e dolore? McPhail non lo credeva, Brown tenne per sè i suoi pensieri.
Il suono veniva da dietro una piccola collina nella direzione verso cui andavano, e così, nonostante paure interiori ed un forte desiderio di darsela a gambe, decisero di proseguire, confortandosi l'un l'altro. Comunque, anzichè procedere in fila indiana come prima, si ritrovarono involontariamente a camminare appiccicati uno in fianco all'altro. Raggiunsero la cima della collina, le loro lanterne ballavano e cigolavano al vento e faticosamente riuscivano a penetrare l'oscurità che sembrava addensarsi attorno a loro.
Videro muoversi qualcosa. Udirono nuovamente quella specie di pianto, ma questa volta suonava più patetico e pietoso. Pensarono di vedere qualcosa che ricordava la testa di un ariete con lunghe coena ricurve. Era difficile discernere le ombre dalla realtà. Brown disse "Sembra come intrappolato nella torba bagnata sulla riva del lago; sarebbe meglio tentare di aiutarlo ad uscirne." Gli altri annuirono, con scarso entusiasmo.
to be continued
Manco a dirlo, il vento soffiava forte, ed aveva iniziato a piovere, mentre le ultime luci si affievolivano nel cielo ad occidente. Avvicinandosi ad Airigh Nam Beist, Johnston, McPhail e Brown del turno di notte udirono improvvisamente un suono spaventoso che li fece trasalire dii colpo e fece loro ribollire
il sangue: era una specie di urlo strano ed arcano, non umano, ma difficile da attribuire a qualsiasi animale conosciuto. Rimasero fermi per un momento, cercando di dare un senso a tutto questo, quando riudirono quel suono, leggermente diverso - stavolta una specie di belato dal profondo della gola - ma comunque decisamente ultraterreno. Johnston azzardò un'ipotesi: poteva essere un'ariete, o un cervo forse, intrappolato in una recinzione, che si lamentava di paura e dolore? McPhail non lo credeva, Brown tenne per sè i suoi pensieri.
Il suono veniva da dietro una piccola collina nella direzione verso cui andavano, e così, nonostante paure interiori ed un forte desiderio di darsela a gambe, decisero di proseguire, confortandosi l'un l'altro. Comunque, anzichè procedere in fila indiana come prima, si ritrovarono involontariamente a camminare appiccicati uno in fianco all'altro. Raggiunsero la cima della collina, le loro lanterne ballavano e cigolavano al vento e faticosamente riuscivano a penetrare l'oscurità che sembrava addensarsi attorno a loro.
Videro muoversi qualcosa. Udirono nuovamente quella specie di pianto, ma questa volta suonava più patetico e pietoso. Pensarono di vedere qualcosa che ricordava la testa di un ariete con lunghe coena ricurve. Era difficile discernere le ombre dalla realtà. Brown disse "Sembra come intrappolato nella torba bagnata sulla riva del lago; sarebbe meglio tentare di aiutarlo ad uscirne." Gli altri annuirono, con scarso entusiasmo.
to be continued
Ultima modifica di bob sbaly il ven mar 12, 2021 2:11 pm, modificato 1 volta in totale.
Whisky is like sex:
when it's good, it's good
when it's bad, it's still pretty good
when it's good, it's good
when it's bad, it's still pretty good