Di tutto un po': per riflettere sul mondo del whisky (e non solo), ma anche per ridere
da cristian ven gen 31, 2014 2:15 pm
L'anno scorso ho visto Serge a Limburg, se quest'anno c'è ancora mi faccio carico di chiedergli che C_ _ _ _ O ha scritto!!!! :ok:

PER UNA BUONA FAME, NON C'E' PANE CATTIVO...
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da angelshare ven gen 31, 2014 3:35 pm
Che vuoi chiedere Cri, era un pesce, e la pastura anche dopo 7 anni ha funzionato

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da gppmalts dom feb 02, 2014 3:22 pm
I love Laphroaig ha scritto:E' tutta colpa della venerazione che abbiamo per questo uomo.


vade retro :evil: .....
ci tengo a precisare: nessuna venerazione, è un sito che guardo raramente, solo curiosità dopo aver visto lo springbank su whiskyauction.

" le cose migliori della vita o sono illegali o sono immorali o fanno ingrassare" G.P. Wilde
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da LeCarovaniere lun feb 03, 2014 1:17 pm
Salve
Scusate, ultimamente "passo di rado" su queste pagine e quando mi capita rischio di diventare "prolisso".

Personalmente mi sta molto simpatico SV, non solo x la condivisa passione del whisky ma anche su altri temi della vita comune e/o ludica/ricreativa.
Non lo conosco e non l'ho mai incontrato, lo valuto da quello che scrive.
Alcune volte non mi sono trovato d'accordo sulle sue valutazioni (leggi ho comprato bottiglie a cui aveva dato oltre 90 punti che non mi sono piaciute).
Ma chiunque si cimenti in degustazioni comparative sa bene che non è certo facile bere/valutare 5/6 whisky uno dietro l'altro tutti assieme.
Personalmente mi piace dedicarmi ad un solo prodotto x volta e magari passarci anche un paio d'ore.

Un altra cosa che mi piace di SV è il suo sistema di assegnare i punteggi, che prevede almeno 3 categorie di valutazione.
Non mi è mai piaciuto l'assegnazione del punteggio a "istinto" (cioè lo bevo e stabilisco se è da 80/85/90 punti).
Se prendiamo come esempio il mondo del vino si può vedere che per arrivare ad 88 punti concorrono tutta una serie di fattori che incrociati tra di loro danno quel determinato punteggio (e soprattutto racconta in maniera più completa ed esauriente quel determinato prodotto).

L'anno scorso i pochi appassionati dell' AIS che si ocupano di distillati hanno realizzato una giornata studio qui in Toscana (Prato) proprio x confrontarsi su questo tema e realizzare una "Nuova Scheda di Valutazione delle Acqueviti".
Non c'erano tante persone (una 25ina in tutto) ma l'argomento è stato affrontato da molteplici punti di vista.
Ed oggi esiste una Scheda di Valutazione degli Spirits (targata AIS) che può essere almeno presa come punto di riferimento.

da angelshare lun feb 03, 2014 1:23 pm
per la "mia" scheda ho preso in passato spunto da schede di vini e birre e il parametro "amonia" secondo me è molto importante, se il naso e il palato non sono coerenti il distillato non è "buono", nei rum spesso nasconde anche sofisticazioni...Per questo io non assegno a priori mai punti bassi a distillati con poco corpo e finale breve, perché se è coerente col naso e anche magari con prezzo ed età del distillato, anche un whisky delicatissimo con un finale corto puo' diventare un "prodotto da 90". Cosa che non riscontro in molte note degustative, dove il poco corpo e il finale corto à un difetto a prescindere.
Detto che l'AIS ha dentro un sacco di gente che non sa nulla di distillati, l'analisi organolettica, tecnica a parte, può essere applicata a molteplici campi, con i dovuti aggiustamenti.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da 777 lun feb 03, 2014 7:25 pm
di Serge si può apprezzare senza dubbio il senso dell'ironia.
Dare un punteggio obiettivo e numerico non è solo difficile, è impossibile, e secondo me lui lo sa.

Per qualcuno l'equilibrio è molto importante. Per me ad esempio non lo è affatto, io sono per i finali infiniti e per caratteri marcati (e dunque poco equilibrati), e sì, un whisky che ce l'ha corto è sfigato in partenza :lol:
Però io sono io, e Davide è Davide. E Serge è Serge.
Per me bisogna ascoltare tutti, trarre spunti, ma poi, alla fine, seguire solo il proprio istinto.
da angelshare mar feb 04, 2014 10:56 am
l'equlibrio gustativo è importante se degusti alla cieca e non sai cosa hai nel bicchiere, non a caso in questi "concorsi" è più facile che vinca un Glenlivet che un Octomore. Detto che la cieca è interessante come esperimento ma la storia della distilleria è altrettanto importante, se hai un whisky che è heavily peated e magari è scritto in etichetta non puoi cercare l'equilibrio.
Però c'e' un però: io faccio sempre l'esempio del Supernova 2010, che è fortemente squilibrato e uno lo deve sapere, ma non è sostenuto da nessuna dolcezza o corpo, ma solo da una forte nota etilica, secondo me è un whisky pessimo. Il mortlach senza la sua nota sulfurea di carne/brodo non sarebbe mortlach, così come se bevo una gueze la nota di vomito è caratteristica e la devo valutare come tale.
La coerenza tra naso, palato e finale è per me la cosa principale, poi a me non piace dare i numeri, tranne quando ho bevuto un po' troppo.

Davide Terziotti
angelshare.it
Notizie e curiosita' dal pianeta whisky
da LeCarovaniere mar feb 04, 2014 6:34 pm
Concordo molto sull'importanza/coerenza della "categoria di appartenenza" (altrimenti un 25yo sarebbe sempre meglio di un 10/12 yo).
Così come sulla coerenza naso, gusto, finale, una non può non prescindere dall'altra.
Per questo trovo importante diversi settori di valutazione x assegnare un punteggio finale.
Esempio un whisky può prendere 85 punti perchè è molto buono da bere ma al naso è scarico.
Un altro ne prende sempre 85 perchè ha un bel profilo aromatico ma ha dei difetti al palato e/o manca di corpo.
Prodotti completamente diversi
Eppure a vedere solo 85 punti uno potrebbe pensare che sono uguali.

Per questo una scheda che riesca a tracciare le caratteristiche principali di un distillato e a raccontarli in un punteggio elaborato è cosa buona & giusta (amen).

da Hal9000 mar feb 04, 2014 7:08 pm
LeCarovaniere ha scritto:Concordo molto sull'importanza/coerenza della "categoria di appartenenza" (altrimenti un 25yo sarebbe sempre meglio di un 10/12 yo).

...è curioso che dopo un pesce di aprile si possa tranquillamente partire per la tangente...

Luca